WASHINGTON - I paracadutisti
aprono il fronte del Nord. Un migliaio di uomini sono scesi sull'Iraq
settentrionale impossessandosi di una pista di atterraggio nel territorio
controllato dai curdi. A riferirlo è l'emittente televisiva Cnn e a confermarlo
è un ufficiale statunitense che coperto dall'anonimato ha dichiarato che i
paracadutisti sarebbero partiti da una base di un paese europeo. A
scendere sarebbero stati mille uomini della 173/ma brigata aviotrasportata, una
unità di solito di stanza alla caserma di Ederle, Vicenza. L'unica unità
aerotrasportata a disposizione del comando europeo degli Stati
Uniti.
I paracadutisti non hanno trovato resistenza, secondo le
autorità del Pentagono. Il loro lancio è stato preceduto da bombardamenti aerei
contro le difese militari irachene nel nord del paese. "Questo è l'inizio del
fronte settentrionale", ha sottolineato un funzionario del Pentagono. Il
significato della missione dei paracadutisti è l'apertura della "opzione
settentrionale" di questa guerra. La forza paracadutata nel Kurdistan riceverà
presto i rifornimenti ed i supporti logistici, ma non viene precisato da dove
questo materiale dovrebbe arrivare, né dove si trova esattamente la pista. Già
prima di questa operazione, ammettono le autorità militari americane, una forza
speciale di centinaia di uomini operava sul terreno, nell'Iraq
settentrionale.
Quello di oggi è uno dei più
massicci lanci di paracadutisti americani nella storia recente. La pista su cui
sono scesi dovrebbe servire per far arrivare truppe, carri armati e mezzi
corazzati Bradley, che nei piani di guerra originari avrebbero dovuto giungere
dalla Turchia. Ad aprire l'avamposto avrebbe dovuto essere la Quarta divisione
di fanteria, scendendo via terra dalla Turchia fino all'Iraq. Ma il parlamento
turco negando agli Usa l'uso delle sue basi per l'invasione ha di fatto
costretto il Pentagono a modificare i piani d'attacco.
La missione
americana rischia di aprire un nuovo scontro tra maggioranza e opposizione in
Italia. Da giorni l'opposizione denunciava la possibilità che gli Stati Uniti
facessero partire militari direttamente dalle loro basi di Vicenza e Aviano.
Oggi il ministro Giovanardi aveva escluso questa ipotesi. Ma il deputato verde
Paolo Cento ha chiesto che il governo si presenti domani in Parlamento per
riferire sulla vicenda, se le ipotesi fossero confermate. "La notizia che un
migliaio di paracadutisti americani sono scesi sull'Iraq settentrionale conferma
quanto avevamo denunciato nei giorni scorsi sulla possibile partenza di truppe
aviotrasportate dalle basi Usa di Ederle (Vicenza) e Aviano", ha dichiarato
Paolo Cento secondo il quale "è grave che il governo non abbia ancora fornito
un'informazione dettagliata su questa vicenda".
(26 marzo 2003)