Bresciaoggi 2 Aprile 2004

«Exa», le armi sportive rilanciano la sfida

Massoletti: una vetrina mondiale per le aziende. Bettoni: Brescia vince in qualità. Ripresa con l’export

Un settore in crescita, una rassegna chiamata a confermarne la capacità di competere in una fase economica non certo favorevole. La 23ª edizione di Exa cade nel momento più opportuno per il comparto delle armi sportive: nel primo trimestre 2004 ha registrato un incremento del 7,90% come emerge dai dati del Banco Nazionale di Prova di Gardone Val Trompia che, da gennaio a marzo, ha «testato» 14.760 armi in più (per un totale di 201.689), rispetto allo stesso periodo del 2003. Numeri e prospettive sono stati al centro degli interventi di presentazione di Exa 2004, la mostra internazionale delle armi sportive e dell'outdoor in programma dal 17 al 20 aprile nei padiglioni della moderna struttura di Brixia Expo, il nuovo polo fieristico bresciano. La rassegna si propone con numeri di assoluto rispetto. Gli espositori sono 254 (114 produttori) in rappresentanza di 400 marchi. Consistente il drappello di stranieri (38) provenienti da tutto il mondo. Fra i settori merceologici crescono, confermando l'andamento degli ultimi anni, l'abbigliamento sportivo e il turismo venatorio. Ricco, come sempre, anche il programma di iniziative collaterali (si veda in alto), compreso il tradizionale convegno di studi sulle armi che vedrà come protagonista il procuratore nazionale antimafia, Pierluigi Vigna.
Ma il vero cuore della manifestazione sono e restano le armi sportive e quello che rappresentano per l'economia e la storia di Brescia. «Exa è nata nel 1980 - ha ricordato il presidente di Immobiliare Fiera spa, Carlo Massoletti; con lui anche l’esperto Solly Cohen - per promuovere una produzione bresciana particolarmente qualificata. Molte delle aziende locali sono piccole imprese artigiane specializzate e conosciute in tutto il mondo per la precisione della loro tecnica. Exa è ancora la loro miglior vetrina sul mondo».
I primi mesi del 2004 - ha aggiunto il presidente della Camera di Commercio di Brescia e amministratore delegato di Immobiliare Fiera, Francesco Bettoni - dicono che il rapporto euro/dollaro non ha penalizzato le armi di pregio e di qualità tipiche della produzione italiana e bresciana in particolare. Le imprese italiane potranno agganciare la ripresa puntando sull'export compensando l'andamento stagnante del mercato interno».
Carlo Peroni, presidente dell'Associazione nazionale produttori di armi, ha «elencato» numeri confortanti. «L'Italia è il primo produttore europeo e il primo esportatore mondiale di armi sportive. Il made in Italy, puntando su capacità tecniche e gusto, ha sconfitto tutta la concorrenza».
Le contestazioni, che puntualmente si rinnovano quando si torna a parlare di Exa, sono state definite «esagerate» dal presidente del Banco Nazionale di Prova, Aldo Rebecchi. Bettoni ha ricordato il tentativo di superare le diverse posizioni «con il dialogo» proponendo alla «Consulta per la Pace del Comune di Brescia uno spazio all'interno di Exa e ricevendo un "no grazie" per risposta».

Roberto Giulietti