Ricordo l'incontro di domani sera (giovedì 10 aprile ore 20, 45 presso i gruppi consiliari) del tavolo contro le privatizzazioni del Bsf e inoltro l'appello definito nella riunione del 6 aprile del Tavolo nazionale Fermiamo il WTO cui abbiamo partecipato come tavolo bresciano. L'appello viene inviato per raccogliere le adesioni, che possono essere di reti nazionali, gruppi locali e anche di persone singole. Il primo giro di adesioni verrà raccolto a partire da oggi e fino a domenica 20 aprile. Per aderire inviate una e-mail a : marcattac@virgilio.it Ciao M.
APPELLO DEL TAVOLO NAZIONALE "FERMIAMO IL WTO"
Siamo nel pieno della guerra globale permanente, che ora colpisce il popolo iracheno e che minaccia di estendersi ad altri popoli nel mondo. La guerra globale rappresenta il tentativo del modello neoliberista di rispondere alla propria crisi. Con l'uso della forza e l'esercizio del dominio tenta di perpetuare un modello iniquo, in cui la ricchezza sociale è concentrata in poche mani mentre miliardi di persone sono private dei beni e dei servizi essenziali. Milioni di persone si stanno mobilitando nel mondo per fermare la guerra e per riaffermare i diritti dei popoli ad una vita dignitosa per tutti. Perchè la guerra è distruzione di vite e sottrazione di diritti. Ma la guerra non è solo militare: vita, diritti e beni comuni sono quotidianamente minacciati dalle politiche neoliberiste che le grandi istituzioni internazionali -Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale, WTO- portano avanti, per sottrarre ricchezza sociale, giustizia e democrazia ai popoli e per consegnarli nelle mani delle multinazionali.
Nel prossimo mese di settembre, a Cancun (Messico), il WTO terrà un nuovo vertice. In quella riunione cercherà di far fare un decisivo passi avanti alle politiche neoliberiste per giungere alla mercificazione totale dei beni comuni, alla liberalizzazione dei servizi pubblici, alla riduzione degli spazi e dei diritti collettivi. Il sistema di accordi in corso (Gats, AoA, Trips, quelli per aree e/o bilaterali) vuole attuare la completa mercificazione dei servizi essenziali, dall'agricoltura alla gestione dell'acqua, dall'energia ai rifiuti, dall'istruzione alla produzione di sapere, dai trasporti alla sanità, rivelando sempre più il suo carattere ademocratico e liberticida, incompatibile con un mondo di pace e di giustizia sociale. La riunione del Wto sancisce l'imposizione di politiche che condizioneranno i governi e tutte le istituzioni anche a livello locale, sottraendo spazi di democrazia e concentrando nelle proprie mani un potere che nessuna organizzazione internazionale ha mai avuto; un potere che porta alla progressiva svendita dei diritti di tutti, primo fra i quali il diritto alla vita.
Per queste ragioni, come organizzazioni della società civile e dei lavoratori, reti, ong, comitati popolari e loro coordinamenti, associazioni ambientaliste e dei consumatori, lanciamo un tavolo nazionale " FERMIAMO IL WTO " come luogo aperto di iniziativa e di coordinamento tra tutti coloro che si pongono l'obiettivo di far fallire il vertice di Cancun e di contrastarne le politiche neoliberiste, per bloccare una deriva che mina le stesse basi della democrazia. Un tavolo che assuma come positive le esperienze di tanti soggetti, comitati, gruppi locali e nazionali che si sono mobilitati in favore della sovranità alimentare dei popoli e per far vivere l'agricoltura locale, contro la privatizzazione dei servizi, la mercificazione dell'acqua e dei beni comuni e per una nuova economia pubblica partecipata, contro le nocività dei cicli produttivi e per il diritto alla salute, contro la sottrazione di spazi di democrazia e per l'estensione dei diritti collettivi. Un tavolo che sia luogo di valorizzazione delle rispettive differenze e che contemporaneamente possa diventare momento di rilancio delle lotte sociali verso un altro mondo possibile, più equo e più giusto; una rete di realtà che con i loro diversi linguaggi decidono di coordinarsi, trovando un terreno comune di lotta e di proposte. Un tavolo che costruisca consapevolezza e mobilitazione nei territori affinchè l'agricoltura, l'acqua, i servizi pubblici, la salute, l'ambiente, l'energia, l'istruzione, la cultura, gli investimenti e gli appalti pubblici siano fuori dall'Organizzazione Mondiale del Commercio e per costruire luoghi realmente democratici di promozione dei diritti sociali e ambientali a livello globale.
FERMIAMO IL WTO A CANCUN. FERMIAMO NEI TERRITORI LA MERCIFICAZIONE DEI BENI COMUNI E LA PRIVATIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI. IN DIFESA DEI DIRITTI DI TUTTI