caro mimmo, car* tutt*, visto che hai il compito non facile di fare sintesi della plenaria di venerdì, cerco di spiegare quello che ho in testa. dobbiamo riuscire a tenere conto di più esigenze: - far circolare le informazioni, anche per - prendere decisioni il più consapevoli e partecipate possibile, - elaborare riflessioni, strategie e .... Spesso le plenarie sono un concentrato di informazioni veloci, si chiedono autorizzazioni/adesioni a volte addirittura per iniziative in cui i gruppi, proprio per la struttura organizzativa che ci siamo dati, avrebbero piena autonomia...magari non riusciamo invece ad approfondirne il senso, ad entrare di più nel messaggio che lanciamo, ecc Alcune proposte in parte già sperimentate: - Innanzi tutto le plenarie dovrebbero avere una cadenza mensile, così da non accumulare troppo con il rischio di perdere molto. Questa mi sembra la condizione primaria per mantenere un minimo di continuità - Per ogni plenaria, ciascuna area tematica dovrebbe preparare una breve sintesi delle iniziative fatte e di quelle in programma portando alla discussione in plenaria soprattutto le riflessioni sul percorso che si vuole sviluppare (gli obiettivi, le strategie, gli interlocutori....) non prendetela come una cosa troppo 'educativa'...credo che ragionare insieme su ciò che facciamo, confrontarci su e da punti di vista diversi può aiutaci a conoscerci di più e quindi a fidarci di più... l'obiettivo non è quello di costruire un mega gruppo amicale (anche se non sarebbe male fare una mangiata e bevuta collettiva..) ma di puntare (leggetelo anche in senso militaresco) sugli obiettivi e non su di noi. - E' necessario definire (e rispettare) tempi e argomenti (potrebbero essere i portavoce a farlo?) diversamente non si riesce mai a discutere, gli interventi non sono conseguenti, ... - Ogni plenaria deve riaprire con ciò che rimane in coda a quella precedente (cercando di conciliarlo con le emergenze) - secondo me funziona meglio la formula della rotazione dei gruppi tematici nella gestione delle plenarie - è vero che le comunicazioni vanno date quando ci sono più persone presenti, e quindi all'inizio, però bisogna far pervenire prima a chi 'conduce la serata' l'elenco. credo che un pò di organizzazione in più della riunione ci può far uscire meno 'sdernati' ! - Ultima cosa: i portavoce dovrebbero essere più visibili sia all'interno che all'esterno. della serie che in questo ultimo periodo ci sono stati dei cambi/scambi ma la comunicazione non mi sembra sia stat ufficializzata. se vogliamo evitare personalismi, credo che debbano anche emergere le potenzialità che ci sono, e ce ne sono, in ognuna/o. Pensavo di scrivere una proposta per la prossima plenaria invece mi sono lasciata prendere dalla centrifugata di ieri. comunque per la prossima propongo che si articoli così: 8,30-9,00 arrivo e inizio 9,00-9,15 comunicazioni brevi 9,15-10,15 continuazione discussione su Firenze e campagne locali 10,15-11,15 continuazione discussione sull'organizzazione del S.F. rispetto a quanto emerso nella plenaria prima di Firenze (non ricordo la data)...della serie ci prendiamo uno spazio per ripensare il che e il come fare nel S.F., singoli gruppi, associazioni, partiti, entità astrali, ...? C'è una proposta della CdL, riproposta ieri sera da Giuliano Benetti della Segreteria della CdL, che non è ancora stata discussa. Personalmente sono d'accordo anche se concentrerei il tutto in una mezza giornata. 11,30 FINE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ma come mai tutta la gente a Firenze, a Cosenza saluta i cortei??? Mica penseranno che sono tornati gli americani !?! Ciao, un abbraccio a tutte e tutti e scusate la lungaggine ma l'ho scritto in circa 14 riprese tra un figlio che si sveglia, un'altro che fa la cacca, una merenda, un mamma guarda che lui mi picchia....anche questo è il Social Forum! Federica