Sono d'accordo con Walter.
Penso anche che se ci fossero dei sindacati seri in questo paese,  di fronte alle dichiarazioni di ieri di Albertini, Formigoni, Sacconi e oggi di Maroni sulla questione dello sciopero "selvaggio" (???) dei tranvieri di Milano, avrebbero proclamato uno sciopero generale senza rispettare il preavviso di legge,  anche solo di un paio di ore (con esclusione delle sole emergenze sanitarie) tra due giorni al massimo, organizzando il tam tam in tutti i luoghi di lavoro attraverso i delegati.
 
Sono convinta che se il messaggio fosse: i lavoratori del trasporto pubblico locale hanno messo a nudo un problema che ci riguarda tutt*: gli stipendi da fame e le conseguenze delle privatizzazioni, le condizioni di lavoro e la precarietà per il futuro, le infinite limitazioni al diritto di sciopero che lo rendono ormai un rituale inefficace ecc.. moltissimi si riconoscerebbero. Ma  questa sarebbe una implicita ammissione del fallimento della politica sindacale che hanno portato avanti fino ad ora e ciò non può darsi se non nel modo in cui è successo a Milano ovvero se non saranno i lavoratori stessi a farlo. Dobbiamo "rasssegnarci all'evidenza" ma per meglio dire è anche giusto che sia così se il mondo possibile di cui parliamo presuppone la partecipazione diretta dei vari attori sociali. O ci si dà una mossa o altri decidono per noi.
E infatti...
Cosa riescono a fare invece i nostri Epifani (di ritorno dal Forum di Parigi pensate un po')? Condannano i lavoratori (una condanna corale, bipartisan come usa dire adesso da CGIL-CISL-UIL a tutto l'arco costituzionale eccezion fatta per Rifondazione) e continuano il loro tran tran  preparando la "grande manifestazione unitaria" in cui annunciano già che ci saranno un milione di "presenze" a Roma. Ma su che?  Contro la finanziaria e la politica economica del governo e l'attacco alle pensioni che vuole penalizzare i giovani e bla bla bla! Bene, benissimo!. Sul "contro" potremmo anche esserci se non venisse in mente la controriforma Dini (la famosa divisione tra chi aveva o non aveva i 18 anni per il calcolo pensionistico non era una divisione tra vecchi e giovani? ) ma andiamo avanti perché qui viene il bello!. Per che cosa si fa quella manifestazione? Insomma quali sono le proposte a positivo che propongono CGIL-CISL e UIL? Silenzio! Questo ce lo diranno dopo il 6 dicembre, forse ci faranno la sorpresa come S. Lucia!  "A una gloriosa sconfitta preferisco una modesta vittoria" dichiara già Pezzotta. A buon intenditor poche parole. Insomma fanno una manifestazione per dire ci siamo ma siccome non sono d'accordo su quanto "cedere" alla controparte (la solita storia: la CGIL un po' meno la CISL un po' di più, la Uil boh ogni tanto mi chiedo se esiste davvero) solo dopo la manifestazione formuleranno le "loro" proposte. E le lavoratrici ed i lavoratori? Mi sembra che per lo più stiano a guardare. Oltre tutto se tanto mi dà tanto per fare "un milione" non serve molto in questo paese: basta portare a Roma in gita un po' di pensionati e le migliaia di funzionari sindacali di mestiere (in alcuni casi pagati per fare danno o per non fare un tubo mi pare: quelli di Milano che seguono i trasporti devono avere un bel fiuto se hanno saputo nelle loro sedi sindacali che gli autobus non erano usciti dai depositi!!)  moltiplicare per X come si fa da un po' di tempo e il gioco è fatto. L'apparenza è quella che conta! Non so se è una mia impressiona ma questa manifestazione la stanno preparando con i mass-media più che con i lavoratori, nei luoghi di lavoro. Io non ho ancora visto un volantino! Non che mi interessi andarci visti i presupposti, lo dico solo per la cronaca. Non sento e non vedo un coinvolgimento vero in quella che viene presentato come l'evento in cui finalmente "scendono in campo i lavoratori"! Manca l'anima!!
Tutta questa sbrodolata per dire che? Che ogni tanto forse dobbiamo sforzarci di uscire dal "tran tran" che anche noi spesso riproponiamo dando per scontato che alcune cose vadano inesorabilmente in un determinato modo e assistendo impotenti alla riproposizione "farsesca" di una storia che non è più la nostra! 
Semplicemente voglio dire che, senza inventarci grandi cose,  a partire dai nostri luoghi di lavoro, di studio, di socialità  c'è spazio per inserirci in alcune contraddizioni e alcune riflessioni che alcuni episodi hanno suscitato: da Scanzano Ionico alla vicenda dei tranvieri per fermarci a quelli più recenti.
Emerge un dato importante: la materialità di alcune contraddizioni che "mordono" nel vissuto quotidiano possono suscitare risposte "corali" autentiche. Naturalmente non è facile trovare la giusta combinazione tra obiettivi, iniziative, forme di lotta, percorsi democratici e partecipativi, continuità della mobilitazione nel tempo se necessario, ecc.
Alcuni fatti tuttavia ci parlano di "evoluzioni"  che i protagonisti stessi non immaginavano possibili fino al giorno prima: all'improvviso, un mattino apparentemente come un altro, a Scanzano alcune donne anziane mettono la sedia in mezzo alla strada, le insegnanti portano i bambini fuori dalle scuole,  i contadini e le contadine lasciano i campi,  i commercianti chiudono i negozi ecc. insomma il paese e poi la regione si fermano e ......
Così è stato anche in quel piovoso mattino milanese in cui inaspettatamente solo 3 mezzi sono usciti dal deposito....
A Brescia non siamo riusciti a fermare nè l'inceneritore nè la metropolitana. Ma quest'ultima "vanta" solo la prima pietra.... potremmo essere ancora in tempo .... 
Ciao
Margherita
 
 
 
 
----- Original Message -----
From: Walter, Federica
To: BSF
Sent: Wednesday, December 03, 2003 5:11 PM
Subject: [Bsf] I: SCIOPERO ED UTENZA

 
-----Messaggio originale-----
Da: Walter, Federica <walter.federica@tiscalinet.it>
A: radio onda d'urto <urtobs@ecn.org>
Data: mercoledì 3 dicembre 2003 11.37
Oggetto: SCIOPERO ED UTENZA

Quando sento le pelose dichiarazioni di chi, di fronte agli scioperi del settore pubblico, si appella alla tutela dell'utente mi sento tirato in giro e mi sento schifato da tanta ipocrisia e malafede.
 
Mi chiedo, perchè quando c'è uno sciopero i lavoratori devono garantire il servizio all'utenza, quando per dodici mesi all'anno le istituzioni pubbliche ( regione, comuni ,asl,) ci negano questo servizio?.
 
Io utente, con figlio disabile devo aspettare due anni per avere il servizio pubblico di logopedia perchè l'asl e la regione taglia i fondi, ma questo i predoni del momento, non lo chiamano disservizio ma razzionalizzazione delle risorse.
 
Se un lavoratore chiede il miglioramento economico e le tutele sindacali con uno sciopero "furi posto" quella persona è dichiarata SELVAGGIA E QUINDI LO SCIOPERO E' SELVAGGIO,  se le istituzioni fanno mancare per questioni di cassa, i servizzi essenziali alla persona quelle istituzioni si autoproclamano responsabili razzionalizzatori.
 
Ecco che allora io mi incazzo anche con i sindacati, con gli stessi utenti, con i partiti, che non sanno rispondere a questi filibustieri che i Barbari sono loro perchè attentano alla salute ed alla qualità della vita di un popolo.
 
Ciao Walter