GRUPPO DI LAVORO PER IL FORUM SOCIALE EUROPEO
Alle organizzazioni e alle persone in indirizzo Cari amici, care amiche, nel mese di novembre si terra' in Italia, a Firenze, la prima edizione del Forum Sociale Europeo. Lappuntamento e' parte del percorso verso il Terzo Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre, previsto per i primi mesi del prossimo anno. Per garantire una maggiore partecipazione e una maggiore capacita' di tradurre le tematiche del Forum Sociale Mondiale in piattaforme aderenti alle diverse realta' geografiche e sociali, il Consiglio Internazionale del Forum ha infatti deciso di sollecitare la realizzazione di appuntamenti continentali. LItalia e' stata scelta come sede del primo appuntamento europeo. Il Forum Europeo si realizzera' nel rispetto della Carta dei Principi di Porto Alegre, e sarà aperto alla partecipazione di tutti i movimenti e le reti sociali, le organizzazioni e le strutture che in quella Carta si riconoscono. Sara' occasione di incontro, di dibattito, di contaminazione fra coloro che, in Europa, si credono che un mondo diverso sia possibile e che, nei diversi campi di intervento, sono impegnati a costruirlo. Sara' una opportunità per consolidare relazioni e alleanze per i diritti e la pace, contro il neoliberismo e la guerra. Sara' un momento importante per costruire, rispettando e valorizzando le differenze, punti di piattaforma comune per una iniziativa continentale. Sara' loccasione per far esprimere linguaggi diversi che incrociano la politica, la societa', la cultura, la comunicazione. La preparazione del Forum Sociale Europeo intende essere un percorso collettivo e partecipato. In Italia, e' stato costruito un Gruppo di Lavoro ad hoc dellAssemblea dei Social Forum e aperto a tutte le organizzazioni e i movimenti interessati a partecipare al processo di costruzione del programma e dellintera iniziativa. In Europa, si e' costituito un Gruppo di Lavoro per il Forum Sociale Europeo che si e' incontrato per la prima volta a Bruxelles. Il prossimo appuntamento è previsto a Vienna l11 e il 12 maggio prossimi. Le riunioni sono aperte alla partecipazione dei movimenti sociali e delle organizzazioni di societa' civile interessate. Sui temi del programma, dellallargamento della rete e dellorganizzazione sono stati creati gruppi di lavoro specifici. E stata aperta una mailing list per garantire la comunicazione permanente, e un sito web apposito e' in via di realizzazione. Il successo del Forum Sociale Europeo dipende in gran parte dalla capacita' di attrarre nuovi soggetti gia' nella fase preparatoria, che in se e' un esercizio positivo di dialogo e di convergenza per tanti soggetti diversi. Una attenzione particolare sara' data, a partire dalla riunione di Vienna, allinclusione nel percorso dellest europeo nel percorso preparatorio, così come sara' essenziale la presenza nei giorni del Forum- di partners della sponda sud del Mediterraneo. Confidiamo in un vostro interessamento e nel vostro coinvolgimento in questo percorso comune. Vi alleghiamo i documenti di lavoro che rappresentano la sintesi del lavoro internazionale fin qui realizzato, e siamo disponibili a approfondimenti e incontri specifici. Aspettiamo un vostro riscontro e vi inviamo cari saluti
Il Gruppo di Lavoro per il FSE
Per iscriversi alla mailing list italiana per il FSE: esf-2002-subscribe@yahoogroups.com Per iscriversi alla mailing list europea per il FSE: inviare una mail a jesover@attac.org
In allegato le sintesi della prima riunione del Gruppo di Lavoro Europeo (Bruxelles, marzo 2002): allegato 1 documento di impostazione generale per il FSE allegato 2 documento sul programma allegato 3 documento sullallargamento della rete allegato 4 prime note sullorganizzazione ---------- Allegato 1 REPORT Primo incontro continentale per il Forum Sociale Europeo (FSE) Bruxelles, Belgio, 9 e 10 marzo 2002 La discussione si e' aperta con una relazione a nome del Gruppo di Lavoro Italiano per il Forum Sociale Europeo, costituito nellAssemblea nazionale del Movimento dei Social Forum tenutasi a Bologna il 2 e 3 marzo. Il Gruppo di Lavoro italiano e' aperto a tutti i movimenti sociali che, nel quadro dei principi di Porto Alegre, vogliono prendere parte alla preparazione del FSE. La proposta italiana era basata su quattro domande chiave riguardanti il processo preparatorio. Il dibattito ha evidenziato tre tipi di contributi: a) punti di accordo e sottolineature; b) nuovi contributi nello spirito della proposta e c)contributi critici (punti di dibattito). Il report ha integrato i contributi a) e b) e ha proposto una nuova formulazione per i contributi c) Il testo che segue è basato sullintroduzione e sulla sintesi del dibattito, applicando il metodo delle quattro domande chiave. Prima domanda: che cosa è il Forum Sociale Europeo? Il Consiglio Internazionale del Forum Sociale Mondiale ha proposto di organizzare Forum Continentali o Regionali nella seconda metà del 2002, prima di Porto Alegre 3. Il Forum Sociale Europeo si terra' in Italia, come deciso a Porto Alegre dai Movimenti Sociali Europei. Nelle settimane scorse, tre citta' in Italia hanno dichiarato la loro volonta' di ospitare levento. Un gruppo tecnico di contatto italiano sta lavorando su questa questione e una proposta verra' formulata prima del prossimo incontro europeo. Nella sua prossima riunione di fine di aprile, il Consiglio Internazionale produrra' un documento, con la lista ufficiale dei Forum Continentali e Regionali e alcune regole generali che tutti dovranno rispettare. A Porto Alegre, i Movimenti Sociali Europei hanno deciso di organizzare il primo incontro prima della riunione del Consiglio Internazionale. La decisione e' stata presa per due motivi: - ce' molto poco tempo e bisogna mettersi al lavoro prima possibile - vogliamo contribuire con le nostre opinioni al dibattito del Consiglio Internazionale Il FSE non e' una conferenza e non e' un congresso di movimento. Il FSE, che e' parte del processo del Forum Sociale Mondiale, deve essere uno spazio pubblico comune di dialogo, discussione e contaminazione. Culture, linguaggi, esperienze differenti devono potersi incontrare ed esprimere, nel quadro comune dei principi di Porto Alegre, con lobiettivo di includere altre esperienze che finora non hanno dialogato con il processo di Porto Alegre, anche se sono parte del movimento contro il neoliberismo. Come a Porto Alegre, il Forum Europeo deve assicurare una reale cittadinanza a soggetti differenti (donne, giovani, lavoratori, studenti, migranti...), con una attenzione particolare al coinvolgimento dei soggetti dell esclusione sociale (sans-papiers, senzatetto, disoccupati ), e di linguaggi differenti (organizzando non solo dibattiti politici ma anche eventi culturali, per esempio). Una delle nostre priorita' deve essere linclusione dei paesi dellest europeo, così come il dialogo con la sponda sud del Mediterraneo, con particolare attenzione ai palestinesi. Questo è il solo modo per avere un Forum realmente europeo. Il quadro politico generale del FSE e' la lotta contro la guerra e il neoliberismo. A livello europeo, il FSE affronterà tre aspetti fondamentali: a) il processo verso una Carta Sociale dei Diritti e della Cittadinanza; b) il processo di costruzione dellUE (Convenzione Europea e Allargamento, Costituzione Europea, legislazione Europea con attenzione alla legge antiterrorismo in quanto strumento contro i movimenti sociali) e c) la responsabilità dellEuropa verso il mondo. Seconda questione: chi assume la responsabilita' di preparare il Forum Sociale Europeo? Questa e' una domanda delicata. In questo caso, non possiamo semplicemente usare lesempio del Forum Sociale Mondiale. Dobbiamo, per forza, trovare un altra strada. Porto Alegre, finora, è stato preparato da un Consiglio Internazionale, formato da coloro che hanno promosso il processo con laggiunta con metodo cooptativo- di individui, rappresentanti di movimenti e di reti, intellettuali. Nessuno puo' assumersi questo ruolo in Europa, perche' il Forum Europeo non e' linizio, bensi' il risultato di un processo gia' in atto e costituito da diversi elementi. Tuttavia abbiamo bisogno che qualcuno assuma la responsabilita' di organizzare il FSE: i Movimenti Sociali Europei, a partire da quelli che hanno firmato lappello dei movimenti sociali di Porto Alegre 2002, hanno la responsabilita' di iniziare, allargare e costruire il processo preparatorio, con un metodo inclusivo e partecipativo. Il processo preparatorio e' aperto ad altre forze o individui, se necessario (agli intellettuali, per esempio). E certamente abbiamo bisogno di tutti i membri europei del Consiglio Internazionale. Terza domanda: come i Movimenti Sociali possono organizzarsi per preparare il FSE? Guardando alla reala' cosi' come e', risulta impossibile costituire un Comitato Internazionale Preparatorio formato da rappresentanti formali di movimenti a livello nazionale. In molti paesi non ce' coordinamento formale fra i movimenti sociali. E in ogni caso il movimento e' una rete e questo va rispettato anzi, dobbiamo considerare la rete come un valore positivo. Si costituisce dunque un Gruppo di Lavoro Europeo per il FSE aperto, dove tutti i movimenti sociali interessati possono partecipare semplicemente prendendovi parte. Il Gruppo di Lavoro si riunira' attraverso incontri plenari, che saranno tenuti regolarmente in diverse parti dEuropa, in modo da coinvolgere il più possibile le diverse regioni europee. Il prossimo incontro si terra' a Vienna in Austria l11 e il 12 maggio, con lobiettivo specifico di includere il piu' possibile movimenti dellest nel processo. Se possibile, ci sarà un incontro preparatorio ad hoc dei movimenti dellEuropa dellest il 10 maggio. Il Gruppo di lavoro europeo ha deciso di creare tre gruppi di lavoro specifici su obiettivi specifici, che lavoreranno in modo aperto ed inclusivo: 1) Programma e struttura del FSE 2) Organizzazione (comunicazione, finanze, logistica, viaggi, traduzioni) 3) Costruzione e allargamento della rete I tre gruppi di lavoro hanno iniziato la loro attivita' a Bruxelles Nei giorni seguenti alla riunione di Bruxelles, una mailing list generale e mailing list specifiche per i gruppi di lavoro saranno costruite, come primo strumento di comunicazione fra Bruxelles e Vienna. Nella prossima riunione i gruppi di lavoro specifici devono presentare proposte e progetti. In ogni paese saranno costruiti gruppi di lavoro nazionali di preparazione del FSE. Porteranno i loro contributi e le loro proposte per i gruppi di lavoro europei allincontro di Vienna. Quarta domanda: un Forum o tre Forum? Ci sarà solo un Forum e non si terranno Forum separati per le amministrazioni locali e per i Parlamentari. Nel Forum ci saranno spazi di dibattito su contenuti specifici, che funzioneranno da concreta occasione di discussione fra i movimenti sociali, rappresentanti delle amministrazioni locali, parlamentari e rappresentanti istituzionali. Per quanto riguarda la partecipazione dei partiti politici nel processo preparatorio esistono posizioni, proposte e opinioni diverse ed esistono situazioni differenti nei diversi paesi. E necessario aprire un dibattito su questo argomento sia a livello nazionale che europeo, affinche' si possa arrivare ad una decisione nellincontro di Vienna. --------- Allegato 2 Forum sociale europeo - idee per un programma 1. Un'altra Europa e' possibile Il titolo del Forum gira attorno all'idea di unaltra Europa possibile. Contro l'Europa liberista, militare, antidemocratica noi ci battiamo per un'Europa sociale e pubblica, di pace, fondata su una nuova cittadinanza e sui diritti sociali. L'asse di fondo del Forum puo' essere scandito quindi dall'alternanza di analisi critica e proposta che ruota attorno a tre assi analitici: a) liberismo e globalizzazione; b) guerra e militarismo; c) democrazia, cittadinanza e diritti sociali Ci poniamo quindi in riferimento all'Europa che esiste istituzionalmente, al momento cioe' lEuropa delleuro, che come sappiamo è un club di 12 paesi. L'Europa che vogliamo costruire, a partire da soggetti critici, è invece un'Europa inclusiva di tutti quelli e quelle che "restano fuori": i paesi dell'Est innanzitutto; i/le migranti; i molteplici "sans", esclusi ed escluse dalla cittadinanza sociale. Ma ci battiamo comunque per l'indivisibilita' di tutti i diritti (economici, cvili, politici ecc.). I soggetti critici non sono solo gli esclusi, ma anche i cosiddetti "inclusi" o "garantiti" (chi ha un lavoro, una casa, una cittadinanza, una liberta'..) e il fatto importanto del Forum e' anche la costruzione di relazione tra questi diversi soggetti. Per questo la gestione da parte dei movimenti sociali deve essere molto articolata perché i soggetti o le soggettivita' sono molteplici e difficilmente riconducibili a uno schema unico.Si pensi all'importanza del soggetto migrante ai fini della valorizzazione di un sistema sociale garante per tutti o di un'espressione culturale veramente libera e plurale. Inoltre puntiamo a descrivere le ragioni del nostro "europeismo" rifuggendo dall'"eurocentrismo" sempre in agguato. 2: Soggetti e temi Il forum ruota attorno al protagonismo dei movimenti sociali, dei soggetti, delle soggettivita' in generale. Importante il coinvolgimento dei sindacati. Questi si collegano e si intrecciano al ruolo degli "intellettuali" per permettere un'altra "narrazione del mondo" e alle testimonianze di esperienze esemplari che diano "voce a chi non ha voce". Deve prevedere una gestione paritaria di uomini e donne. I temi ovviamente ne discendono. Se condividiamo l'indicazione di tre grandi assi - globalizzazione liberista, guerra e democrazia, ognuna agganciata a una intera giornata - possiamo segnalare una vasta gamma di argomenti che ruotano attorno a quelli: le privatizzazioni dei servizi pubblici, il ruolo della finanza, l'Omc, gli Ogm e la sovranità alimentare, la societa' sostenibile; la militarizzazione dell'Europa, il ruolo della Nato, le guerre nei Balcani, il commercio di armi, il nuovo ruolo della polizia; la nuova cittadinanza, il patriarcato, i diritti sociali, la liberta' sessuale, la comunicazione, l'autodeterminazione. Questo solo per citare gli argomenti sollevati dall'assemblea di Bruxelles. Accanto ai temi l'altra parte del Forum deve essere rappresentata dalle Campagne, in corso o in costruzione. Alcuni esempi: Annullamento debito, Tobin tax, Omc, Privatizzazione servizi pubblici, diritti dei migranti, diritti delle donne, Ogm, reddito sociale europeo (questo l'elenco della riunione di Brux.). Le campagne vanno intrecciate agli altri luoghi di discussione. Una volta individuati i temi e le campagne saranno le reti e i soggetti in prima persona a realizzare il "proprio" programma, all'interno di un coordinamento complessivo dato dal gruppo europeo e da quello italiano. 3. Europa e mondo Le responsabilita' dell'Europa nella gestione del mondo sono evidenti. E' l'aspetto che definisce meglio il volto dell'"Europa fortezza" (il caso delle multinazionali europee e' esemplare). Si potrebbero aprire delle "brecce" o delle "finestre" verso il resto del mondo - a partire dalla presenza e dal ruolo del soggetto migrante - con la presenza di altri paesi, a cominciare da quelli del mediterraneo: Palestina, mondo arabo, Africa; ma anche Sudamerica, Asia, ecc. 4. La Carta dei diritti sociali e di cittadinanza La discussione su una "Carta dei diritti sociali e di cittadinanza", può rappresentare il patto fondativo dell'Altra Europa, costruita dal basso e con il consenso. La Carta non e' il documento conclusivo del Forum, ma una proposta simbolicamente efficace per contrastare il livello con cui l'attuale Europa viene costruita: sintesi della nostra analisi critica e della nostra proposta. Uno strumento politico, quindi, che non si esaurisce nei diritti sociali, ma che serve per elaborare un'alternativa possibile al percorso esistente. Potrebbe essere preparata e discussa prima del Forum, attraversarlo nei vari luoghi da cui e' composto e continuare anche dopo, prevedendo una grande consultazione popolare europea (proposta catalana). E' comunque l'elemento politico con cui ci riferiamo all'atttuale percorso costituente europeo. Dal punto di vista mediatico sarebbe molto efficace...A Vienna andrebbe formato un gruppo di lavoro ad hoc. 5. Politica ed estetica Questa espressione, utilizzata sia nel gruppo di lavoro italiano che nell'Assemblea di Brux., indica la necessita' di dar luogo ad eventi all interno del Forum che utilizzino mezzi espressivi (non solo discussioni) per rappresentare temi, idealita', bisogni. Ma che attraversi anche gli altri luoghi. Serve a narrare ciò "che non si può dire, ma si può danzare", e allo stesso tempo permetta di vivere il forum non stando chiusi inininterrottamente in assemblee, conferenze, riunioni... 6. Il programma Il Forum contempla diversi esigenze, diversi approcci, diverse realta'. E' quindi un grande spazio composto da una molteplicita' di "luoghi", divisibili per fasce, spazi differenti, ecc. Se il Fse dovrà essere il Forum dei movimenti sociali e quindi da questi "gestito", organizzato e vissuto, questo non significa minimizzare elaborazioni, idee e personalita' che possono contribuire a "una nuova narrazione del mondo": bisognera' dunque intrecciare i due aspetti. La durata del Forum - dal mercoledi a domenica fanno cinque giorni, di cui tre giornate piene - impongono una sovrapposizione obbligata. Da questo punto di vista l'individuazione di giornate tematiche può aiutare a mantenere un filo conduttore. a) Il primo luogo puo' essere quello classico delle conferenze. Sotto forma di dibattito e di riflessione, queste vertono attorno ai temi, prevedono la presenza di "specialisti", ma anche dei soggetti, dovrebbero avere un approccio duale: analisi e proposta; una presenza paritaria uomo-donna, la possibilita' per gli "astanti" di partecpare attivamente. b) Le campagne sono un altro luogo: spazio di discussione su come vanno, obiettivi, come svilupparne, come rilanciarle, eventualmente proporne di nuove. E' il luogo in cui si sperimenta un confronto, libero e aperto, tra reti e soggetti differenti che mettono a punto inziative in comune, lo spazio dell'elaborazione riferita all'azione. Sia le conferenze che i forum, ovviamente, possono darsi l'obiettivo di redigere un testo, di istituire un coordinamento più stabile, di proporre appuntamenti successivi. c) L'incontro tra i soggetti puo' essere rappresentato da spazi autogestiti - lo spazio giovani, l'assemblea dei precari e disoccupati, che gia' esistono, altri - ma anche dalle iniziative di coordinamento che le varie reti, movimenti e associazioni decidono di realizzare: coordinamenti sindacali, rete dei precari, network dell'informazione indipendente. Spazio di dibattito, ma anche di lavoro, ecc. d) Spazio aperto è quello riservato invece a commissioni tematiche, atelier. Se ne fanno tante quante ne vengono proposte - a condizione di poterle collocare - salvo cercare di coordinarle ed accorparle quando sono evidenti doppioni e, naturalmente, a condizione che rispettino i valori di fondo del Fse. e) Il "luogo" della cultura che si definisce attorno al concetto di politica ed estetica, valorizza le esperienze che gia' ci sono , costruisce un ponte tra l'Altra Europa e le culture che la compongono che potrebbero comporla, ecc. -------- Allegato 3 Allargamento della rete Report Gruppo di lavoro della prima riunione per il Forum Sociale Europeo Bruxelles, 10 marzo 2002 1. Il gruppo di lavoro Allargamento della rete lavorera' come gruppo di lavoro specifico e permanente del Gruppo di Lavoro Europeo per il FSE. E aperto a tutti i gruppi, le organizzazioni e i network che sono parte del Gruppo di Lavoro Europeo. Usera' una mailing list specifica. Responsabilita' specifiche potranno essere affidate a persone o a gruppi di persone se e quando necessario, per realizzare parte delle attivita' comunemente decise. 2. Obiettivo del gruppo di lavoro e' costruire e allargare il piu' possibile la rete dei movimenti sociali coinvolti nella preparazione del FSE, sulla base delle decisioni prese nel Gruppo di Lavoro Europeo e seguendo gli stessi criteri, la stessa metodologia e lo stesso quadro politico di riferimento. Un altro obiettivo del gruppo di lavoro sara' il massimo coinvolgimento di diversi soggetti, organizzazioni e reti aderenti ai principi di Porto Alegre- nella partecipazione al FSE. 3. In base alla discussione del gruppo di lavoro sul programma, il gruppo di lavoro sulla rete dara' il suo contributo alla costruzione di reti tematiche e di soggetti sociali. Le reti avranno la responsabilita' di allargarsi il piu' possibile, in modo da produrre inclusione nel processo del FSE e di portare il loro specifico contributo al programma. Responsabilita' specifiche per la costruzione delle reti tematiche saranno decise nella riunione di Vienna. Alle reti gia' esistenti (i contadini verso il summit della FAO, gli ecologisti verso il summit di Johannesburg, le Marce Europee contro la disoccupazione, la Marcia Mondiale delle Donne) sara' richiesto di essere parte costituente di questo processo. 4. La discussione a Bruxelles ha evidenziato la necessita' di coinvolgere nel processo molte organizzazioni e reti diverse: donne, organizzazioni antirazziste, di giovani e di studenti, di contadini, movimenti pacifisti, organizzazioni ambientaliste, della solidarieta' internazionale, dei migranti, organizzazioni impegnate contro lesclusione sociale, sindacati, organizzazioni di lavoratori, disoccupati e precari, organizzazioni e reti per modelli di vita alternativi (commercio equo, banche etiche, energie alternative ), campagne contro le istituzioni finanziarie internazionali, organizzazioni culturali, esperienze delleconomia solidale, organizzazioni per i diritti sessuali, organizzazioni educative, media indipendenti. Sara' molto importante coinvolgere non solo rappresentanti dei movimenti sociali, ma anche soggetti reali (donne, migranti, soggetti dellesclusione sociale, giovani, lavoratori, contadini ) facilitando la loro partecipazione al FSE. 5. Una attenzione particolare dovra' essere data allinclusione nel processo di intellettuali, economisti, ricercatori, artisti, in modo da rendere concreta la scelta di costruire il FSE come un luogo dove approcci, culture, prospettive e linguaggi differenti possano dialogare. 6. Il gruppo di lavoro lavorera' in modo da coinvolgere nel processo paesi e aree che finora non sono presenti o sono poco presenti: i paesi dellEuropa orientale e dei Balcani sono una priorita' per avere un Forum Europeo vero, ma anche altri (come i paesi germanofoni e i paesi nordici). Il Forum deve prevedere spazio e attenzione per i popoli senza terra. Le attivita' del gruppo di lavoro devono essere dedicate ad allargare le relazioni con i movimenti sociali nella sponda sud del Mediterraneo, in modo da garantire la loro partecipazione al FSE, a partire dal network arabo che si e' costituito nellambito del processo di Porto Alegre (dopo il primo incontro in Libano). Una priorita' e' rappresentata dai palestinesi cosi' come alle forze di pace israeliane, nonche' al popolo kurdo e alle organizzazioni democratiche turche. 7. Il gruppo di lavoro prendera' contatti con il Gruppo di Contatto della Società Civile per la Convenzione Europea che sta costruendo un network di organizzazioni della societa' civile per influenzare il processo della Convenzione Europea. 8. Il gruppo di lavoro invita tutti e tutte a diffondere informazioni sul FSE e sul Gruppo di Lavoro Europeo a tutti i propri contatti europei. E molto importante avere nuove presenze alla riunione di Vienna. La priorita' per la riunione di Vienna sono i movimenti sociali dellEuropa dellEst e dei Balcani e un impegno particolare e' richiesto a ciascuno nelle prossime settimane per realizzare questo obiettivo. 9. Per facilitare questi obiettivi, la comunicazione è cruciale. La creazione di una mailing list generale e di mailing list dei gruppi di lavoro per il FSE rendera' più facile il processo di inclusione, cosi' come la apertura di un sito web provvisorio per il FSE. Il sito web provvisorio dovrebbe includere la spiegazione di cosa sara il FSE (usando i materiali prodotti a Bruxelles) cosi come le presentazioni dei gruppi di lavoro, i principi di Porto Alegre e lAppello dei movimenti sociali di Porto Alegre. Dovrebbe avere un link con il sito web di Porto Alegre. E sarebbe molto utile chiedere che il sito del Forum Sociale Mondiale abbia un link con il sito Web del FSE. Queste sono proposte per il gruppo di lavoro sull organizzazione. 10. Il gruppo di lavoro si impegna a creare, nel sito web, una banca dati aperta con tutte le organizzazioni, le reti e i gruppi europei già contattati, ordinati per paese e per settore di attivita', in modo che ciascuno e ciascuna possa verificare il lavoro gia' fatto e le necessita' dal punto di vista dei contatti internazionali. 11. Il gruppo di lavoro Allargamento della rete non avra' la possibilità di raggiungere i gruppi e le organizzazioni locali di base. Questo deve essere un obiettivo prioritario e una responsabilita' dei gruppi di lavoro nazionali per il FSE che si costituiranno nei diversi paesi. 12. Il gruppo di lavoro, per ultimo ma non in ordine di importanza, sottolinea la necessita' di dare una attenzione particolare al linguaggio nella preparazione del FSE. Lo scopo del FSE e' di far incontrare, creare comunicazione e contaminazione fra diverse esperienze, storie e culture. L Europa ha sofferto una divisione molto lunga, e ci sono molte differenze nei linguaggi usati dai movimenti sociali nelle diverse parti di Europa, anche se essi si battono per gli stessi valori.Questa non e' la sola differenza esistente, ma e' una questione cruciale. La preparazione del FSE deve farsi carico di cio', per evitare problemi e incomprensioni e creare unita' a partire dai contenuti reali. --------------- Allegato 4 Gruppo di lavoro organizzazione report Prima riunione Bruxelles, 9 e 10 marzo Bruxelles E necessario organizzare gruppi di lavoro responsabili di tutti i problemi organizzativi del FSE oltre a quelli che saranno trattati nel gruppo sul programma e in quello sullallargamento della rete. 1. Per questo e' necessario creare sottogruppi di lavoro che si occupino delle seguenti aree di lavoro: a. Infrastruttura: sede del FSE, alloggiamento, servizi ecc b. Finanze: commissione reponsabile di tutte le questioni finanziarie:bilancio, viaggi, servizi ecc c. Organizzazione: deve occuparsi dei temi che si riferiscono alle iscrizioni (si prevede un criterio di parita' fra uomini e donne, e in ogni caso bisogna evitare un numero maggiore di uomini che di donne; deve coordinarsi con il gruppo sullallargamento della rete e garantire lassistenza ai partecipanti dai paesi dellest e dei balcani), traduzioni, interpreti ecc. d. immagine e comunicazione: deve lavorare sul logo, sullimmagine delle distinte attivita' del forum, sul sito internet, sulla pubblicizzazione del forum presso i movimenti sociali e i mezzi di comunicazione ecc. e. Cultura: deve fare del forum un luogo di incontro fra persone e culture, presentando una immagine delleuropa attuale e di quella che vogliamo. 2. E necessario che la composizione dei diversi gruppi di lavoro veda un equilibrio fra uomini e donne, come unico modo per pensare al femminile i problemi che bisogna affrontare. 3. Le commissioni sono aperte alle persone e alle organizzazioni che vogliono collaborare allo sviluppo del lavoro. Obiettivo e' arrivare alla riunione di Vienna con obiettivi e programmi di lavoro elaborati 4. Questo report viene inviato alla mailing list in modo che le commissioni possano iniziare a lavorare per via telematica, senza perdere di vista la necessità di mantenere la comunicazione con i diversi gruppi di lavoro creati a Bruxelles 5. Si sottolinea la necessita' di mettere in funzione il sito web (anche in forma provvisoria e indicando che si tratta di un sito in costruzione) nel quale si rendano evidenti tutte le decisioni adottate nella riunione di Bruxelles e attraverso il quale tutti possano entrare in contatto con il processo preparatorio del forum.