caro walter, car* tutt*, (rispondo a
walter ma colgo l'occasione per parlare con tutt* quell* che
leggeranno)
solo domenica sera
tardi aprendo la posta (dopo tre giorni in cui non sono quasi mai stata a
casa se non per dormire -poco!-) ho trovato la tua mail che terrò come sfondo
per risponderti (le parti in blu sono mie, mie anche nel senso che scrivo
a titolo assolutamente personale)
Carissim*,ho letto con attenzione il comunicato di
lilliput, in merito alla
questione exa2003, e vorrei esprimere alcune
considerazioni personali.
Ho sempre pensato che le manifestazioni,pur
essendo importanti momenti,
siano l'atto liturgico finale od iniziale di un
percorso,sono cioè l'atto
simbolico per esprimere il proprio dissenso, e
comunicarlo "all' esterno",
quindi non sono il punto centrale di una
campagna.
Premesso questo, credo che il problema sollevato da lilliput ed in
forma
diversa anche da camera del lavoro e FIOM, ( tempi e luoghi
decisionali)
debba essere discusso, mi auguro il prima possibile, in luoghi
idonei e non
certo a colpi di comunicati.
Vorrei però ricordare che le
decisioni prese il 1 Aprile e modificate il 7
Aprile sono state prese in
assemblee aperte, alle quali il BSF ha dato
"autorità" decisionale, e
dove tutti\e noi abbiamo o potevamo partecipare
ed esprimere le dovute
posizioni e perplessità.
Così infatti è succeso sia il primo di aprile
che il 7 aprile, se non si è
raggiunta una soluzione soddifacente per
tutti\e, credo faccia parte della
"fisiologia" del nostro modo di fare la
politica.( per quanto riguarda il
sindacato è ovvio che il discorso è
diverso)
credevo che la fisiologia del nostro modo di
fare politica fosse radicalmente diversa da quella del "classico" modo di fare
politica, quel modo che noi
stess* abbiamo contestato in modo implicito ed
esplicito con la scelta di dare vita a un social forum dove "il potere" è
dal basso, è di tutt*, la modalità è
orizzontale e
trasparente!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!...................... pongo
l'accento soprattutto su quello che è accaduto tra lunedì 7 e martedì
8... lunedì 7 ci siamo lasciat* prima che suonasse l'allarme della cgil
con la seguente sintesi fatta da marco: LA DISCUSSIONE è ANCORA APERTA, PERCHè
CI SONO ANCORA PERPLESSITà DI VARIO TIPO SUL CORTEO FINO A EXA E SUL SIT IN,
QUINDI CI RISERVIAMO UNO SPAZIO DOMANI ALL'INTERNO DELLA RIUNIONE -ORGANIZZATIVA
PER L'AZIONE DI GIOVEDì DEL MAGAZZINO- PER ARRIVARE AD UNA DECISIONE CHE TENGA
CONTO DI TUTT* (le/i perpless* erano per diversi motivi e con varie sfumature
più di una/o: io, margherita, bea, mimmo, tu stesso walter molto indeciso!!!...)
la sera dopo, invece, chi era presente all'assemblea apprende che qualcun* ha
già chiuso la discussione della sera prima: il corteo si farà fino a
exa............
personalmente ho partecipato a
una parte del corteo, proprio la seconda parte fino a exa ma non
perchè mi fossi convinta della bontà della cosa, semplicemente perchè lì
per lì mi è venuta l'idea di... smaltire i fucili di carta che mi erano
avanzati dopo aver partecipato all'azione ai semafori di piazza garibaldi
ideata dal gan di milano (di cui racconteremo dettagliatamente perchè ha
consentito -offrendo un lavaggio di vetri in cambio di un'arma da spezzare- di
comunicare con le persone più diverse che passavano di lì in quel momento;
una comunicazione non a senso unico perchè anche noi lavavetri abbiamo ascoltato
le ragioni sia di chi era d'accordo, sia di chi non era d'accordo con
noi!!!).....nel corteo i fucili di carta mi sono serviti come pretesto
per salutare, raccontare l'azione o chiacchierare con un po' di
persone (luca e thomas della radio, luca del gruppo democrazia, il
nodo lilliput della lomellina, due "cani sciolti" di bergamo, patrizia dell'adl,
margherita dei cobas, fiore e quell* della lac, walter (tu), nicola di
detour, e tant* altr* che non conoscevo) da cui ho avuto le risposte più
diverse: molt* spezzavano volentieri il fucile, alcuni (solo uomini)
tentennavano perchè lo vedevano come un fucile da caccia, altri (solo uomini)
l'hanno piegato e decisi se lo sono messi in tasca "perchè se dobbiamo fare
la rivoluzione ci serve"........................ ma questa è un'altra
storia di cui mi piacerebbe discutere una volta o l'altra nel
forum!.....................................
insomma ho fatto di tutto per
rendermi divertente il lungo percorso!... ma temo di aver comunicato poco o
nulla ai tanti edifici di cemento e alle poche persone che stavano a
guardare fuori dal corteo.....
La questione sulla comunicazione
alla cittadinanza, penso sia "superata" da
ciò che in questi mesi abbiamo
fatto( e che dovremo ancora fare),
volantinaggi, mostre, teatro, assemblee(
personalmente ho girato mezza
provincia con pacchi di depliant di exa2002) e
ripeto una manifestazione ed
un solo giorno non cambiano la
sostanza.
essere lontani dalla città e
quindi nei pressi della fiera, non impedisce
di essere comunicanti con la
gente, lo dimostra proprio Lilliput ed il Gan
che faranno le loro iniziative
proprio nei pressi della fiera medesima.
nessun*,
credo, ha mai detto che non erano comunicative singole azioni, anche molto
vicine alla fiera, fatte "ognun* con le sue modalità e
sensibilità"
(concetto continuamente ribadito e condiviso in questi mesi nelle riunioni
del forum), caso mai qualcun* diceva che era decisamente meglio
distinguerle
dal corteo ovunque si decidesse di farle (dentro, vicino, lontano da exa) e che
se fatte con la volontà di coinvolgere il corteo
andavano preparate per
tempo...
personalmente non sono contro i
cortei (ma quello "nel deserto" di via orzinuovi e dintorni è davvero
l'ultima volta che lo faccio),
credo che i cortei siano utili per coloro
che non vogliono o che ancora non sono in grado di inventarsi forme
nuove di comunicazione più spiazzanti per chi ci guarda, ma in ogni caso
non sono più l'unico modo per comunicare, ci possiamo inventare mille altri
modi, da farsi a gruppi affini o "misti", piccoli o meno piccoli, lontano o
vicino, dal giovedì al martedì di exa, tutti i giorni da
adesso fino a exa 2004!!!... tutto sta nell'individuare bene l'obiettivo
che ci diamo... (sensibilizzare, provocare, disturbare... -vari gradi di
manifestare tutti assolutamente legittimi, ma da preparare con cura e non
l'ultima settimana...... tenendo conto delle energie che abbiamo a disposizione,
del contesto, delle nostre differenze, di chi vogliamo sensibilizzare,
provocare, disturbare...)
temo che un corteo "classico"
ormai -per di più prevalentemente nel deserto come più volte ci siamo
detti fin dal dopo exa 2002- non sensibilizzi, non provochi e non
disturbi quasi più nessuna/o!!)..............
Allora il problema
sta nel mettere in discussione il metodo non la
sostanza, e su questo punto,
sul quale io posso concordare, ( ripeto) non
sono sufficenti i
comunicati.
penso che il comunicato (interno a
lilliput e al socialforum e non "comunicato stampa") sia stato scritto
proprio perchè qualcun* non ha voluto ritenere
sufficiente il disaccordo o le forti perplessità
di qualcun'altr* -non solo lillipuzian*!!!- sia
sulla SOSTANZA, sia sul METODO, nè alla riunione del 7
aprile, nè a quella dell' 8....... il corteo in centro di cui si
è parlato fino al 31 marzo il 7 aprile quasi NON ESISTEVA PIù,
"superato" dalle telefonate plebiscitarie degli ascoltatori della radio che
volevano andare alla fiera e là fare un'azione... la sintesi fatta il
7 aprile e accettata (vedi sopra), già la sera dopo NON
ESISTEVA PIù...
temo che se non facciamo
uno sforzo per ascoltarci TUTT* sarà molto difficile costruire
quel "mondo diverso" a cui tant* auspichiamo........................
è vero: è difficile tenere
insieme singol*, gruppi, reti, partiti... forse se ognun* pensasse davvero
solo con la sua testa, se fossimo davvero tutt* singol* le cose
sarebbero più semplici.... forse tra le cose che ci fregano
come movimento (dal basso) c'è che ogni poco qualcun* non può fare a
meno di cedere al "richiamo della foresta"... elettorale
(dall'alto), e/o ai metodi insiti nella
foresta!!!............
chiudo dicendo che la
sostanza del comunicato interno (a lilliput e al bsf) non mi
convince del tutto (io avevo in mente un comunicato un po'
diverso) ma ho accettato che contenesse anche idee diverse dalle
mie; dopo cinque ore di riunione mercoledì 9 aprile è venuto fuori questo
che teneva conto per un pezzetto anche della mia proposta;
e già che ci sono la sintetizzo:
siccome i tempi sono strettissimi, il contesto è mutato
repentinamente, non riusciamo a sentire le/gli assenti, siamo un
po' confus* e abbiamo posizioni anche molto diverse sul che
fare, siccome -tra l'altro- non siamo un partito, non
siamo in grado e non vogliamo trovare a tutti i costi una
posizione comune come nodo; ognun* quindi aderirà alle varie iniziative
della campagna secondo le sue sensibilità, con un occhio anche agli impegni
presi precedentemente...
Un caro saluto Walter
ci vediamo domani sera al
magazzino
hasta la paz
siempre!
elena