Circa una settimana fa, andando in posta, mi � venuta l'idea di proporre ai dipendenti dell'ufficio ubicato nei pressi di via Corsica (succursale 10) l'esposizione della bandiera della pace: "Se vi regalo una bandiera la esponete?" Di fronte a me c'erano una serie di donne che si guaradavano l'un l'altra in attesa che qualcuno rispondesse. Dopo qualche momento mi sono state presentate una serie di motivazioni generiche circa l'impossibilit�...poi mi � stato proposto di recarmi presso la sede centrale, in piazza Vittoria, per chiedere all'ufficio risorse umane spiegazioni in merito. Recatomi presso l'ufficio in questione, sono stato indirizzato presso la segreteria del Dott. De Vecchi, dove ho avuto un breve colloquio con la signora Pasinetti (segretaria del suddetto De Vecchi) dal quale si evinceva la necessit� di attendere alcuni giorni per ottenere un appuntamento con il responsabile della sede. Dopo alcuni giorni, telefonicamente, la sign Pasinetti mi comunicava l'impossibilit� di incontrare il responsabile e, con essa, quella di affigere la bandiera della pace: "dovrebbe rivolgersi alla prefettura ed inoltre c'� un DPR del 2001 che impedisce alle poste italiane di esporre all'esterno bandiere e segni che non si riferiscano ad emblemi nazionali o regionali" ( per la precisione, queste spiegazioni sono giunte solo a seguito di mie pressioni circa le fonti di questo divieto). Dopo 24 ore, ricevo dalla sign. Pasinetti un'ulteriore telefonata che mi precisa quanto segue: "se lei ha intenzione di pubblicare qualcosa circa la sua richiesta alle poste italiane, dovrebbe rivolgersi al sign. De Vita Carlo presso la sede di Milano, visto che lui � il responsabile comunicaazioni con la stampa". Secondo voi esiste la possibilit� di verificare se c'� un effettivo divieto o se si tratta pi� semplicemente di una volont�, delle poste italiane, di stare dalla parte dello stato? Poste di Pace? Niente affatto! De mattia mariano