1) Abbiamo letto e discusso il documento dell'anno scorso (che è ancora sul sito disamiamo exa 2002) con le modifiche apportate da Walter per aggiornarlo a quest'anno. Data la corposità del documento, tutt'ora attuale nei contenuti, si è considerato più opportuno mantenerlo a disposizione sul sito valutando di volta in volta quando allegarlo all' APPELLO che si vuole invece inviare, chiedendo l'adesione (e un impegno concreto) ai singoli, alle associazioni,...a partire da quelle che hanno aderito l'anno scorso, quelle che hanno partecipato all'iniziativa lanciata dalla Rete Lilliput sulla modifica del regolamento di EXA,.... Antonella e Mimmo si sono impegnati a stenderne una bozza entro LUNEDì 10.02 data già fissata per il prossimo incontro del GRUPPO ALLARGATO Disarmiamo exa 2003, in cui vengono evidenziati i TRE FILONI della campagna di quest'anno:
* nel locale, CULTURA DELLA SICUREZZA in cui le armi leggere diventano strumenti legittimi e di uso comune di autodifesa, * nel globale, GUERRA GLOBALE PERMANENTE (legata e sorretta 'culturalmente' dalla cultura della sicurezza) * difesa della L.185/90 e della trasparenza in tutte le operazioni (industriali, commerciali, economiche finanziarie) che riguardano le armi ad uso bellico e non.
Uno slogan, propongo, possibile: LE ARMI NON SONO UNA MERCE QUALSIASI !!!! (è banale e sembra "debole" ma colpisce, non lasceremo la banalità solo alla Lega!?!)
2)SERATA di richiamo sulla MANIFESTAZIONE del 15 FEBBRAIO e di LANCIO DELLA CAMPAGNA DISARMIAMO EXA 2003 (con presentazione dell'appello)
Si è ipotizzata una serata (il 12 o il 13 febbraio) con la proiezione di un filmato sulla campagna dell'anno scorso (Andrea Rossini, Moira,ecc) con la presenza di uno o due relatori. (è ancora in fase di definizione quindi arriverà certamente una comunicazione successiva)
3) sul piano delle iniziative per ora ci sono idee abbozzate: Iniziative teatrali Convegno (proposto da Manlio) su SICUREZZA - ARMI LEGGERE - GUERRA
NB avrò dimenticato o interpretato troppo soggettivamente, comunque meglio di niente. Ciao, Federica