Al mondo ci sono tanti docenti universitari tra cui
Lev Grinberg.
Ah......dimenticavo: non ho mai capito come mai nel
Direttivo della Tavola della Pace ci siano
organizzazioni che
hanno sostenuto le guerre in Iraq, in
Kossovo,
in Afghanistan ed i cosidetti "interventi umaniari"
in Somalia ed
in Albania. Comincio ad avere il sospetto che
gli
Appelli della Tavola della Pace siano
scritti con la
penna in una mano ed il manuale Cencelli
nell'altra.
Buonanotte
Felice
p.s. propongo che i pullman del BSFper la Perugia
-Assisi siano molto colorati
( a pois verdi e arancioni) in modo da distinguerli
anche a molti
kilometri di distanza da quelli tristissimi
della Consulta che, si vocifera,
avranno sul lunotto posteriore un mega poster della
coppia
Corsini-Comini.
IL TERRORISMO DI STATO ISRAELIANO
di LEV GRINBERG*
Qual è la differenza tra il terrorismo di stato e
atti terroristici di singoli individui? Quando Arafat è stato messo sotto
assedio nei suoi uffici, è stato pressato a combattere il terrorismo. Il
terrorismo di stato israeliano è definito ufficialmente dagli americani come
«autodifesa», mentre i kamikaze sono chiamati terroristi. La sola «piccola»
differenza è che l'aggressione di Israele è responsabilità diretta di Ariel
Sharon, Benjamin Ben Eliezer, Shimon Peres e Shaul Mofaz, mentre gli attentati
terroristici sono compiuti da individui disperati, spesso contro la volontà di
Arafat. Un'ora dopo che Arafat aveva proclamato la sua adesione al cessate il
fuoco e augurato agli ebrei una felice festa di pasqua, un kamikaze si è fatto
esplodere in un hotel di Netanya, uccidendo 22 innocenti che festeggiavano la
pasqua ebraica. Arafat è stato considerato responsabile di quell'azione, e
quest'accusa è alla base dell'offensiva militare israeliana in corso. Allo
stesso tempo, la responsabilità di Sharon per i crimini di guerra israeliani è
ignorata. Chi dovrebbe essere arrestato per l'uccisione mirata di almeno 100
palestinesi e per la morte di più di 120 tra medici e infermieri palestinesi?
Chi dovrebbe essere condannato per aver ucciso più di 1.200 palestinesi e per la
punizione collettiva di oltre 3 milioni di civili negli ultimi 18 mesi? E chi
affronterà i tribunali internazionali per le colonie illegali nei Territori
occupati e per aver disapplicato le risoluzioni Onu per più di 35
anni?
Le bombe suicide che uccidono civili innocenti
devono essere inequivocabilmente condannate; ma sono atti non paragonabili al
terrorismo di stato. I primi sono atti di disperazione di gente che non vede
futuro, del tutto ignorata da un'opinione internazionale distorta e ingiusta.
Gli altri sono decisioni fredde e «razionali» di uno stato e di un apparato
militare di occupazione, ben equipaggiato, finanziato e spalleggiato dall'unica
superpotenza mondiale.
Nel dibattito pubblico, il terrorismo di stato e
gli uomini-bomba non sono in realtà considarati atti di terrorismo tra loro
comparabili. Il terrore di stato e i crimini di guerra perpetrati dal governo
israeliano sono legittimati come «autodifesa», mentre ad Arafat, persino ora che
è sotto assedio, si chiede di arrestare i «terroristi». Voglio chiedere: chi
arresterà Sharon, il diretto responsabile dell'ordine di uccidere i palestinesi?
Quando sarà definito anch'egli un terrorista? Per quanto tempo il mondo ignorerà
l'urlo palestinese che chiede solo libertà e indipendenza? Quando smetterà di
negare il fatto che lo scopo del governo israeliano non è la «sicurezza» , ma
l'occupazione e la sottomissione del popolo palestinese?
Come israeliani all'opposizione, combattiamo contro
il nostro governo, ma il sostegno internazionale che riceve Sharon mette
continuamente a rischio la nostra lotta. Bisogna invertire l'intera opinione
pubblica internazionale, e le Nazioni unite devono dispiegare forze d'intervento
per fermare il sangue e bloccare il peggio che sta arrivando. Gli israeliani e i
palestinesi hanno un bisogno disperato di un mutamento di rotta dell'opinione
mondiale. Ne abbiamo bisogno, per salvare le nostre vite e preservare la nostra
speranza in un futuro migliore.
*Lev Grinberg è un sociologo israeliano, direttore
dell'Humprey Istitute per la ricerca sociale
all'università Ben
Gurion.