La Fondazione Luigi Micheletti

in collaborazione con

il Centro Oriss per il dialogo interculturale

 

organizza per

 

Venerdì 16 novembre 2001, ore 15.00

 

un seminario di studi su

 

Mondo e culture: universalismo, relativismo, differenzialismo

 

 

 

Relazioni di:

Mario Pezzella (Scuola Normale Superiore, Pisa)

Anna Maria Rivera (Università di Bari)

 

 

Presenta:

Pier Paolo Poggio (Fondazione Luigi Micheletti, Brescia)

 

            La fine della divisione del mondo tra Est e Ovest, tra capitalismo e comunismo, non ha inaugurato la post-histoire ma un nuovo ciclo di conflitti, non più regolati dall’equilibrio del terrore. Irrompono così forme inedite di terrorismo e si invoca il ritorno alle guerre di religione, allo scontro armato tra le civiltà. Crediamo che la lettura di questi scenari non possa limitarsi all’analisi geopolitica e geoeconomica, pure indispensabili per raffreddare i contrapposti fanatismi ideologici.

            L’unificazione del mondo è una realtà che ha la posta più alta e problematica nel rapporto tra culture diverse messe a contatto dal processo storico. Di qui possono scaturire tanto le spinte repressive in direzione della guerra quanto le energie creative capaci di elaborare nuove culture e forme vitali di convivenza tra gli individui e i popoli.

 

 

 

 

Il seminario si terrà presso la sede della Fondazione

Sala della biblioteca

Brescia, via Cairoli 9

 

 

 

La Fondazione Luigi Micheletti

in collaborazione con

il Centro Oriss per il dialogo interculturale

 

organizza per

 

Venerdì 16 novembre 2001, ore 15.00

 

un seminario di studi su

 

Mondo e culture: universalismo, relativismo, differenzialismo

 

 

 

Relazioni di:

Mario Pezzella (Scuola Normale Superiore, Pisa)

Anna Maria Rivera (Università di Bari)

 

 

Presenta:

Pier Paolo Poggio (Fondazione Luigi Micheletti, Brescia)

 

            La fine della divisione del mondo tra Est e Ovest, tra capitalismo e comunismo, non ha inaugurato la post-histoire ma un nuovo ciclo di conflitti, non più regolati dall’equilibrio del terrore. Irrompono così forme inedite di terrorismo e si invoca il ritorno alle guerre di religione, allo scontro armato tra le civiltà. Crediamo che la lettura di questi scenari non possa limitarsi all’analisi geopolitica e geoeconomica, pure indispensabili per raffreddare i contrapposti fanatismi ideologici.

            L’unificazione del mondo è una realtà che ha la posta più alta e problematica nel rapporto tra culture diverse messe a contatto dal processo storico. Di qui possono scaturire tanto le spinte repressive in direzione della guerra quanto le energie creative capaci di elaborare nuove culture e forme vitali di convivenza tra gli individui e i popoli.

 

 

 

 

Il seminario si terrà presso la sede della Fondazione

Sala della biblioteca

Brescia, via Cairoli 9

 

 



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