Carissim*, in questi giorni ho letto la relazione della camera di commercio di BS riguardante la "Congiuntura economica" ( 3° trimestre 2003) ed in specifico sono andato a pag 17\18 alle tabelle 2.6\2.7 riguardanti la produzione di armi (aprile- giugno 2003).
 
Premetto di non essere uno che mastica di statistica, ma vorrei sottoporvi alcune riflessioni e dati che mi sembrano eloquenti ed anche stonati nell'operare di Camera di commercio.
 
Nella tab.2.6 ( fonte studi Camera di commercio su dati Banco nazionale di Prova di Gardone V.T.) si legge che si sono prodotti:
 
25670 fucili sovrapposti a due canne( -15,26% rispetto allo stesso trimestre 2002),
1245 fucili a due canne giustapposte ( - 17,22 rispetto al 2002)
Calano anche i fucili ad una canna liscia ( -42 % rispetto al 2002) .
E' in diminuzione quindi la produzione di armi da caccia in maniera anche vistosa;  vorrei sottolinearvi però una particolarità.
 
Alla voce "altri fucili a 1 canna" la percentuale di produzione rispetto allo stesso trimestre 2002 cresce del 91,64 %.  
Questi "altri fucili a 1 canna", non possono che essere a canna rigata, altrimenti rientrerebbero nella categ. "fucili a una canna liscia", e se pur è vero che anche i fucili a canna rigata sono usati per la caccia ( soprattutto agli ungulati) vi sembra possibile un aumento di quel genere per le sole armi sportive?
Allo stesso tempo i fucili ad una canna rigata sono anche le armi per polizia e militari, ma allora perchè non distinguerle in una relazione pubblica?
 
La stessa cosa succede alla Voce "fucili semiautomatici" ( +11,77 rispetto al 2002); in questo caso la nota b) a piè pagina ci informa che la quota è comprensiva dei fucili a pompa.
 
Altra domanda: se i fucili a pompa sono considerati, nelle già note dichiarazioni ufficiali di Camera di Commercio e di armieri vari,  armi sportive semiautomatiche (caccia al cinghiale ecc.) perchè in questa relazione ne viene evidenziata la produzione in una nota, senza però specificarne la quantità? 
 
Ed ancora: le pistole semiautomatiche aumentano del 73% rispetto al 2003 mentre calano vertiginosamente le pistole ad avancarica( -37,13) e le pistole a retrocarica(-34,72%) , anche qui una riflessione. le produzioni prettamente sportive o di collezione precipitano mentre trionfano le produzioni di armi per polizie ed eserciti, ma anche in questo caso Camera di Commercio alla tab 2.7 classifica tutte queste armi come armi civili.
 
TUTTE LE ARMI  prodotte nel trimesre APRILE-GIUGNO 2003 (158.017), secondo la Camera di Commercio di BRESCIA sono ARMI CIVILI e, sempre secondo la C.di C. a Brescia ed in Italia, nel trimestre aprile-giugno 2003, non si sono prodotte armi militari.
VI PARE MAI POSSIBILE ?
 
La Camera di Commercio non specifica 'quante' sono le armi prodotte per le polizie (destinazione d'uso), quindi quante tra le pistole semiautomatiche, tra i fucili a pompa, tra i fucili ad una canna rigata sono destinati alle polizie.
 
   Non vi sembra ci siano troppe zone d'ombra in tutto ciò?
Del resto la Camera di Commercio ci ha già abbituato ad altre modalità di camuffamento simili, infatti in occasione di exa 2003 il presidente aveva con lettera agli espositori invitato questi ultimi ad esporre pure tutte le armi ma a non indicare la destinazione d'uso delle medesime, oltre ad eliminare dai cataloghi qualsiasi termini che riconducessero l'uso delle armi se non quello sportivo!.
Non pensate che ci vorrebbe maggiore trasparenza , chiarezza e deontologia da parte di un istituto pubblico ed importante come La Camera di Commercio??
 
Mi piacerebbe sapere il vostro parere, e sopratutto mi piacerebbe sapere il comportamento del Comune di Brescia, visto che è membro del Banco  Nazionale di Prova e della Camera di Commercio.
 
Buon Anno Walter Saresini