Dalla "Campagna di pressione alla banche armate"
Campagna "Difendiamo la 185"
ECCO IL RESOCONTO DEL DIBATTITO AL
SENATO!
Al gran galoppo è iniziato il 4 luglio nelle
Commissioni Riunite Affari Esteri e Difesa del Senato l'esame del disegno di
Legge 1927 (ora DdL 1547) emendato e licenziato dalla Camera il 26 giugno
2002 che modifica la legge 185 sul commercio delle armi italiane.
Sul
sito:
www.banchearmate.it
trovi:
- Tutta la documentazione relativa al
Disegno di legge che modifica la Legge 185 sul controllo del commercio delle
armi italiane
- I
resoconti aggiornati del dibattito in Commissione al Senato
(Formato.rtf)
(Formato.pdf)
- Tutti
gli emendamenti proposti in Commissione al Senato
(Formato.rtf)
(Formato.pdf)
Vai al Sito del Senato>
Commissioni Riunite> Affari Esteri e Difesa e leggi il
Resoconto
Si è concluso con
l’approvazione (220 favorevoli, 107 contrari e 64 astenuti) l'iter alla Camera
del disegno di legge 1927 che prevede
pesanti modifiche alla legge 185/90: una legge che ha garantito in questi anni
il controllo da parte del parlamento sul commercio di armi
italiane. Ecco
come viene modificata la Legge
185 (Legge
185modificata.
zip)
Gli organizzatori
della Campagna “Contro i mercanti di armi – Difendiamo la 185” in un comunicato stampa
dichiarano il proprio disappunto perché le istanze espresse da tante
realtà della società civile e rappresentate anche da 62.000 firme raccolte in
poche settimane, non hanno trovato ascolto e accoglienza da parte delle forze
politiche della maggioranza al governo.
In particolare, due delle questioni
imprescindibili per la nostra Campagna, ovvero la notifica delle banche
d'appoggio per l'export di armi e la trasparenza delle transazioni
finanziarie nel settore, non sono state accolte dal voto parlamentare.
In proposito la Campagna esprime chiaramente la volontà di continuare la
pressione sul Senato affinchè questi controlli vengano
reintrodotti.
«Ci spiace constatare -afferma il comunicato della Campagna- che
ancora una volta le ragioni del business abbiano avuto il sopravvento su quelle
dell'etica e che sia questa ormai la logica che guida la politica estera del
nostro Paese». «Ma a nessuno deve
sfuggire –continua il comunicato– che se non ci fosse stata questa
mobilitazione, difficilmente una parte del nostro Parlamento si sarebbe posto il
problema di mettere in discussione la proposta del Governo, giacché in
Commissione il provvedimento era stato approvato all’unanimità». Nonostante questo
voto alla Camera, la Campagna in difesa della 185 non finirà qui. La Campagna
continua a seguire l'iter del Ddl in Senato e si impegna a costruire un
network sovranazionale tra realtà di base impegnate nel monitoraggio delle
transazioni di
armi.