Strage a Hilla, la Croce Rossa: "Un orrore, ci sono decine di corpi" Un missile ha centrato una zona residenziale della città Scontri e bombe a sud di Bagdad Decine di civili uccisi Annientata una intera famiglia su un pick up: 15 morti
HILLA (IRAQ CENTRALE) - Decine di morti, tra cui otto bambini e un neonato. Corpi fatti a pezzi, feriti adagiati per terra negli ospedali perché nei letti non c'è più posto. "Un orrore", secondo le parole del portavoce della Croce rossa internazionale Roland Huguen-Benjamin. Trentatré vittime, circa 450 i feriti. Sono le vittime del bombardamento di Hilla, un centro di contadini nei pressi dell'antica Babilonia a circa 80 chilometri a sud di Bagdad. La nuova strage di civili è stata provocata da un missile che ha colpito una palazzina in un quartiere residenziale. Le immagini diffuse dal luogo del massacro mostrano uomini donne e bambini ammucchiati sui pavimenti, distesi sul selciato, pietosamente composti sul pianale di un camioncino. "Che razza di bombe hanno usato?", si è chiesto il responsabile della Croce rossa. Una prima risposta è arrivata da un corrispondente della France Presse giunto sul posto, che ha raccontato di avere visto sparse sul terreno decine di mine con piccoli paracadute, segno che nel raid sono state utilizzate bombe a grappolo. Da aggiungere al conto dei morti ci sono poi i quindici membri di una stessa famiglia, rimasti uccisi ieri sera mentre erano in fuga dalla città. Il pick up su cui viaggiavano è stato centrato da un razzo lanciato da un elicottero Apache. A raccontarlo è stato l'unico sopravvissuto nel bombardamento, Razek al Kazem al Khafaj. Il gruppo stava scappando dalla città meridionale di Nassiriya, dove sono in corso durissimi scontri tra esercito iracheno e forze angloamericane, ed era in viaggio quando il veicolo è stato centrato dal missile. Khafaj ha mostrato a un fotografo dell'agenzia France Presse le quindici bare e ha spiegato che le vittime sono sua moglie, i loro sei figli, i suoi genitori e i tre fratelli con le rispettive mogli. "Su chi posso piangere?" urlava l'uomo. Cospargendosi il capo di sabbia "per non vedere più". L'offensiva dal cielo, condotta con gli elicotteri d'attacco "Apache", rientra in quella serie di operazioni che, nelle intenzioni dei generali americani, deve servire ad ammorbidire la Guardia Repubblicana, che Saddam ha disposto nella zona circostante Bagdad in vista della battaglia per la conquista della città. Dalla provincia di Babilonia, dove si trova la città di Hilla colpita oggi così pesantemente, si accede infatti direttamente alla capitale irachena. E si tratta dello stesso teatro che da ieri ha visto alcune incursioni dei soldati alleati, con lo scopo dichiarato di "saggiare" la resistenza delle truppe scelte di Saddam. (1 aprile 2003) [www.repubblica.it]