Per adesioni: segreteria(a)fiom-brescia.org
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Referendum art.18 dello Statuto dei Lavoratori
Punti comuni per una battaglia di
civiltà e di giustizia
In primavera gli elettori italiani saranno chiamati a decidere (con il loro voto) se le tutele contro i licenziamenti senza giusta causa e senza giustificato motivo, che oggi la legge riconosce soltanto ai lavoratori delle aziende con più di 15 dipendenti, debbano essere estese a tutti i lavoratori dipendenti oppure restare fuori dai cancelli delle piccole realtà lavorative.
I firmatari di questo appello, nel condividere le ragioni dei promotori del referendum, si costituiscono in comitato per la promozione del SI al voto sull'articolo 18 della legge n° 300 (statuto dei lavoratori).
Ci impegniamo perché vietare il licenziamento senza un giustificato motivo significa:
a.. garantire un diritto universale a tutti i lavoratori;
a.. impedire che le lavoratrici ed i lavoratori di piccole imprese subiscano soprusi;
a.. chiedere che il divieto a licenziare una persona che svolge onestamente il suo lavoro non valga solo nelle grandi realtà lavorative;
a.. contrastare qualsiasi proposta di legge che pretenda di cancellare il diritto al lavoro e la dignità delle persone in cambio di quattro soldi.
I firmatari del presente appello sono fermamente convinti che la battaglia per l'estensione dell'articolo 18 sia una straordinaria occasione non solo per sanare una discriminazione insopportabile ma anche perché mette al centro del dibattito politico e sociale l'estensione dei diritti delle persone che lavorano e non il loro ridimensionamento come è avvenuto troppe volte negli ultimi anni.
Questa battaglia propone una visione economica e politica chiaramente alternativa a quella di chi pensa che il risanamento e lo sviluppo si realizzano solo annullando i diritti di chi lavora. Abbiamo già ampiamente sperimentato un'idea di società che tiene conto esclusivamente delle esigenze dell'impresa, abbiamo vissuto i guasti che ha prodotto e le vicende di oggi ci indicano il suo totale fallimento: i lavoratori sono più poveri di prima e l'economia italiana sta peggio di quella europea.
NOI NON SOLO VOTIAMO SI AL REFERENDUM, MA CI IMPEGNIAMO
PER VINCERE QUESTA BATTAGLIA DI CIVILTA' E GIUSTIZIA
Il comitato provinciale per il SI al referendum sull'art. 18 sta raccogliendo le adesioni
Brescia, 10 febbraio 2003
Prime adesioni per aderire: segreteria(a)fiom-brescia.org
Osvaldo Squassina Segretario FIOM Brescia
Gianfranco Porta Storico
Ettore Brunelli Assessore Comune di Brescia
Antonio Carbonelli Avvocato Foro di Brescia
Elio Montanari Ricercatore
Fabio Secondi Insegnante
Mauro Berutti Avvocato Foro di Brescia
Giuseppe Prati Insegnante
Giorgio Scroffi Insegnante
Marinella Rossi Bibliotecaria
Mirko Lombardi Segretario PRC Brescia
Alberto Marino Medico
Ugo Verzelletti RSU OM Iveco
Ibrahim Niane Comitato Immigrati
Antonio Bontempi Architetto
Gianluca Gianelli Psicologo
Carlo Canipari Geometra
Francesco Richettini Insegnante
Margherita Recaldini S.in Cobas
Silvano Agosti Regista
G.Carlo Facchinetti Musicista
Paolo Canipari Insegnante
Danilo Scaramella Coordinatore Verdi
Mario Folli Assessore Bovezzo
Felice Mometti Brescia Social Forum
Massimo Moretti Assessore S.Felice del Benaco
Cristina Milani Tecnico di Laboratorio
Alessandra Guizzetti Infermiera
Marco Cinco Medico
Pino Giampietro Confederazione Cobas
Paolo Mori Ingegnere
Laura Bortolazzi Educatrice Comune di Brescia
Giuseppe Lama Sindaco Borgo S.Giacomo
Umberto Gobbi Redattore Radio Onda d'Urto
Fiorenzo Angoscini Imprenditore Agricolo
Fernando Angoscini Geometra
Maurizio Murari Tranviere
Marino Rizzi Imprenditore
Luigi (Gino) Veronelli Giornalista Enogastronomico