Comunicato del ?TAVOLO CONTRO LE PRIVATIZZAZIONI? del BRESCIA SOCIAL FORUM
L?attuale situazione di scontro sindacale è uno dei risultati del processo di privatizzazione e della gestione aziendalistica che hanno investito ASM in questi anni. La massimizzazione dei profitti perseguita passa necessariamente per la riduzione dei diritti dei lavoratori ed il loro frazionamento in diverse società in cui si tende ad applicare il contratto di settore più favorevole per il datore di lavoro, trasferendo surrettiziamente sempre più attività verso quelle che facilitano questa operazione. La scelta, connessa all?ingresso in Borsa, di avere come parametro fondamentale il risultato economico oltre a penalizzare i lavoratori in termini di inquadramento contrattuale, diritti sindacali e carichi di lavoro, ha portato l?ASM a scelte che hanno subordinato l?ambiente e la salute dei cittadini a vantaggio dei profitti. La vicenda dell?inceneritore più grande d?Italia (costruito senza valutazione di impatto ambientale, la crescita contestuale (guarda caso!) della produzione dei rifiuti (Brescia è fra le prime a livello nazionale nella produzione procapite di RSU), la volontà di costruire mega centrali elettriche in Provincia, contestata da cittadini ed agricoltori, ed altro ancora stanno a dimostrare che le logiche privatistiche non solo vengono pagate dai cittadini, ma hanno addirittura anticipato la formale modifica della titolarità della proprietà. Se infatti pensiamo che l?ispiratore di questa condotta manageriale, fino a prova contraria, è da considerarsi, come per ogni azienda, il proprietario, allora rimaniamo veramente allibiti, visto che in questo caso è l?Amministrazione Comunale, ovvero chi dovrebbe rappresentare l?interesse collettivo. Chiediamo al Comune che cambi drasticamente strada, rispettando i diritti sindacali dei lavoratori e rompendo con la gestione privatistica di ASM. L?alternativa per noi non sta nel ritornare ad un ?pubblico? burocratizzato, funzionale ai privati ma in un settore pubblico ?partecipativo? che dia reali poteri ai cittadini ed ai lavoratori affinché siano i bisogni sociali, e non i profitti e i dividendi azionari, a determinare gli obiettivi e le scelte strategiche delle aziende e dei servizi comunali.