Carissimi,
molti di voi mi conoscono e molti no: per questi ultimi mi
presento. Sono Riccardo Milano, Consigliere comunale del Comune di Verona,
Coordinatore nazionale dell'area N.E. ed Emilia Romagna dei soci della Banca
Popolare Etica e inseganate di Religione (medie superiori) in
aspettativa.
Mi sono posto più volte il problema di cosa fare
ancora di più per contrastare la guerra, evidentemente aderendo a tutte le
iniziative dei molti che mi scrivono (da cui la lunga main list a cui
mi rivolgo).
Ho, di conseguenza, elaborato una semplice idea che
comunico e propongo, evidentemente se si ritiene giusta e fattibile. Tale idea
andrebbe nel segno di far capire ancora di più alla popolazione americana che
essere contro questa guerra è un dovere non solo sociale, ma anche religioso,
così come è giusto opporsi a tutte le guerre.
Il fatto è semplice: negli U.S.A. c'è l'abitudine di
esporre la Bandiera in tutti i luoghi pubblici e, quindi, anche nelle chiese,
comprese quelle cattoliche (Romane).
Poichè il vero significato di Cattolicità è "Universale"
credo che innanzitutto sia non corretto avere una Bandiera in Chiesa che
rappresenta una sola nazione (in Italia la cosa era pertinente al Medioevo) e
che, tramite essa, si prega solo per la Nazione (a meno che l'esposizione non
sia simbolo di unione ad/con altre nazioni, così come il particolare si "unisce"
all'universale).
Farei perciò un appello globale alle varie (meglio se
tutte o quasi) Chiese americane (es. ai Metodisti, a cui appartiene il
Presidente Bush hanno respinto l'idea della guerra), nonchè alla Conferenza
Episcopale Statunitense di togliere la bandiera Usa dalle Chiese (che in
questo momento si trasformerebbe in vessillo di guerra) o, in alternativa, di
listarle "a lutto", sì da far capire che la guerra è l'atto più
antievangelico che possa esserci.
Infatti, seppur non credo che ormai sia possibile fermare
questa guerra, a meno di un autentico miracolo, credo che tutti noi dobbiamo
aiutare il popolo Usa a capire quello che sta succedendo, non permettendogli più
di pregare per un'America di guerra, ma per un'America di pace e di non cantare
più "God bless America" in questo tempo di guerra, perchè Dio benedice ogni
nazione e non solo qualcuna.
Ciò è un appropriarsi di un qualcosa che noi Europei
conosciamo storicamente purtroppo molto bene (il "Dio è con noi" delle
SS).
Prima di cominciare ad agire sarei contento di avere
però l'avvallo quanto meno di una parte di voi, sì che la cosa diventi e sia
sempre più corale e quindi incisiva.
Scusandomi per la pochezza (se qualcuno la ritiene tale)
della mia idea (ma fare di più è sempre meglio che fare di meno) saluto tutti cordialmente
Riccardo Milano