... bellissimo

ciao Walter, grazie :-))

Gabriele

>From: "Luigi"
>Reply-To: bsf@bresciasocialforum.org
>To: , "'radio onda d'urto'"
>Subject: R: [Bsf] 9 novembre
>Date: Mon, 10 Nov 2003 22:02:21 +0100
>
>Auguri nonna Teresa da me, da mia moglie Simonetta, da Arianna (che è in
>arrivo), da micio Sansone e da Bobtail Sissy.
>AUGURI AUGURI AUGURI AUGURI
>
>Luigi Lacquaniti
>
>-----Messaggio originale-----
>Da: bsf-admin@bresciasocialforum.org
>[mailto:bsf-admin@bresciasocialforum.org] Per conto di Walter, Federica
>Inviato: domenica 9 novembre 2003 18.47
>A: BSF; radio onda d'urto
>Oggetto: [Bsf] 9 novembre
>Priorità: Alta
>
>
>Carissimi, è quasi certo che a voi di questa storia non vi interessi
>molto, ma io ve la racconto lo stesso.
>Oggi compie 94 anni mia nonna Teresa, una donna esile, magra, vitale,
>nata contadina, da una famiglia di 12 altri fratelli e sorelle. A dodici
>anni scappa di casa dal padre padrone, non vuole lavorare nei campi,
>mungere le vacche, ed allora si fa assumere nella filanda: 12 ore di
>lavoro umidità al 90%, cuoce i bachi da seta prende ogni esile filo e lo
>intreccia ad altri esili fili e fa la seta, per i signori, pochi
>centesimi al giorno; con questo pensa di pagare il suo riscatto dalla
>terra e da suo padre\padrone.
>Così non sarà, il padre la rivuole a casa, nei campi a zappare le
>cipolle ed il grano turco, ogni figlio e figlia sono sua proprietà e
>ricchezza. Vangare, zappare, pregare, mungere, riassettare sono fonte di
>ricchezza e di potere.
>
>Poi a vent' anni si sposa, vuole ancora fuggire, lo fa con un bell'uomo,
>alto moro, occhi azzurri, fa il carrettiere, trasporta vino e fieno a
>seconda delle stagioni, è figlio di mezzadri, fratello di altri 6
>giovani più alti di lui; vanno ad abitare assieme a questa altra grande
>famiglia, in una casa che mia nonna chiamava la casa delle quattro "F":
>fumo, fame freddo e fastidio.
>
>Vita grama quella dei mezzadri, a volte, in alcuni anni, non c'era legna
>a sufficenza, la povertà trasformava persone care in estranei; a 23 anni
>ha la sua prima figlia, non c'è legna per il fuoco ed allora i
>pannicelli di cotone li fa asciugare sulla schiena delle vacche nella
>stalla.
>
>La famiglia del marito, mio nonno Andrea, è comunque orgogliosa,
>cattolici e antifascisti.
>Il luogo dove abitano viene chiamato "la russia bianca", nessun fascista
>può andare là ma nessuno di loro è sicuro fuori da lì.
>
>La povertà attanaglia le famiglie, mia nonna e mio nonno fanno "san
>martino" e l' 11 novembre (fine dei Patti Agrari) trasloccano a Villa,
>altro "freddo, fame, fumo e fastidio". Faranno di nuovo i mezzadri, la
>Teresa non riesce a fuggire il suo destino, tornerà a fare la contadina,
>con 5 figli ed un fattore che stima il raccolto facendoci la cresta,
>ancora povertà, un figlio ha la difterite, viene ricoverato ai
>ronchettini, poche visite perchè non ci sono soldi nè tempo per stargli
>vicino, il raccolto è vicino, le vacche sono da mungere due volte al
>giorno, ed il viaggio per brescia è lungo se lo si deve fare sul carro
>tirato da un cavallo da titro, finchè Giulio muore, ed ancora oggi mia
>nonna non sa dove suo figlio di 6 anni è stato sepolto.
>
>Fame ed orgoglio, e naturale forza sospingono mia nonna fino ad oggi, un
>rosario ed una imprecazione, alternati con piatti poveri ma gustosi,
>galline e mucche, mescolate a qualche maiale, un orto stupendo, e le
>"piane de Formentù" da zappare a mano ed il fieno da portare nel
>fienile, prima che piova, e le vigne da accudire, e la grandine da
>scongiurae con gli ulivi benedetti messi sotto il portico in croce
>vegliati con preghiere, ave maria mater dei.., ed i figli e le figlie
>da crescere,..... e quel figlio mai più rivisto, accarezzato, salutato
>per l'ultima volta.
>
>Sono grato a mia nonna Teresa, perchè mi ha insegnato come e quando
>seminare e raccogliere, allevare, soffrire, mi ha insegnato a
>riconoscere le erbe buone dei campi da mangiare, e quelle cattive da
>cavare, mi ha insegnato la sobrietà dell'essere ma anche la voglia del
>divenire, Quasi con noncuranza mi ha insegnato ad accettare le
>frustrazioni ed i dolori che la vita ci impone.
>
>Non lo ha fatto con supponenza, anzi forse non lo voleva fare, ma la sua
>stessa esistenza mi ha insegnato a vivere con dignità ed orgoglio,
>semplicità , rabbia, determinazione.
>
>Auguri Teresa ciao Walter
>
>
>
>
>


Personalizza MSN Messenger con sfondi e foto. E' divertente!