DA AGOSTINO ZANOTTI- MI SEMBRA IMPORTANTE FARLA CIRCOLARE
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COMUNICATO STAMPA (CS 52-2001)
Afghanistan: imparare dal passato per costruire il futuro Amnesty International ha indetto una giornata di mobilitazione per la crisi internazionale
Domenica 4 novembre 2001 soci e sostenitori di Amnesty International saranno presenti nelle piazze delle principali citta' italiane per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla grave crisi internazionale seguita agli attacchi dell'11 settembre negli Stati Uniti d'America.
"Dibattendo sul futuro
dell'Afghanistan, la comunita' internazionale deve assicurare che i diritti umani divengano prioritari" ha dichiarato ieri Amnesty International, lanciando un nuovo rapporto. Nella ricostruzione del paese, le raccomandazioni dell'organizzazione riguardano innanzitutto i diritti umani della popolazione afghana, la tutela dei diritti umani per tutti, in particolare delle donne che, come le minoranze etniche, non devono subire discriminazioni.
Nel corso dell'attuale conflitto,
Amnesty International ha documentato gravi abusi dei diritti umani perpetrati da tutte le parti coinvolte, i cui responsabili devono essere consegnati alla giustizia e sottoposti a processi equi nel pieno rispetto degli standard internazionali. Tuttavia, ogni futuro accordo politico non dovra' permettere l'impunita' neanche per i responsabili degli abusi passati. "Eludere la verita' circa il passato di una nazione ed ignorare le responsabilita'" ammonisce Amnesty International "non porta alla pace". L'organizzazione guarda, inoltre, con preoccupazione l'adozione di misure che riducono le liberta' fondamentali, come le leggi di "sicurezza nazionale", che molti stati hanno adottato all'indomani dell'11 settembre.
Si dovra' porre fine immediatamente a gravi violazioni, quali esecuzioni extragiudiziali, tortura e detenzione arbitraria, discriminazioni verso minoranze etniche e religiose, utilizzo di bambini soldato, commercio di armi. Dovranno essere assicurati la protezione internazionale dei rifugiati, un solido programma di creazione di istituzioni a tutela dei diritti umani, il disarmo e lo sminamento, con l'adeguato supporto della comunita' internazionale. Il dramma di rifugiati e "sfollati" non puo' ricadere solo sui paesi confinanti, che devono comunque riaprire le frontiere. Si deve creare una commissione di esperti per consegnare alla giustizia i responsabili ed assicurare che tutte le istituzioni future, inclusi gli organismi giuridici, siano fondate al fine di tutelare e proteggere i diritti umani.
Amnesty International chiede inoltre urgentemente un monitoraggio dei diritti umani in tutto il territorio afghano, con la partecipazione anche di esperti di diritti delle donne, per assicurare la tutela dei diritti umani durante il processo di pace, nella fase immediatamente successiva al conflitto e in quella di riforma istituzionale.
Per informare e sensibilizzare l'opinione pubblica sulle sue preoccupazioni in merito alla crisi, Amnesty International il prossimo 4 novembre sara' presente con tavoli informativi, dibattiti e concerti nelle maggiori citta' italiane, tra cui:
Roma (in piazza Campo De' Fiori, dalle 10.00 alle 24.00), Ancona, Cagliari, Caltanissetta, Cremona, Firenze, Macerata, Milano, Montebelluna, Padova, Palermo, Pavia, Pisa, Ravenna, Torino. FINE DEL COMUNICATO Roma, 2 novembre 2001
Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa Tel. 06 44.90.224. Per ricevere copia del rapporto sulla storia degli abusi dei diritti umani degli ultimi 23 anni, inclusi quelli perpetrati sotto l'Alleanza del Nord e il regime talebano, e le linee guida sui diritti umani per il futuro, contattare mcatsanis@amnesty.org. Per maggiori informazioni sulla giornata di mobilitazione: gruppo Amnesty piu' vicino; Sezione Italiana Tel 06 44901; sito Internet www.amnesty.it/crisi/11settembre/; unita' di crisi crisi@amnesty.it.