Il Centro di ricerca per la Pace di Viterbo ha presentato un esposto contro Governo e Parlamentari che stanno portando in guerra l'Italia.
Eccolo ...
Alla Procura Generale della Repubblica
e per opportuna conoscenza a vari soggetti pubblici variamente interessati
affinche' qualora ravvisino una "notitia criminis" in questo esposto
procedano a quanto la legge impone ad ogni pubblico ufficiale
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Esposto nei confronti
per violazione della Costituzione della Repubblica Italiana
e favoreggiamento di stragi, avendo espresso adesione e sostegno ad una guerra illegale e criminale, guerra che configura i reati di crimini di guerra e di crimini contro l'umanita'
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Egregi signori,
a nome e per conto
S. Barbara 9/E, Viterbo, il sottoscritto Giuseppe Sini, in qualita' di
responsabile
1. E' in corso da alcune settimane una guerra condotta con modalita' di
sterminio di
2. Tale guerra e' palesemente illegittima ai sensi
internazionale e sta facendo strage di vittime innocenti.
3. Tale guerra (conseguente agli efferati massacri realizzati l'11 settembre
da gruppi criminali terroristi, efferati massacri tra i cui fini e' da
supporre ci fosse anche proprio quello di scatenare una conflagrazione
mondiale) nel suo svolgersi sta realizzando crimini di guerra e crimini
contro l'umanita'.
4. Tale guerra sta mettendo in pericolo l'umanita' intera, proseguendo
un'escalation (verosimilmente preventivata e voluta dai gruppi criminali
terroristi che hanno eseguito le stragi dell'11 settembre) che puo' portare
a conseguenze atroci e finanche irreversibili per l'umanita' intera.
5. Tragicamente, il Governo italiano, il Parlamento italiano, il Capo dello
Stato italiano, invece di adoperarsi per la pace e per il ripristino
diritto internazionale, hanno espresso l'adesione
guerra in corso.
6. Tale adesione alla guerra illegale e criminale espressa da chi
rappresenta il nostro paese e' anch'essa illegale e criminale.
7. Tale adesione alla guerra illegale e criminale viola l'articolo 11 della
Costituzione della Repubblica Italiana, e configura pertanto il piu' grave
dei reati di cui chi e' investito di alte cariche della Repubblica si
possa macchiare.
8. Tale adesione alla guerra illegale e criminale coinvolge il nostro paese
nella responsabilita' delle stragi in corso in
9. Tale adesione alla guerra illegale e criminale coinvolge il nostro paese
nella guerra e rende il nostro stesso paese possibile teatro di guerra.
10. Tale adesione alla guerra illegale e criminale precipita il nostro paese
in uno stato di anomia come conseguenza di un atto di eversione dall'alto
che ha reso fuorilegge chi detiene le funzioni
maggioranza dei membri dell'organo legislativo, il supremo garante
nostro ordinamento giuridico.
11. Mentre rinnoviamo un accorato e fermo invito al Governo, al
Parlamento ed al Presidente della Repubblica affinche' rinsaviscano, tornino nella
legalita', recedano dall'alto tradimento della Costituzione della Repubblica
Italiana fondamento
democrazia, Costituzione cui essi hanno giurato fedelta';
12. Parimenti e' necessario richiedere l'intervento dell'autorita'
giudiziaria affinche' verifichi quanto sopra ed assuma i provvedimenti
> > conseguenti:
13. Noi chiediamo:
a) la messa in stato di accusa
Consiglio dei Ministri che hanno espresso l'adesione alla guerra;
b) la messa in stato di accusa dei membri del Parlamento che hanno avallato
l'adesione alla guerra;
c) la messa in stato di accusa
permesso l'adesione alla guerra:
- per violazione della Costituzione della Repubblica Italiana;
- per violazione
- per complicita' con i crimini di guerra ed i crimini contro l'umanita' in corso;
- per aver esposto il nostro paese ai pericoli conseguenti alla illegittima
e delittuosa partecipazione ad una guerra illegale e criminale.
Per il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo il responsabile: Giuseppe Sini
Viterbo, 3 novembre 2001
Mittente: Centro di ricerca per la pace
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo tel. e fax 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it