Cari amici, spero di ricevere almeno qualche risposta che mi aiuti a rimanere nella convinzione che nel BSF, ed in generale negli ambienti dove si cerca di lavorare per un nuovo mondo possibile, ci sia DAVVERO tolleranza per tutti i punti di vista, per tutte le fedi e le non-fedi. Ne ho bisogno dopo che ho avuto a che fare con un episodio che mi fa pensare che in qualcuno questa tolleranza e apertura non ci sia.
Sono cattolico e faccio parte di un gruppo di famiglie che ogni tanto si incontra per approfondire varie tematiche dal punto di vista cristiano. Per incontrarci con continuità abbiamo bisogno a volte di baysitteraggio. Ora, al prossimo incontro erano disponibili a fare da baby sitter (a pagamento) mia nipote ed una sua amica: purtroppo quest'ultima non potrà partecipare perchè la madre glielo ha proibito trattandosi di una riunione di cattolici in ambiente di oratorio (ovviamente nessuno l'avrebbe obbligata a partecipare alla Messa o cose simili). La suddetta madre appartiene agli ambienti vicini a Radio Onda d'Urto e al Magazzino 47 ed ha partecipato, come infermiera (e si è trovata coinvolta nelle situazioni critiche) alle manifestazioni di Genova. Ora dico: ferma restando la assoluta libertà di cisacuno di andare o non andare in chiesa, l'atteggiamento di quella persona mi sembra un po' intollerante, specie in un momento come+ l'attuale in cui, è vero, ambienti e singoli cattolici assumono atteggiamenti reazionari, ma altri, molti, sono assai vicini ed anzi talvolta all'avanguardia nella lotta per quel mondo possibile che tutti noi vorremmo. Qualcuno ha voglia di dirmi che, da parte sua, c'è più tolleranza? Grazie Alfredo Fiume