querid*s, vi giro il racconto dettagliato di questa (interessante e articolata) azione sui distributori e$$o a firenze
hasta la paz! elena
----- Original Message ----- From: Giuliano Trentini To: Lilliput FI ; Enrico Pezza ; GLT-Nonviolenza ; info@stopessowar.org Sent: Sunday, March 16, 2003 10:18 PM Subject: [glt NV] Azione sui distributori E$$O promossa dal Nodo fiorentino della Rete di Lilliput
Venerdì 14 marzo è stata effettuata un'azione sui distributori E$$O per promuovere la campagna, l'azione è stata promossa dal nodo fiorentino della Rete di Lilliput e ha visto la partecipazione anche di persone che normalmente non fanno attività con la Rete e le sue associazioni.
Per chi si interessa dell'andamento della campagna nel suo complesso è importante leggere il punto 1) e il punto 4), gli altri due punti li può anche saltare ma sarebbe un peccato.
1) DESCRIZIONE DELL'AZIONE
L'azione, durata un paio d'ore, si è svolta su due distributori posti lungo vie molto trafficate di Firenze. Ci siamo mossi da uno all'altro con le biciclette e indossando le bandiere di pace. Poco prima del distributore veniva srotolato uno striscione con lo slogan e il logo della campagna in modo da essere ben visibile da tutte le automobili che passavano lungo la strada. Nel mentre si distribuivano i volantini e le cartoline agli automobilisti che entravano nel distributore e a quelli che si fermavano in corrispondenza di semafori e stop lì vicini. La riposta degli automobilisti è stata molto positiva, tutti prendevano con estremo interesse il materiale che distribuivamo, per quanto la situazione particolare non permetteva di interagire più di tanto. Abbiamo avuto cura di parlare con i gestori dei distributori per spiegargli cosa stavamo facendo e perché e per ascoltare le loro ovvie rimostranze e preoccupazioni, in entrambi i casi questo incontro ha avuto uno sviluppo positivo, pur prendendo le mosse da stati d'animo molto astiosi nei nostri confronti.
Il giorni dopo sulle pagine fiorentine di Repubblica è stato pubblicato un bell'articoletto che illustrava ciò che abbiamo fatto e le ragioni della campagna
2) PERCORSO SEGUITO
Dato che il gruppo era eterogeneo, che non ci si conosceva e non con tutti si erano fatte azioni in precedenza e che molti non avevano fatte per nulla, sfruttando le competenze acquisite da Nicola con il corso di Pruno abbiamo organizzato un percorso di preparazione che si è articolato in due serate più un terzo incontro di verifica.
Nella prima fase ci si è confrontati sulle ragioni che ci spingevano a fare azioni nonviolente e quali esperienze di disobbedienza (in senso lato) avevamo alle spalle, dopodiché abbiamo definito tutti gli obiettivi che ci ponevamo nel nostro agire e alla luce di questi abbiamo vagliato una serie di idee di azioni per individuare quella da realizzare.
La somma degli obiettivi espressi individualmente è la seguente:
a) Arrivare alla gente (inteso come contatto diretto con le persone) b) Comunicazione indiretta (cioè l'azione deve riuscire a promuovere la campagna anche alle persone che non abbiamo contattato direttamente) c) Instaurare relazioni "positive" con i gestori dei distributori, in generale porre attenzione agli effetti del boicottaggio sui lavoratori d) Trasmettere messaggi positivi e) Riuscire ad essere incisivi e quindi a far ridurre effettivamente i consumi di benzina d) sentirsi bene e a proprio agio durante l'azione e) tenere bassa la tensione durante l'azione f) suscitare la simpatia della gente g) utilizzare le biciclette
3) VERIFICA
Nell'incontro di verifica abbiamo definito ogni obiettivo in che misura sia stato raggiunto Alta Media Bassa:
a) Arrivare alla gente A b) Comunicazione indiretta M (perché l'impatto sull'opinione pubblica non è stato forte ma comunque l'articolo che è uscito era ben fatto e illustrava i contenuti della campagna; questa comunque si è esplicata anche verso 'interno del movimento tanto che i disobbedienti fiorentini sono stati contenti di ciò che abbiamo fatto e hanno espresso interesse a contribuire anche loro, lunedì abbiamo una riunione a parlare anche di questo) c) Instaurare relazioni "positive" con i gestori dei distributori, in generale porre attenzione agli effetti del boicottaggio sui lavoratori A (anche perché sono uscite una serie di proposte/idee che possono essere utili all'intera campagna) d) Trasmettere messaggi positivi A e) Riuscire ad essere incisivi B (perché per tenere bassa il più possibile la tensione con i gestori non si è stato fatto alcun blocco e non si è insistito con l'intercettazione di coloro che entravano nel distributore, non è quantificabile quale possa essere l'effetto sulla riduzione dei consumi del materiale distribuito e dei messaggi trasmessi) d) sentirsi bene e a proprio agio durante l'azione A e) tenere bassa la tensione durante l'azione A (questo effetto non è stato casuale ma è stato ricercato adeguando l'azione: nel primo distributore abbiamo parlato e distribuito il materiale agli automobilisti già dentro o che stavano entrando; nel secondo, in cui il gestore era parecchio arrabbiato e che inizialmente non voleva dialogare, dopo aver comunque recuperato un rapporto di dialogo e di confronto, abbiamo scelto di interrompere il volantinaggio diretto ai clienti e di puntare invece agli automobilisti che si fermavano allo stop che c'era un po' prima. Per la cronaca il gestore che inizialmente si rifiutava di parlare e di prendere il volantino, poco dopo lo abbiamo visto da lontano che se lo leggeva con attenzione) f) suscitare la simpatia della gente A (appena vedevano le nostre bandiere di pace, o lo stemma della campagna, subito erano interessatissimi ed era evidentissimo lo stato d'animo di attesa e disponibilità con cui prendevano il volantino e cartolina: tra l'altro abbiamo dato il materiale anche ad una pattuglia di carabinieri che passava di lì è c'è stato un veloce e cordiale scambio di idee sulla guerra in Iraq) g) utilizzare le biciclette A
4) PROPOSTE PER LA CAMPAGNA
a) è di fondamentale importanza il contatto con i gestori, perché sono tutti preoccupati dei risvolti negativi che può avere il boiccottaggio sui loro guadagni (i nostri due erano piccoli distributori con uno o due persone che ci lavorano guadagnando di che vivere, non navigano nell'oro) b) in ogni città c'è una sorta di rappresentante sindacale dei gestori, noi questa settimana andremo a parlargli per spiegargli la campagna, farci spiegare come funziona il rapporto tra loro e la E$$O, dirgli che abbiamo a cuore le sorti dei lavoratori e vogliamo avere un dialogo continuo con loro in modo tale da poter attuare eventuali contromisure nel caso in cui la situazione per loro dovesse diventare difficile c) i due gestori erano entrambi contro la guerra, il primo, più disponibile, ha avanzato l'ipotesi di uno sciopero dei gestori E$$O, cosa che spaventerebbe la compagnia in modo enormemente maggiore che non uno sciopero generalizzato dei benzinai (come ce ne sono stati in passato) d) La sede della E$$O Italia sta a Firenze, sarebbe da valutare che tipo di azione si possa fare nei suoi confronti, sia per promuovere la campagna che per aumentare la pressione sull'azienda, un contributo di idee e di esperienze di greenpeace al proposito sarebbe importante
ciao Giuliano