car* vi invito a scrivere una lettera alla direzione della Whirlpool ed una copia della stessa alla Confederazione Unitaria di Base di Varese (che hanno seguito sin dal'inizio la problematica), specificando, per chi vuole, anche il personale non - acquisto dei prodotti Whirlpool. E' il semplice strumento del boicotaggio, l'unica parola che le multinazionali ascoltano in termini di calo di immagine e profitti, come ben sapete. Questi i quattro punti base: - diritti negati dalle multinazionali - condizione di illegalità (in tal caso di diritti dei lavoratori) che l'azienda si concede con il silenzio dei sindacati - attenzione ai lavoratori interinali (che sono tanti...in Italia) - solidarità e richiesta che Giuseppe Simone venga riassunto Ora tocca a noi! E possiamo bene mouverci con la nostra consueta prassi resistente - attiva. Ricordo che la Chicco Artesana ha posto le basi per cambiare 'rotta' con sole 4000 cartoline ricevute (per chi si ricorda la campagna Chicco o Del Monte, analoga campagna vinta). Ora qui si è nel "micro"; spero non ci si sia dimenticato il "pensare globalmente per agire localmente" e che noi, noi siamo un forte soggetto politico e i partiti con le loro logiche burocratiche e verticali spesso rimangono tiepidi o 'non di parte', per non perdere il 'centro', base del consenso di voti...(non generalizziamo però!, ci son persone stupende che vi operano e son comunque necessari al funzionamento del sistema democratico... non voglio proporvi l'anarchia, ma la sovranità del cittadino.. del cittadino globale!!) - Whirlpool, Cassinetta di Biandronno (VA); basta ciò come indirizzo - CUB Varese, Via De Cristoforis, 5 Varese facciamo girare bene l'informazione e forza e coraggio! ciao ste
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ Stefano Ferrario Via Libertà, 26 21017 Samarate (VA) 328 6738765, ste.orme@libero.it
"Dopo le discriminazioni avute mentre lavoravo in Whirlpool, dopo essere stato eletto come delegato de lavoratori interinali, ho chiesto solo che venissero rispettati i diritti per me e per i miei compagni di lavoro. Oggi chiedo quello che per molti cittadini è normale cioè un lavoro." Simone Giuseppe WHIRLPOOL PIù " QUALITà "
ALLA TUA VITA !
Questo è lo slogan pubblicitario della WHIRLPOOL, multinazionale USA che produce elettrodomestici bianchi, con diversi stabilimenti in Italia di cui il più grosso è a Cassinetta di Biandronno in provincia di Varese.
MA LA QUALITà DELLA VITA PEGGIORA PER CHI LAVORA NEGLI STABILIMENTI WHIRLPOOL !
Infatti nello stabilimento di Varese si lavora con ritmi al limite della sopportabilità e si utilizzano in modo sempre più massiccio lavoratori precari, circa 500 su tremila dipendenti.
I lavoratori "precari", con contratto a termine e/o con contratto di affitto di mano d'opera (interinali), sono infatti più ricattabili degli altri e non possono far valere il ben che minimo diritto sindacale perché vengono lasciati a casa al primo scadere del loro contratto.
E' il caso del lavoratore interinale SIMONE GIUSEPPE
Tale lavoratore intraprende un minimo di attività sindacale in favore dei lavoratori precari, riesce a portare la durata delle pause per i lavoratori interinali da 19 a 24 minuti, come gli latri lavoratori, e tenta di fare applicare le più elementari norme di sicurezza previste dalla legge 626 contattando l'Ispettorato del lavoro di Varese .
Riesce ad ottenere addirittura una assemblea sindacale retribuita per i lavoratori precari.
MA . . ALLO SCADERE DEL SUO CONTRATTO NON VIENE PIù CONFERMATO !! (ps: per legge dopo due rinnovi di contratto per i lavoratori interinali, l'azienda è obbligata ad assumere il dipendente e, per Giuseppe Simone son stati quattro i rinnovi contrattuali..)
DA LUNEDI 16 GIUGNO, L'EX LAVORATORE INTERINALE SIMONE GIUSEPPE E' IN SCIOPERO DELLA FAME PER PROTESTARE CONTRO TALE DISCRIMINAZIONE E PER DENUCIARE LO STATO IN CUI SI TROVANO I LAVORATORI PRECARI ALLA WHIRLPOOL !!
Basta con la flessibilità vogliamo la Vera "Qualità della Vita" !