La mobilitazione contro la guerra
e per il ritiro delle truppe cresce. Il 17 aprile a Brescia uno dei momenti di
questa mobilitazione diffusa.
Alcune segnalazioni da giornali e comunicati che indicano il 17 aprile a Brescia come appuntamento del movimento contro la guerra.
Pag. 1 Per un 25 aprile contro la guerra
Il movimento si prepara a invadere di bandiere arcobaleno la festa della Liberazione. Dopo l'impegno della Fiom anche quello dell'Arci. Ma il primo appuntamento è per sabato prossimo a Brescia: manifestazione contro Exa, la mostra delle armi leggere.
Stralcio da pag. 6
Sabato prossimo una manifestazione nazionale contro Exa,
leader nel settore delle armi leggere.
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“Fermiamo la guerra”, il cartello vastissimo
che ha promosso tutti gli appuntamenti contro la guerra in Iraq, si riunirà
mercoledì prossimo
per decidere insieme le prossime mosse della
battaglia per il ritiro delle truppe. La principale di queste sarà la
manifestazione di Brescia
che contrasterà Exa, la fiera di armi
“leggere”, leader del settore, in programma sabato prossimo. Tra i prodotti
visibili tra i padiglioni c’è anche quella Beretta 92 Fs, rivoltella bresciana
in dotazione ai bersaglieri italiani. Le armi leggere sono armi a tutti gli
effetti - denunciano
da sempre le reti che si oppongono alla
fiera - ed Exa punta decisamente a coprire le nicchie di mercato aperte dalla
guerra e dalle campagne securitarie nonostante la coloritura sportiva che le
industrie tentano di affibbiare all’Exa. Dal 16 al 18 il Brescia social forum
sarà in piazza Rovetta con una controrassegna.ExPa, esposizione di pace. Il 17
si terrà una grande manifestazione popolare che partirà da Piazza della
Loggia.
CHE.
ANT.
Bresciaoggi (non
ancora in linea) pag. 7 (con foto)
L’iniziativa
pacifista anti-Exa diventa un “evento” nazionale
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Stralcio dalla NOTA DELLA SEGRETERIA NAZIONALE FIOM
Articolo 11 della Costituzione italiana: "L’Italia ripudia la guerra"
Via le truppe italiane dall'Iraq, ORA!
La tragica escalation della guerra e dell’occupazione militare dell’Iraq, con la repressione armata di manifestazioni popolari contro l’occupazione, che ha già provocato numerose vittime civili, con l’assedio alla città di Falluja, dove ci sono centinaia di morti, richiede la massima assunzione di responsabilità nelle iniziative di opposizione alla guerra.
Tale
escalation ha coinvolto anche le truppe italiane, confermandone con drammatica
chiarezza la partecipazione alla occupazione e alle attività belliche, ben lungi
dal carattere pacifico e umanitario della missione, che il governo italiano si
ostina a ribadire oltre ogni evidenza: per questo chiediamo in primo luogo il
loro immediato ritiro, sulla base della Costituzione italiana che prevede al suo
articolo 11 il ripudio della guerra, e invitiamo tutte le nostre strutture alla
più forte mobilitazione in questo senso.
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Per i motivi detti, sollecitiamo tutte le strutture a coinvolgere nella mobilitazione lavoratori e lavoratrici, attraverso l’affissione della locandina in tutti i luoghi di lavoro e l’assunzione nelle fabbriche e nei territori di tutte le possibili iniziative di sostegno alla campagna per l’immediato ritiro delle truppe italiane dall’Iraq.
Invitiamo altresì alla partecipazione alle iniziative che verranno prese anche in questi giorni pasquali in diverse città e alla manifestazione che si terrà a Brescia il 17 aprile, prevista inizialmente contro la fiera delle armi leggere Exa 2004, che assumerà anche il carattere di manifestazione per la pace e per il ritiro immediato delle truppe italiane dall’Iraq; invitiamo alla partecipazione alle manifestazioni del 25 aprile, promosse dall’Anpi, caratterizzando la celebrazione della festa della Liberazione nazionale dal fascismo e dal nazismo, anche come momento di manifestazione contro la guerra e per l’immediato ritiro delle truppe italiane dall’Iraq, secondo la Costituzione, che ha la sua origine proprio in quella data.
Roma, 9 aprile
2004
Quanto sta avvenendo in questi giorni e in queste ore
in Iraq conferma tragicamente quello che oltre un milione di persone aveva detto
a Roma il 20 marzo: l’ingiusta ed illegittima occupazione militare
angloamericana dell’Iraq non fa parte delle soluzioni possibili, ma rappresenta
anzi il problema principale.
Non c’è più tempo da perdere.
L’Iraq si sta trasformando in una gigantesca striscia di Gaza e gli occupanti si
comportano sempre di più come Sharon.
Il SinCobas è impegnato di sin d’ora a
contribuire alla costruzione della più ampia e unitaria mobilitazione del
movimento per la pace, cominciando dalle città e dai territori, per la
cessazione delle violenze da parte delle truppe occupanti contro i civili e per
il ritiro immediato delle truppe occupanti
dall’Iraq.
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Condividiamo la proposta del Brescia Social Forum affinché le
iniziative già previste per il 17 aprile a Brescia si trasformino in una
mobilitazione unitaria più ampia e generale che riaffermi la richiesta del
ritiro delle truppe d'occupazione dall’Iraq oltre che la contestazione della
Fiera di Armi EXA al cui interno la multinazionale delle armi Beretta
rappresenta uno dei principali espositori.
Al tempo stesso
invitiamo alla partecipazione alle mobilitazioni per il 25 aprile caratterizzando le iniziative
che si svolgeranno in tutte le città italiane come giornate “di resistenza alla
guerra” e per il ritiro immediato delle truppe di occupazione
dall’Iraq.
La segreteria nazionale del Sincobas
Milano, 9
aprile 2004