Per chi ne avesse interesse riporto di seguito la posizione dell'UCOII (UNIONE DELLE COMUNITA' ISLAMICHE IN ITALIA) sulla legge Bossi-Fini. Ciao Luigino
Roma, 13 giugno 2002
A proposito dell'imminente approvazione e promulgazione della nuova legge in materia di immigrazione, il Consiglio direttivo dell'Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia (UCOII-ONLUS)
ribadisce la sua opposizione alla sostanza e alle forme che tale
provvedimento implementano nel nostro sistema giuridico-istituzionale.
Non è un problema d'impronte (anche se ci sono strumenti tecnologicamente meno offensivi per accertare l'identità di una persona), e non vogliano certo difendere individui , nella fattispecie stranieri, che deviando abbassano i livelli della sicurezza generale. La sostanza della nostra critica alla legge Bossi-Fini è morale, culturale, politica e per ragioni di civiltà giuridica.
Riteniamo moralmente inaccettabile lo spirito di sospetto e di ostilità che informa l'intero apparato della legge.
Gli stranieri extracomunitari (americani, canadesi e svizzeri esclusi, presumiamo) vengono considerati come potenzialmente nemici del paese e trattati di conseguenza, rendendo loro difficile l'ingresso e la permanenza in Italia, quand'anche utili e richiesti dall'economia nazionale e dal suo sistema previdenziale.
E' un vero abominio che gli uomini possano essere discriminati in base alla loro provenienza geografica, senza tenere conto dell'immenso debito culturale che spesso l'occidente in generale e l'Italia in particolare hanno nei confronti dei paesi da cui provengono.
C'era in Italia una nobiltà giuridica, uno spirito alto di umanità e giustizia che la nostra costituzione aveva insufflato nella vita politica e nelle istituzioni: la definitiva approvazione del provvedimento Bossi-Fini la cancellerebbe irrimediabilmente, abbassando il nostro paese alla stregua di Stati in cui gli uomini e le donne non sono più considerati tali, ma solo pezzi del sistema produttivo, da usare, spremere e poi buttare via quando per una qualsiasi ragione non siano più utili o pienamente utilizzabili.
D'altro canto, in questa nostra opposizione siamo confortati dalla comunanza di intenti con la parte migliore del paese, religiosa e laica, giuridica e politica, dal volontariato, da settori importanti delle chiese cristiane e dalle menti più aperte e illuminate del mondo imprenditoriale.
Valuteremo con attenzione ogni iniziativa volta ad annullare le norme più odiose della legge, in nome della Costituzione Italiana, dei trattati internazionali e della civiltà dei diritti delle creature.
La giustizia e la misericordia sono valori che devono coesistere armoniosamente ed ai quali non sapremo mai rinunciare.
Il Consiglio Direttivo UCOII