Ciao a tutte/i.
Di ritorno da Roma, e pervaso dalla felicità per la manifestazione di ieri, riuscita ben oltre le più rosee aspettative, riferisco alcune brevi anticipazioni su quanto emerso nel corso dell'assemblea dei social forum e dal lavoro dei gruppi tematici.
Mi riferisco a ciò che riguarda in particolare noi di Brescia, demandando alla prima occasione di incontro plenario (che sarebbe il caso di fissare al più presto...) un resoconto della discussione che é stata affrontata in sede assembleare, col contributo di chi tra noi era presente a Roma.
Nel gruppo "pace e guerra" é stata esposta la proposta di campagna su Exa 2002, che é stata raccolta con estremo interesse e fatta propria da tutto il gruppo. La proposta é quindi stata illustrata nell'assemblea plenaria conclusiva di sabato mattina. Nel contesto non era evidentemente possibile una discussione centrata su Exa, ma sono state sondate valutazioni e reazioni individuali di alcune tra le persone presenti, in qualche modo rappresentative di realtà significative all'interno dei social forum.
Si é potuto verificare un reale ed effettivo interesse per la proposta avanzata dal B.S.F., che si é concretizzato in un appuntamento nazionale a Brescia il prossimo 17 febbraio, come primo momento di discussione dei social forum sulla campagna "disarmiamo exa 2002".
Diventa quindi importantissima la presenza di tutte/i alla prossima riunione di mercoledì 23 gennaio, perché si dovrà parlare anche della preparazione di questo incontro nazionale.
Nel gruppo "migranti" ci é invece stato chiesto di organizzare a Brescia, il prossimo 9 febbraio, un incontro nazionale dei social forum, su prospettive e obbiettivi del movimento per i diritti dei migranti. La discussione si concentrerà sui temi dell'autorganizzazione dei migranti, sul nesso tra politiche governative in tema di immigrazione e di lavoro e su come saldare tra loro le mobilitazioni contro la legge "bossi-fini" e quelle contro l'attacco ai diritti dei lavoratori.
Quindi nel prossimo futuro, tanto per cambiare, il lavoro non mancherà.
Credo che in qualche modo sia il segno e il riconoscimento di una nostra capacità di proposta, che attraversa alcuni dei temi centrali dell'attuale momento politico. Forse vuol dire che (con tutti i nostri limiti e le nostre difficoltà, nonostante le sensazioni a volte di inconcludenza e altre di affannosa rincorsa alle scadenze) la nostra modesta elaborazione e il nostro agire concreto riescono a intercettare problemi reali e a comunicare positivamente ciò che vogliamo e in cui crediamo.
Ma, per dirla coi 99 posse: comincia adesso...
Ciao a tutte e a tutti; a presto.
Manlio