Cari/e compagni/e,
avrei voluto essere all'iniziativa sull'exa 2002 ma un attacco
influenzale mi costringe a casa. Non è per questo che vi scrivo ma per dirvi
che un certo "wuchi" ha cercato di infettare tutti noi con
armi non batteriologiche ma elettroniche. È un terrorista: il suo messaggio
del 16 febbraio 2002 contiene un virus travestito da allegato.
Eliminatelo. Io non sono un esperto di informatica, non so
dirvi di che virus si tratti ne che problemi può comportare se non
riuscite ad eliminarlo.
Il suo messaggio contiene poche righe farneticanti
con le quali ci invita a non spendere "un fico secco" per 24
ore. Riprende l'iniziativa del gruppo consumo critico sulla giornata
mondiale del non acquisto del novembre scorso, a distanza di così tanto
tempo!
Insomma, non si tratta di un compagno del BSF che accidentalmente
invia un virus a tutta la mailing list.
Il fatto è grave e avremmo dovuto aspettarcelo. In tutti questi mesi
avete letto un solo mio messaggio, perché sino ad ora ero sprovvisto
di antivirus e, senza questo strumento, è impossibile leggere la posta del
BSF. In questi giorni di degenza sto leggendo vecchi messaggi è ho trovato
molti virus, bisogna prendere precauzioni.
Innanzitutto è opportuno che ognuno che intende mandare messaggi si
munisca di antivirus e che lo tenga aggiornato, altrimenti è come non avere
nessuna protezione.
Inoltre, organizzerei la mailing list in modo diverso. Così com'è oggi
qualsiasi persona può mandarci qualsiasi virus per sabotarci o, più
semplicemente possiamo infettarci tra di noi accidentalmente. Quindi sarebbe
opportuno creare un forum all'interno del sito del BSF e chi lo gestisce
controlla tutti i messaggi che vengono inviati. Come già avviene per i
documenti o altro che si invia al sito. Mi rendo conto che si tratta di un
lavoro in più, ma è necessario. Sarebbe opportuno che compagni/e esperti/e di
internet diano una mano a chi già se ne occupa.
Scusate se sono stato prolisso. Anche se non si tratta di un intervento
politico lo ritengo comunque importante per la sopravvivenza dei nostri
computer(s)
Ciao e buon lavoro.
Fernando