Alla riunione di stasera su Exa il centro sociale ha comunicato e posto in discussione alcune iniziative che intende compiere nei prossimi giorni, fino al 13. Dai presenti sono state espresse varie valutazioni anche critiche, alcune le condivido e altre no. Alcune proposte venute dalla riunione al cs verranno accolte, altre non credo. Comunque nessuno, se non sbaglio, ha messo in discussione la legittimità di quelle azioni, e questo è importante. Alcune azioni proposte da mag47 saranno promosse come Social forum. Altre come mag47. E' così che va, a me francamente pare giusto e pure positivo così (ho cercato di dire perché in 5 pagine e più, appunto... tra tutti noi le differenze di forma e contenuto ci sono, lo sappiamo, e vanno anche rispettate e valorizzate insieme agli importanti punti che ci accomunano, etc etc etc).
Per rispondere a Walter: io valuto l'azione fatta giovedì scorso da mag47 non come fatto a se', isolato, ma nel contesto della campagna alla quale contribuisce anche mag47, dentro la capacità della campagna di articolarsi su molti piani e con molti linguaggi. Quella alla conferenza stampa di Exa è stata un'azione d'impatto. Ci vuole anche questo, per me è giusto anche questo, per sollevare il problema, attirare l'attenzione, indicare gli avversari -che ci sono, eccome- e per smuovere le coscienze, se non proprio, stavolta, per avere il consenso immediato dell'"italiano medio". Per altro, giustamente stiamo tutti pensando anche e soprattutto a lui, all'italiano medio (non si sa mai che esista davvero) agendo nella campagna con altre modalità condivise.
Altro punto, sollevato da Federica: sono d'accordo sull'importanza del comunicare tutto il possibile, l'ho scritto. Penso anche che questo non decida della positività o meno di un'azione non comunicata prima anche a causa di "oggettive" e banalissime ragioni pratiche, che ho cercato di richiamare dilungandomi molto ma evidentemente senza farmi capire. Ma alla fine, in sostanza: avremmo dovuto rinunciare all'azione perché non eravamo riusciti a comunicarla a molte persone del socialforum (mancanza di momenti d'incontro comune e poco feeling con il telefono in certi casi)? Con tutto il rispetto, io credo di no. E' meglio che ci sia stata o no? Per me sì. Comunque sono convinto che nel social forum non ci siano spie di Bettoni, altrimenti alle riunioni io verrei con un po' di frattaglie... La riservatezza era intesa solo come piccola precauzione, il dove e quando di un'azione un po' delicata e a sorpresa in genere è meglio che lo sappia chi la fa. Senza togliere nulla a nessuno.
Quanto al "mettere in gioco in nostri corpi", la frase indubbiamente trasuda retorica, e forse non è nemmeno chiara. Ma non era riferita tanto al rischio (infine risultato risibile) corso andando ad appoggiare la carne sul tavolo di Bettoni, quanto, molto di più, al simbolico richiamato con la teatralità dell'azione, e alla modalità utilizzata per richiamare quel simbolico. Attraverso noi completamente disarmati di qualsiasi atteggiamento e oggetto vero o finto atto a provocare danni, attraverso le nostre magliette macchiate di rosso, la carne, le frattaglie, l'azione voleva mettere al centro della scena -dell'attenzione- appunto quello che è ciascuno di noi nella guerra e per effetto delle armi, le conseguenze che subisce, corpi feriti e massacrati, in nome del profitto (fac-simile di banconote). Tutto qua. Appunto, tutto qua. Mentre noi si disquisisce su un'azione simbolica, proprio ora molte persone, anche nostri amici personali, così come accaduto in Bosnia stanno per davvero mettendo a rischio la propria vita ("in gioco i loro corpi") facendo interposizione in Palestina. Loro lo stanno facendo davvero, sono proprio ora dentro la realtà orribile della guerra. Quella che mag47 ha provato a richiamare e denunciare con una finzione un po' "brutale", forse non del tutto inutile o fuori luogo.
a presto Gabriele
From: walter.federica@tiscalinet.it Reply-To: bsf@circolab.net To: bsf@circolab.net, bsf@bresciasocialforum.org Subject: R: [Bsf] buona la seconda Date: Wed, 3 Apr 2002 16:07:17 +0200
Caro Gabriele stassera non potrò venire alla riunione causa "influenze" familiari. Condivido quello che scrivi al 95,5% A parte che non mi piacciono i fegatini, penso che è di ben altra violenza che ci dobbiamo preoccupare e "di fronte" alla quale è necessario "fare fronte".
Due note soltanto, che vanno anche un pò aldilà dell'episodio in questione: 1-Sul richiamo alla fiducia reciproca sono d'accordo (è questo il punto dolens del bsf ?), ma, aldilà di tutte le quisquiglie relative ai tempi che, si sa, si possono anche superare (a volte ci si telefona o si scrivono delle cose "non urgenti"), il dire, l'anticipare un'idea all'interno di un gruppo che da mesi sta lavorando insieme per costruire un momento forte da cui, non mi stancherò mai di dirlo, ripartire per un progetto di riconversione dell'industria bellica, toglie l'effetto sorpresa? Non penserai che qualcuno lavori per Bettoni, vero?! Se sì, fuori i nomi! Allora Padre Giorgio che ci ha detto delle sue idee di "tirocinio"per i seminaristi e la rete Lilliput che ci ha detto delle proprie intenzioni (che qui non pubblicizzo per ovvi motivi di protezione del brevetto), hanno rischiato troppo, dando fiducia a quel gruppo? Scusa il tono un pò fazioso, ma volevo da un lato sdrammatizzare un pò e dall'altro dirti che forse condividere (anche se è un pò troppo cattolico per me lo preferisco a contaminare che mi sa di virus) può essere anche un modo per far capire...non è e non dev'essere un rendere conto ad un'autorità superiore. Se no, che ci siamo smazzati a fare sul metodo del consenso?
2- hai scritto una cosa veramente grave, spero sia stata una svista o se no che non sia condivisa: "abbiamo messo in gioco solo i nostri corpi, tutto quello che siamo e che abbiamo, la nuda vita, noi e ossa e carni martoriate dalle armi in nome del profitto...questo si è fatto"... forse è una citazione poetica che ti sei dimenticato di virgolettare. Ti prego, non proprio adesso mentre molti stanno rischiando veramente la propria vita anche per conto di altri in nome della libertà. Molti di noi l'hanno fatto in Bosnia portando aiuti, facendo interposizione, creando ponti di speranza mentre i ponti venivano abbattuti. Sono certa che non è a ciò che ti riferivi alludendo al rischio di denunce. Spero di non aver gettato acqua sul fuoco...è che non riesco a stare zitta. ciao, Federica
Da: Gabriele Bernardi gabrielebrn@hotmail.com A: bsf@bresciasocialforum.org Oggetto: [Bsf] buona la seconda Data: mercoledì 3 aprile 2002 0.38
Visto che il testo della mail che ho inviato prima è arrivato un po'
strano
con vari arzigogoli che non c'entrano niente, rispedisco la mail come allegato, nella versione originale senza intrusi.
Gabriele
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