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Sent: Friday, December 07, 2001 1:22
PM
Subject: I: [ICS News, 5/12/2001, 3'
parte] Appello "Dalla guerra non nasce giustizia"
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Sent: Wednesday, December 05, 2001 3:30 PM
Subject: [ICS News, 5/12/2001, 3' parte] Appello "Dalla guerra non
nasce giustizia"
Care amiche e cari amici,
trovate di seguito un appello
che alcune personalita' della politica e del volontariato hanno steso a favore
della pace e della giustizia, dal titolo "Dalla pace non nasce
giustizia".
L'appello propone anche un percorso di riflessione e possibile
azione che iniziera' il prossimo 17
dicembre alle 15.30 a Roma alla Sala
della Protomoteca del Comune di Roma.
Per ogni ulteriore informazione
rivolgersi a Barbara Slamic presso l'ufficio ICS di Roma (icsuffroma@tin.it
oppure slamic@tin.it).
³Dalla guerra non nasce
giustizia²
Ogni vittima è
una parte di noi che muore. Ogni vita strappata all¹odio
della guerra è il
nostro futuro che sorge.
Siamo uomini e donne che hanno un sogno in
comune: un mondo più giusto.
Questa necessità per l¹umanità si allontana
ogni volta che la comunità
internazionale si illude di risolvere i problemi
di pace e di sicurezza
mettendo in campo la guerra e gli
armamenti
La metà dei soldi usati per questo primo mese di guerra
sull¹Afghanistan avrebbero
consentito a 20 milioni di esseri umani di quel
paese di vivere in
prosperità e ricchezza per tutto il resto della loro
vita. Con il 3%
dei fondi destinati alla militarizzazione dei soli e delle
stelle, il
cosiddetto scudo spaziale, potremmo dare acqua potabile a chi
oggi vede
preclusa questa vitale possibilità. La guerra non è solo ciò
che
distrugge od uccide con le armi : è tanta intelligenza, tanta
cultura
scientifica, tante risorse finanziarie bruciate per la morte
anziché
per la vita.
Il terrorismo è nostro nemico. Solo la pace
può sconfiggerlo.
Il terrorismo è nostro nemico. Esso si annida e si
nutre nelle tante
aree di sofferenza prodotte da un sistema ingiusto. Esso
è protetto nei
paradisi fiscali, nel riciclaggio di denaro sporco, dai
trafficanti di
armi, dai rialzi e dai crolli delle borse. Esso si è
istruito nelle
principali scuole militari dei paesi che contano, ha
imparato a colpire
con ferocia nella tante guerre per procura combattute
per impedire la
libertà e la dignità dei popoli.
Esso non teme la
guerra; che ne è il brodo di coltura. Teme
l¹edificazione di un sistema di
pace, dove la ricchezza del mondo sia
distribuita più equamente, dove la
convivenza sia non solo possibile
ma divenga l¹essenza stessa della
comunità umana. All¹orrore dell¹11
settembre non si può rispondere con la
sospensione dei diritti civili,
con la restrizione delle libertà
democratiche, con la riabilitazione
della tortura e l¹istituzione di
tribunali speciali senza diritto di
difesa. La democrazia che snatura se
stessa per combattere i propri
nemici, finisce per negare se
stessa.
Fermiamo la fabbrica dell¹odio, mobilitiamoci per la
pace.
Talebani ed Alleanza del Nord, il rischio di cadere dalla padella
alla
brace è altissimo. In mezzo vi è un popolo di profughi che
viaggia
senza meta, tra campi pieni di mine e bande di armati e di
sciacalli.
E¹ a loro, che hanno conosciuto 25 anni di guerra, che va il
nostro
pensiero. E¹ alle donne afghane , sepolte nel burqa
e
dall¹oscurantismo, alle donne afgane che resistono e si battono per la
pace,
i diritti, la democrazia che va il nostro sostegno e solidarietà. E¹
alle
organizzazioni umanitarie, alle Ong, ai tanti ed alle tante
che in
condizioni difficili difendono la dignità dell¹umanità che va
tutto il
nostro appoggio.
Di loro c¹è bisogno. Non di portaerei, truppe e di
altre armi.
Contro ogni guerra di civiltà, difendiamo il valore della
convivenza,
i diritti dei migranti e dei rifugiati, battiamoci perché le
nostre
comunità siano accoglienti e libere da ogni forma di
razzismo.
Perché il frutto della pace sarà la giustizia. Quello
della
guerra ancora altra guerra.
Mobilitiamoci per la pace. Il 10
dicembre, 53° anniversario della dichiarazione
dei diritti umani saremo a
fianco di tutti quelli che ogni giorno e ovunque-
si impegnano per i
diritti umani. Come in Palestina e in Israele
dove andremo a fine anno a
sostenere chi si impegna per la pace.
E ricordiamo, inoltre, la scelta di
chi 14 dicembre, rispondendo all¹appello
del Papa farà una giornata di
digiuno per sostenere i valori della pace.
Invitiamo tutti coloro
che condividono questo appello ad incontrarsi il prossimo 17 dicembre alle
15.30 a Roma alla Sala della Protomoteca del Comune di Roma per discutere
come portare avanti il nostro impegno per la pace e la giustizia.
Il
mattino, alle ore 10.00 all¹aula magna della Facoltà di Lettere di Roma de La
Sapienza, i firmatari dell¹appello si incontreranno con gli studenti
dell¹Università.
Alex Zanotelli, Pietro Ingrao, Vittorio Agnoletto, Fulvia Bandoli,
Riccardo Barenghi, Tom Benetollo, Marco Bersani, Fausto Bertinotti, Luigi
Bettazzi, Luca Casarini, Luigi Ciotti, Alessandro Curzi, Tonio Dell¹Olio,
Domenico Gallo, Maurizio Gubbiotti, Flavio Lotti, Fabio Lucchesi, Francesco
Martone, Giulio Marcon, Alessandra Mecozzi, Luisa Morgantini, Giorgio Nebbia,
Sabina Siniscalchi, Pierluigi Sullo
Per
adesioni e informazioni: tel. 0685355081 fax 0685355083, email:
icsuffroma@tin.it
--
Claudio
Bazzocchi
_______
/
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CONSORZIO ITALIANO DI
SOLIDARIETA'
/ ICS
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\
La sfida della
solidarieta'
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