ATTENZIONE!!! LA STORIA
D’ITALIA SCOMPARE DALLA SCUOLA ELEMENTARE! MANIFESTIAMO LA NOSTRA
PROTESTA!
Si prega di leggere con
attenzione e, qualora lo si condivida, di spedirlo ad altri conoscenti e
soprattutto all’indirizzo di posta elettronica: suggerimenti@istruzione.it del
Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca
(MIUR)
Recentemente ogni insegnante
di scuola elementare ha ricevuto il testo delle “Indicazioni Nazionali per i
Piani di Studio Personalizzati nella Scuola Primaria”. Il documento elenca gli
obiettivi e i contenuti previsti
per il suddetto ciclo scolastico. Mentre per le classi seconda e terza
(primo biennio) si consiglia il solito studio delle età primitive, per le classi
quarta e quinta (secondo biennio) vengono suggeriti questi contenuti (citiamo il
testo autentico):
“In relazione al contesto
fisico, sociale, economico, tecnologico, culturale e religioso, scegliere fatti,
personaggi esemplari evocativi di valori, eventi ed istituzioni
caratterizzanti:
-
la
maturità delle grandi civiltà dell’Antico Oriente (Mesopotamia, Egitto, India,
Cina);
-
le
civiltà fenicia e giudaica e delle popolazioni presenti nella penisola italica
in età preclassica;
-
la
civiltà greca dalle origini all’età alessandrina;
-
la
civiltà romana dalle origini alla crisi e alla dissoluzione
dell’impero;
-
la
nascita della religione cristiana, le sue peculiarità e il suo
sviluppo.”
A seguito della costituzione
di un ciclo unico con la scuola media, il curricolo di storia viene diluito in
un percorso di otto anni. I nostri bambini non dovranno più, dunque,
“ristudiare” la storia; tuttavia, usciranno dalla scuola elementare, a undici
anni, senza conoscere la storia degli ultimi due secoli, vale a dire le ragioni
che hanno portato alla costituzione di uno Stato che si chiama “Italia” (e tutte
le questioni connesse: Risorgimento, irredentismo, questione meridionale, ecc.),
né sapranno quali vicissitudini (guerre, dittatura, resistenza) il suo popolo ha
dovuto percorrere per raggiungere la democrazia.
Con la presente chiediamo
quindi che il Ministero corregga le indicazioni suddette, in modo che la storia
degli ultimi 200 anni – cioè la storia delle nostre radici, la storia madre di
tutti i fenomeni dell’età contemporanea – sia argomento di studio rilevante
nell’ambito della scuola elementare.