Ottimo per la radio!!! ciaoWalter
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Da: tho_da <tho_da(a)libero.it>
A: bsf(a)gelma.net
Oggetto: R: COME, QUANDO,DOVE PERCHE
Data: giovedì 29 novembre 2001 9.43
Carissimi e Carissime,
sono Thomas e volevo intervenire anchio rispetto al dibattito che si sta
sviluppando in mailing list.
Innanzitutto una proposta: perché non utilizziamo la radio nei prossimi
giorni per discuterne insieme ? Lo spazio dalle 12,30 alle 14,00 sembra
fatto apposta per queste cose
..o anche la trasmissione del Giovedì sera
dalle 20 alle 21.00 (Porto Alegre parla proprio dellattività dei social
forum
)
Fatemi sapere se per voi si può fare e se può essere interessante. Sarebbe
un segnale di trasparenza simpatico e inoltre magari si arriva al seminario
di metà Dicembre con qualche elemento in più.
Detto questo entriamo nel merito dellassemblea di Lunedì del social forum.
Autocritica. In qualità di "relatore serale" del gruppo democrazia-diritti
avrei dovuto sottolineare che non si pretendeva una discussione così accesa
o una decisione subito. Il materiale era stato infatti distribuito proprio
per far sì che venisse letto, ragionato, digerito e successivamente
discusso. Niente da fare, siamo stati puniti, e ora ci toccherà un
seminario
aggiuntivo......
Considerazioni. A qualcuno il consenso evoca il centralismo democratico, ad
altri addirittura gli orrori staliniani. Altri ancora vedono già
superpartiti e segretari all'orizzonte. Aiuto!!! Volevamo solo dire che
siamo in tanti, veniamo da esperienze diverse, che abbiamo deciso di fare
un
pezzo di strada insieme, ma non pretendiamo che da tutti sia fatto e
pensato allo stesso modo ! Si tratta di dare una cornice al tutto, dove ci
possano stare modi, forme e idee diverse di fare e ragionare.
Vogliamo degli antidoti alla paralisi delle assemblee? Va bene, troviamo
dei
modi per far sì che le decisioni vengano prese, discutiamone..
La lotta come antidoto alla burocrazia? Senz'altro, ma non crediamo che non
esistano rischi in assoluto. Rotazione dei portavoce( che hanno poteri
limitati), autonomia relativa delle aree tematiche, comunicazione interna,
autoformazione aiutano.....
Ci sono le emergenze, le priorità.... Sono d'accordo, ma ogni tanto
fermiamoci a discuterne. Non sempre quello che facciamo è perfetto. Inoltre
penso che il social forum debba anche preoccuparsi di autoformazione. In
radio stiamo già iniziando a lavorare sull'Exa 2002 e sicuramente faremo il
possibile per promuovere la manifestazione e lo sciopero del 14 dicembre.
Detto questo, se io decido di stare in un social forum personalmente ( non
come rappresentante della radio...non sono stato delegato dalla radio...)
voglio confrontarmi, discutere e fare iniziative insieme ad altri. Quando
faccio questo porto dentro la mia storia e la mia specificità a confronto
con le vostre. Voi portate le vostre. Insieme facciamo qualcosa (esempio:
la
campagna contro Exa). Ognuno lo fa a suo modo dentro un quadro di
riferimento comune.... E' ben diverso dal dire che tutti pensiamo e
facciamo
la stessa cosa....
Per il momento mi fermo qui.
Un abbraccio
Thomas
-----Messaggio originale-----
Da: studio inthema [mailto:inthema@tin.it]
Inviato: giovedì 29 novembre 2001 7.36
A: bsf(a)gelma.net
Oggetto: Re: COME, QUANDO,DOVE PERCHE
----- Original Message -----
From: Marco Bendinelli
To: BSsf
Cc: radio
Sent: Wednesday, November 28, 2001 11:32 AM
Subject: COME, QUANDO,DOVE PERCHE
Non è sufficiente sapere dove si vuole andare; è importante anche il
come , il quando e il perchè.
Sul PERCHE' sono sbrigativo: diciamo che il patto di lavoro promosso
dai
social forum a Firenze rappresenta una buona carta di intenti e disegna in
gran parte la nostra identità
IL DOVE in un certo senso da' cadenza cronologica alle nostre
iniziative , determina la priorità delle cose senza pero' escludere niente.
DOVE ANDREMO I PROSSIMI MESI?
- guerra- immigrazione- sanità pubblica-finanziaria-pcb-exa-
scuola-proibizionismo...ce nè per tutti i gusti
CHI STABILISCE LE PRIORITA'
i gruppi tematici forse nascono per questo, per evitare di perdere dei
pezzi , per stare insieme all' interno di un orizzonte comune ; ognuno di
noi dall'interno della propria area tematica secondo le proprie specificità
e le proprie capacità può essere utile a questo movimento.
Questa è la prima differenza che ci divide(scegliere la priorità , il
gruppo tematico) ma anche un primo modo di stare insieme( dentro il gruppo
tematico e dentro la plenaria )
IO personalmente ho scelto di stare nel gruppo Democrazia e Diritti ,
un
bel gruppo, che fino ad oggi ha ragionato sulle regole della democrazia
interna del Social Forum su mandato dell'Assemblea Plenaria.
Dalla prossima riunione di gruppo cominceremo a discutere i modi del
fare politica insieme , le modalità d'azione ; qui altre differenze si
faranno sentire :non avremo più solo i gruppi tematici ma anche gruppi con
modi differenti di stare in piazza (i famosi gruppi di affinità del 20
luglio a genova).
IL COME andare sara' sicuramente uno dei temi "caldi "
della prossima riunione di gruppo(lunedi 3 dicembre ore 20.30 sede di
R.C. di via Pile).
COME prenderemo questa decisione ? per consenso!
cercheremo cioè di trovare una formula che in qualche modo, chi più chi
meno, riesca ad accontentare tutti.
Il metodo del consenso è una sfida , una scommessa ,
per niente facile da raggiungere ( prova ne è il fatto che nella
plenaria di lunedi non si è raggiunto il consenso sul tema proposto ).
il metodo del consenso è un obiettivo politico.
Allargare il consenso su questo movimento non dovrebbe essere
l'obiettivo di un solo gruppo tematico , dovrebbe esserlo dell'intero
movimento.
Diversi sono i MODI per farlo :
-stare in piazza,dove visibilità-azione-comunicazione rappresentano
l'esserci
- stare fuori dalla piazza (dibattiti, seminari, proiezioni,
teatro...)dove l'esserci è invece rappresentato da
visibilità-formazione-comunicazione.
Visibilità-comunicazione sono le variabili fisse.
Azione-formazione le variabili mobili (la ricchezza delle nostre
differenze).
E infine il QUANDO.
Va bene tutto: ognuno scelga i suoi tempi in base ai ritmi della sua
vita. Ma una cosa lasciamola stare - non usiamo la parola emergenza. E da
quando sono nato che questo Stato mi sottopone a un emergenza dopo l'altra,
BASTA!
Le emergenze sono funzionali a chi comanda.
Con questo chiudo , naturalmente mi aspetto numerose repliche, abbiamo
una mailing-list usiamola, ciao Marco.
NB: anzi due cose lasciamo stare- teniamo fuori dalle assemblee la
retorica e le medagliette sul petto,grazie.
Capisco l'antipatia per alcune parole, ne sono affetto anch'io. Le
parole consenso, unanimità, convinzione, mi
evocano gli orrori staliniani, e gli orrori delle strutture
commerciali
delle multinazionali.
Quanto alle urgenze, scadenze, problemi, ho un amico che ignora
tranquillamente quelle fiscali, l'unico timore
che ha è che il fisco non lo ignori, per questo cerca di tenere un
basso
profilo. Altri miei conoscenti ignorano
la fame, la guerra, le malattie, altrui perchè importante è pensare
alla
propria famiglia, perchè bisogna concentrarsi
sulle cose vicine, su cui si può incidere. Finchè....
Vorrei un movimento in cui ci sia posto per le convinzioni e le azioni
di tutti coloro che vogliono un mondo
senza ingiustizie, senza dover omogeneizzarmi ai metodi, ai tempi e
alle
priorità di chicchessia.
Voglio poter essere minoranza senza che mi debba sentire in colpa.
Voglio poter praticare iniziative con
chi le condivide, senza obbligare (ottenere il consenso) tutti a
praticarle. Sono felice che a fianco a me
vi sono altri che si occupano di iniziative che io non ho voglia ne
tempo di organizzare.
Sono daccordo che vi devono essere scadenze principali decise insieme,
ritengo che l'exa sia una di queste
e sono disponibile a coinvolgermi con il gruppo pace e solidarietà o
con
chi vorrà lavorarci (Alfredo sono con te).
Un'altra è l'opposizione alla legge Bossi-Fini con la scadenza
nazionale
del 19/1, cui io sono intenzionato a partecipare,
ma senza ruolo di organizzazione. Fondamentale passaggio è lo sciopero
generale del 14-12-2001 cui parteciperò, ma che
spero molti altri organizzeranno. Ecc. Ecc. Pensate che si possano
ignorare queste scadenze?
Io parteciperò solo ad alcune riunioni, sono pigro, nato nel nord
Italia
dove ci si può godere la vita, mi senbra uno
spreco non approfittarne almeno moderatamente, confido che altri
compagni si occupino di tante altre cose.
sauro