RESOCONTO (generico ) DELLA RIUNIONE TAVOLO NAZIONALE MIGRANTI 30
NOVEMBRE -BOLOGNA
Nel pomeriggio di domenica 30 novembre,
si è tenuta all'XM 24 la riunione del tavolo nazionale migranti.
L'ordine
del giorno era incentrato sul 31 gennaio come giornata europea di mobilitazione
per i migranti, data decisa dal social forum europeo.
Più che decisa,
almeno a sentire i commenti di tutti i partecipanti, è stata imposta soprattutto
da Francia e Inghilterra (si intendono i tavoli migranti). Difatti il 31 gennaio
in Germania dovrebbero esserci circa -10 gradi, e portare gente in piazza in
quel periodo è impossibile. Il problema comune a tutti rimane comunque l'
eccessiva ristrettezza dei tempi per agire: questa data si sarebbe dovuta
posticipare.Inoltre altri stati europei hanno scarse capacità mobilitative (si
faceva riferimento soprattutto alla Francia) e spaccature interne piuttosto
gravi ( sempre restando in Francia le radicali spaccature tra sans papier e
associazioni in difesa dei migranti, per non citare quelle tra la CGT e i sans
papier).
Il 31 gennaio dovrebbe contenere i punti stabiliti durante il
sfe di Parigi, tra cui la questione della regolarizzazione e la chiusura
immediata di tutti i CPT (all'estero ci sono costruzioni con simili funzioni) su
tutto il territorio europeo " non come vogliono alcuni settori dell'Ulivo che
sono disposti a chiudere i CPT in Italia per deportare migranti in strutture
simili in slovenia o in chissà quale paese dell'est".
Direi che il Tavolo
nazionale migranti ha deliberato uniformemente di caratterizzare il 31 gennaio
come giornata per chiedere la chiusura dei CPT.
Per questo sono emerse
diverse proposte: dal diramare la mobilitazione nel maggior numero possibile di
piazze a quella di fare un'unica manifestazione in una grande città a quella di
assediare tutti i CPT presenti sul territorio.
Alla fine si è deciso di
fare una manifestazione a Torino per tutto il centro nord e nordest che porti
circa 15.000 persone al CPT di corso Brunelleschi e una Manifestazione per
il centro sud a Caserta (allego poi una mail di indisponibilità di una compagna
di Caserta apparsa ieri sulla mailing list dei fori
sociali):
"Appello per la costruzione di una manifestazione
nazionale a Roma per il 31 gennaio
Ieri a Bologna, nell'ambito del convegno
nazionale sull'immigrazione organizzato dal PRC, si è riunito il Tavolo dei
Migranti. Purtroppo nessuno di Caserta ha potuto prendere parte all'incontro
dato che il pullman organizzato per la Campania per ragioni tecniche doveva
lasciare Bologna entro le 15.00.
Stamane siamo venuti a sapere da Felice
di Brescia che è stato recepito l'appello del FSE di Parigi che invitava a
costruire mobilitazioni in tutta Europa per il 31 di gennaio prossimo, ma con
una articolazione particolare: costruire due mobilitazioni, una a Torino
(particolarmente incentrata sulla questione dei CPT) ed un'altra a Caserta con
l'intento di ricalcare la questione dei diritti e della regolarizzazione.
Ora, pur essendo entusiasti del fatto che Caserta potesse divenire
piazza nazionale per una manifestazione dei migranti ribadiamo quella che già ci
sembrava chiaramente formulata in altre occasioni come nostra esigenza e
proposta.
Noi riteniamo opportuno, e già nelle precedenti riunioni
l'avevamo detto, tenere una scadenza nazionale a Roma e saremmo felici se si
potesse decidere di spostare la scadenza prevista per il Meridione da Caserta a
Roma lasciando inalterata la scadenza di Torino sui CPT.
IL motivo
principale di questa nostra richiesta risiede nella necessità di dare continuità
ad una vertenza dei richiedenti asilo nata a Caserta e che però, da
soli e soprattutto lasciando sempre come obiettivo una piccola città come
Caserta, rischia di morire anziché decollare. Dal mese di Agosto infatti saranno
circa 2000 i richiedenti asilo che sono passati per il nostro sportello di
Caserta e per le nostre assemblee e da allora ci chiedono di andare a Roma
per porre il problema direttamente al Governo centrale vista la indisponibilità
e la non competenza delle autorità locali casertane. IL movimento di Caserta è
disponibile a lavorale per la costruzione di tale mobilitazione sin da subito ed
attivando grandi energie. Sappiamo che fare un corteo nazionale a Roma richiede
grande impegno e soprattutto grandi numeri; probabilmente sarebbe più forte e
più facile mettere in piazza 5000 persone a Caserta rispetto a 10.000 a Roma ma
la nostra proposta prevederebbe anche la possibilità di restare a Roma occupando
simbolicamente ad oltranza una importante piazza della Capitale, piazza occupata
che potrebbe diventare simbolo di una protesta allargata e vertenziale per tutto
e tutti. Ecco che a quel punto diventerebbe di gran lunga più importante questo
gesto rispetto a se in piazza per il corteo ci siano state 5000, 10.000 o 20.000
persone.
Noi invitiamo tutte le realtà a riflettere su
questo nostro appello facendolo girare un po' tra tutti e tentando di dare
ognuno una sua risposta magari in attesa di convocarci nuovamente come tavolo
magari entro una quindicina di giorni e comunque prima della pausa
natalizia.
Grazie, ciao e buon lavoro a tutti! "
E'
anche emerso che adesso entrare nei CPT è praticamente impossibile. Nel
CPT di Agrigento i migranti hanno fatto uno sciopero della fame (evento
molto grave!!!) . Consiglieri comunali e regionali del PRC hanno chiesto di
entrare insieme ad un comitato in difesa dei diritti dei migranti. Il prefetto,
prima disponibile, riceve una telefonata dal ministero circoscriveva la
possibilità di entrare solo per casi urgenti a deputati PARLAMENTARI e REGIONALI
. Russo Spena è anche stato querelato.
Sempre ad Agrigento è entrato solo
il consigliere regionale del PRC Riotta (la delegazione di movimento è rimasta
fuori) e prima di uscire gli hanno "chiesto" di essere molto discreto sulle
informazioni da comunicare all'esterno. E' la nuova legge di Pisanu per limitare
gli accessi ai cpt.
Inoltre sono in cantiere altri cpt. A
Padova, per esempio, l'assessore starebbe cercando di costruire un cpt apposta
per cercare uno scontro frontale con i disobbedienti.
E' partita una
richiesta a tutte le prefetture d'Italia per sondare dove è possibile costruire
nuovi cpt , o meglo centri di identificazione che successivamente diventerebbero
centri di permanenza temporanea, in base a costi, compatibilità ambientale, ecc.
Appunto per i costi il ministero reputa conveniente riciclare immobili già
del demanio (possibilmente ex-caserme).
Per questo è stata stilata una
lista di 13 città dove sarebbe possibile costruire un cpt, anche se non esiste
ancora il regolamento attuativo per i centri di
identificazione.
Altre date:
13-14
dicembre, prima riunione a Londra per il SFE 2004
10-11 gennaio assemblea
nazionale del Movimento+ Tavolo nazionale Migranti a
Firenze