FIAT
CASSINO DA IERI SERA IN SCIOPERO:
PICCHETTI
E BLOCCHI STRADALI
e
poi SCIOPERO GENERALE
Alle
19.30 di ieri sera gli operai dello stabilimento di Cassino hanno incominciato
ad abbandonare le linee e alle 20,30 erano già tutti fuori dalla fabbrica.
Inizia
così la risposta dei lavoratori Fiat alla notizia dell’intesa tra governo e
azienda.
“Non è
cambiato il piano della Fiat, e domani non troveranno nessuno davanti alle liste
nominative per la cassa integrazione” urla
dalle trombe Ettore Capoccia, rsu SinCobas della Logint (azienda Fiat
terziarizzata). Immediata e
unitaria la decisione: “8 ore di sciopero subito” e partono di nuovo,
come già nei giorni scorsi, i preparativi per i picchetti e i blocchi stradali.
Dalle 2.00 di questa notte è di nuovo tutto bloccato. Questa mattina i
lavoratori del primo turno, arrivati per andare al lavorare come previsto, si
sono uniti ai picchetti davanti ai fuochi accesi lungo tutte le strade che
portano alla zona industriale.
Anche il
coordinatore nazionale del SinCobas, Paolo Sabatini, ha passato la notte con i
lavoratori della Fiat: “Rottura delle trattative? La trattativa non esiste.
L’accordo Fiat-Governo ripropone il piano aziendale di smantellamento e quindi
va respinto ed ostacolato. La risposta deve essere forte e unitaria, come qui a
Cassino in tutto il gruppo va bloccata la produzione fino allo sciopero generale. Sì, bloccare la
produzione, bloccare il Paese! I licenziamenti, comunque mascherati, non devono
passare. Nessun lavoratore Fiat deve perdere il posto di lavoro. E’ possibile e
necessario preparare lo sciopero generale anche in tempi stretti per unificare
le lotte, licenziamenti li abbiamo ovunque e la finanziaria ne produce altri.
Tra poco andremo a Frosinone dove è in corso lo sciopero delle (la maggioranza
sono donne) ex lsu, ora dipendenti delle cooperative che svolgono i lavori di
pulizia nelle scuole. Per loro non c’è copertura finanziaria, ha risposto il
governo, quindi vanno a casa. Si tratta di altri 16.000 licenziamenti. Qui
vediamo il vero accordo tra Fiat e governo: licenziare!”
“Oggi nessuno è in fabbrica - dice Angelo Di Siena, rsu SinCobas di Fiat Auto - vogliono abbandonare Arese e prendono in giro i lavoratori di Termini Imerese, qualcuno dice ancora di farci diventare infermieri. Ci vogliono tutti licenziabili e precari! E’ stato importante per noi lavoratori avere al nostro fianco l’altro ieri gli studenti e i giovani del movimento che si battono contro questo liberismo che mette il profitto al primo posto e che vuole ridurre tutto a merce in vendita! Non siamo in svendita, lo gridiamo forte alla GM. Sciopero generale subito, prima di Natale. Rilanciamo quindi l’appello (*) per una grande assemblea nazionale che dai blocchi dell’altro ieri abbiamo mandato a tutti.”
S.in.Cobas
- Ufficio
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