Condivido il comunicato dei compagni e compagne di Napoli. È importante arrivare alla verità su quanto accaduto lo scorso anno a Napoli e a Genova, il che significa far emergere le responsabilità delle alte cariche della Polizia, Carabinieri e - per quanto riguarda Genova - Polizia Penitenziaria e Guardia di Finanza. Inoltre è fondamentale far emergere la premeditazione di tale repressione e la regia politica nazionale ed internazionale. Anche se i conflitti sociali non si risolvono nelle aule di tribunale, quanto è avvenuto ieri a Napoli è di estrema importanza e novità, anche se non basta. Una volta appurate le responsabilità cosa facciamo dei colpevoli? Dei torturatori, picchiatori e seviziatori in divisa? Per tale motivo non condivido la frase iniziale del comunicato: un conto è dire «sono stati colpiti personaggi secondari della repressione» un altro è dire «non auguriamo il loro il carcere», soprattutto in questa fase in cui le forze poliziesche credono di essere al di sopra della legge. Lo hanno dimostrato oggi a Napoli e lo scorso anno in tutta Italia quando la magistratura avviò delle indagini sui fatti di Genova. Ci fu una manifestazione di tutti i sindacati di polizia - compreso i "democratico" Siulp - come se su di loro non fosse possibile nemmeno avviare un'inchiesta giudiziaria. In una società democratica nessuno deve essere al di sopra della legge, né Berlusconi, né Previti, né la Polizia, né il questore di Napoli. Non mi sembra questo il momento di emettere frasi che possono essere strumentalizzate; il dibattito sulle carceri lo affronteremo in un altro momento. Inoltre, sono convinto che se questi elementi dovessero finire in carcere non soffrirebbero sicuramente le pene che soffrono i prigionieri politici o i normali comuni. State tranquilli. Non sono né un forcaiolo né un liberticida ma i poliziotti che sono agli arresti domiciliari lo sono sicuramente, così come i loro ministri degli interni (Bianco compreso). Questa vicenda riporta all'ordine del giorno i fatti di Napoli e di Genova e, in futuro, le forze repressive dovranno pensarci bene prima di mettere in atto i propri intenti. Questo concetto lo espresse anche Davide Ferrario quando venne al Magazzino 47 a presentarci il suo film "Le strade di Genova": con la presenza di numerose telecamere amatoriali una repressione simile sarebbe stata in futuro più difficile da realizzare. A ciò aggiungiamo la nostra riposta con le manifestazioni di protesta e col lavoro politico del Forum Socialie da oggi anche i provvedimenti della magistratura e i benvenuti arresti domiciliari. Non è che l'inizio ma è un giusto inizio. Fernando

----- Original Message ----- From: Marco Bendinelli bendinelli.marco@libero.it To: bsf@bresciasocialforum.org Sent: Saturday, April 27, 2002 9:09 AM Subject: [Bsf] Fw: [No Global] comunicato rete no-global su arresti poliziotti per Global Forum Napoli

----- Original Message ----- From: "Striker" striker@ecn.org To: noglobal@yahoogroups.com; infoaut99@yahoogroups.com Sent: Friday, April 26, 2002 10:20 PM Subject: [No Global] comunicato rete no-global su arresti poliziotti per Global Forum Napoli

COMUNICATO RETE NO-GLOBAL Non abbiamo mai augurato il carcere, nemmeno al nostro peggior nemico. Non crediamo che i conflitti sociali si possano risolvere nelle aule del tribunale o davanti ai cancelli delle case circondariali. Nelle strade di Napoli il 17 marzo di un anno fa il movimento ha

incontrato

l'aggressione violenta degli apparati repressivi, i pestaggi, le violenze nelle caserme varie, i blindati lanciati contro il corpo del corteo,

quelle

forme della repressione che qualche mese dopo portarono alla morte di

Carlo

Giuliani a Genova. Già sapevamo tutto quello che era accaduto e il piccolo pezzo di verità venuto a galla oggi è l'ulteriore conferma delle responsabilità dei

vertici

degli apparati di polizia e delle responsabilità politiche di chi allora decise la risposta repressiva. Di fronte alla notizia dell'arresto di agenti e funzionari di polizia coinvolti in quei fatti, crediamo che sia indispensabile che il questore

di

Napoli, che gestì quelle operazioni di ordine pubblico, se ne assuma la responsabilità rassegnando immediatamente le sue dimissioni.

RETE NO GLOBAL

Conferenza stampa domani 27 aprile ore 11 Laboratorio occupato SKA (Calata Trinità Maggiore 15)

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