Chiedo venia per l'intrusione, ma proprio non reggo più le generalizzazioni. Non reggo più nemmeno gli 8 marzo, e se sabato sono passata dalla piazza è stato solo per cogliere l'occasione di discutere del convegno sulla sicurezza. Con due uomini. Trovo un po' ipocrita ciò che tante donne chiamano "sorellanza", quando sappiamo bene quanto sappiamo essere feroci l'una con l'altra. Non tutte le donne, per il semplice motivo di essere donne, sono forti, sono creative, hanno capacità aggragativa...nessuna è titolare di qualità per appartenenza di genere, ognuna ha una storia a sé, risorse e limiti diversi. Per questo non condivido gli appelli nel nome di questa appartenenza. Per inciso: il convegno del 5 aprile già prevede interventi anche di donne, ma non per riempire di contenuti "al femminile": per apportare invece dei contributi, se possibile, di conoscenza e di riflessione. Scusate lo sfogo, nemmeno io ho intenzione di prendere a sassate nessuno. Miravo anch'io allo stagno. Erika.
-----Messaggio originale----- Da: bsf-admin@bresciasocialforum.org [mailto:bsf-admin@bresciasocialforum.org] Per conto di walter.federica@tiscalinet.it Inviato: martedì 11 marzo 2003 15.44 A: radio onda urto radio; BSF Oggetto: [Bsf] Care Donne,....
Care Donne, è stato bello ed emozionante ritrovarsi in Piazza l' 8 marzo. è stato bello vedere, ascoltare e lasciarsi travolgere da quell'insieme di parole, musiche, colori, allegria, determinazione, rabbia, dolore e forza, ..molta forza. Care Donne, come è stato triste il giorno dopo leggere l'ennesimo messaggio di Luigino Beltrami circa l'ennesima violenza perpetrata ai danni di una donna, una donna rom. Stavolta il fatto, o meglio il fattaccio, viene attribuito ai vigili di Chiari, forse invidiosi di quelli di Brescia che finora sembrano aver primeggiato in questo genere di comportamento. Care Donne, perchè non riusciamo ad usare la nostra forza, la nostra creatività, la nostra capacità aggregativa per contrastare con atti concreti questa logica che colpisce con determinazione proprio queste donne, maltrattandole anche davanti ai loro figli, privandole della loro dignità come nessuna di noi accetterebbe per sè, per un'amica, per una compagna? Cosa succederebbe se un qualsiasi vigile urbano maltrattasse una di noi? In quante scenderemmo in piazza chiedendo rispetto, dignità, diritti! Perchè su queste donne rom son si è riusciti finora a costruire una mobilitazione che proprio a partire da loro, da queste storie di violenza quotidiana, si estenda a tutte e tutti. Certo qualcuno c'ha provato e ci sta provando tutt'ora ...ma rimane la battaglia di poche/i Care Donne, forse potremmo semplicemente parlare con Clara e Luigino per sapere meglio come stanno le cose....forse potremmo organizzare una campagna sui diritti negati...forse invece potremmo riempire le cose che già ci sono (vedi ad esempio il Convegno sulla sicurezza del 5 aprile) di questi contenuti "al femminile"....forse...forse... Non riesco ad essere più concreta di così, anche perchè non so quante donne leggeranno questo messaggio....ciò che mi preme soprattutto è provare ad uscire da questa sorta di scollamento che esiste tra il mondo migliore che sognamo ed il mondo peggiore che loro vivono. Perchè non ci troviamo a parlarne? Io ho lanciato il sasso nello stagno, spero però di non aver preso in testa nessuno, non era mia intenzione. Un abbraccio a tutte, Federica Carrari
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