j
: Messaggio successivo non letto k
: Messaggio precedente non letto j a
: Vai a tutte le conversazioni
j l
: Vai alla vista generale della MailingList
In questi giorni, freddi, limpidi, strani, furiosi, torno con i pensieri ai miei. Miei padri, miei nonni, miei compagni, ai miei amici di Bosnia morti e sopravissuti, torno con il pensiero alle terre ed ai ricordi della mia vita, alcuni ricordi. Il pensiero della guerra della desolazione, delle case sventrate del fango in ogni luogo, del pianto in ogni angolo, del colpo del fucile, del cannone, quello che sentivo raccontare dai miei si trasforma in stupida realtà, ecco come si ascolta il colpo del mortaio, prima quasi un sussurro poi un sibilo poi un fischio e.. poi un sommesso boato.Suoni, voci straziate, terrore ed alla fine silenzio, pacificatore, silenzio per sempre, per molti. Mi chiedo ancora oggi se ciò che ho udito era ciò che con dovizia e dolcezza mi spiegava mio padre quando mi parlava della battaglia del Sonclino, dei colpi di cannone che da casa sentiva sparati contro i partigiani della centoventicinquesima brigata garibaldi bis.Mi rattristo al pensiero che non posso più chiedere, posso solo fare, per me per i miei figli per chi non c'è più eppure insiste per affermare che la guerra è barbarie, è una bestemia, ma non quelle di chi fatica, ma di chi, senza faticare pretende di avere ciò che non gli apartiene.
mi ricordo una canzone che cantava mio nonno Pietro, che diceva" .. E noi andremo a Roma davanti al papa e al re, e grideremo ai potenti che la miseria C'E'!!"
Ancora dobbiamo urlare che la miseria c'è e lo faremo proprio a Roma come lo facciamo a Brescia ed in ogni dove.
Miseria nei sntimenti dei potenti, miseria nelle proposte di pace, miseria nel pensare il futuro costruito sul petrolio e sull'abbondanza di pochi e la schiavitù di molti, miseria di piccoli uomini che vogliono il potere a tutti i costi, miseria brutta e nera CHE DOBBIAMO COMBATTERE ad ogni costo.
Era un giorno d'inverno, faceva molto freddo, io mi avvicinai alla stufa a legna, ricordo mio Padre che mi guarda con forza, e dolcezza, e, non sò perchè mi dice " ricordati che noi possiamo essere poveri ma mai miseri". Oggi sò cosa voleva dirmi.
Porterò con me a Roma il 15 febbraio queste parole e questo sentimento, che è solo di pace perchè la guerra è solo e nient'altro che nera miseria.
buona manifestazione a tutte e a tutti Walter