j
: Messaggio successivo non letto k
: Messaggio precedente non letto j a
: Vai a tutte le conversazioni
j l
: Vai alla vista generale della MailingList
carissim* è bello ricominciare a lavorare! e trovarvi mi restituisce davvero il senso di tutto questo.
A seguire il comunicato del Comitato Chiapas Brescia. Se non a prima, a Lunedì Abbracci Diletta
Riesplode in tutta la sua violenza la guerra di bassa intensità in Chiapas Se da una parte prolificano le iniziative di celebreazione dei 10 anni della rivolta zapatista, dallaltra si fa sempre più pesante la militarizzazione e si intensifica loffensiva contro le comunità indigene nei Municipi Autonomi in Chiapas. Solo nel gennaio scorso, nella regione dei Montes Azules, con l'intervento di corpi di polizia federale e statale, sono state bruciate 23 case e sgomberati violentemente gli abitanti della comunità di Nuevo San Rafael, ed è stato impedito laccesso alla zona dei rappresentanti di organizzazioni per i diritti umani, come il Centro per i Diritti Umani Fray Bartolomé de las Casas, lasciando questa zona completamente isolata. La politica degli "sgomberi" rientra nella strategia dei grandi piani di sviluppo che riguardano questa zona del mondo, come il PPP - Plan Puebla Panamà - che prevede lo svuotamento dellarea dai suoi abitanti per sfruttarne in maniera intensiva le risorse naturali, piano per il quale il 27 gennaio scorso l'Unione Europea ha concesso un finanziamento di 15.000.000 di euro con la seguente motivazione "appoggiare gli sforzi del governo del Chiapas per combattere la povertà e contribuire a rafforzare le azioni di conservazione delle risorse naturali della Selva Lacandona", definendo questo progetto "sviluppo sociale integrato e sostenibile in Chiapas". Nella regione del Caracoldi La Garrucha, con popolazione di etnia Tzeltal, prosegue la devastazione dei boschi con i permessi del governo; già migliaia di metri cubi di legname sono stati saccheggiati e svenduti, per altro, ad un prezzo miserabile. Da segnalare, inoltre, le continue aggressioni da parte di funzionari municipali del PRD (partito di centro-sinistra) contro le basi di appoggio dell'EZLN nella comunità di Zinacantán, con l'interruzione della fornitura di acqua potabile ed impedendo il transito agli zapatisti. Nel Municipio Autonomo di San Perdro Polhò, regione de Los Altos, la situazione rischia di precipitare dopo che la Croce Rossa Internazionale ha deciso di lasciare questa zona, sostenendo che "la priorità in questo momento è l'Iraq". La presenza della CICR in questa zona, seppur con alcune riserve, rappresentava un segnale minimo di attenzione sanitaria alle oltre 8.000 persone che dal 1997, dopo il massacro di Acteal, vivono ancora in accampamenti precari, in condizioni igieniche e sanitarie allarmanti, perché impossibilitate a far ritorno alle comunità di origine per la minaccia rappresentata da gruppi paramilitari riattivatisi negli ultimi mesi. Il Municipio Autonomo di San Pedro Polhò denuncia che "ad aggravare questa situazione è la pesante militarizzazione e la presenza di paramilitari che non permettono agli zapatisti di andare a lavorare nelle milpas" (campi di mais), e fa appello alla solidarietà civile nazionale ed internazionale per unazione urgente. Con una lettera inviata alla solidarietà italiana chiedono un appoggio economico d'emergenza. "Adesso - scrivono - non abbiamo nessun appoggio per coprire queste necessità vitali, perciò vi presentiamo questa situazione, perché sappiamo che non siamo soli e che voi siete parte di questa lotta". "Nonostante tutta la sofferenza noi continueremo a resistere e a costruire lautonomia. Ringraziamo gli sforzi che realizzerete per appoggiare questa necessità alimentare". Il Comitato Chiapas di Brescia aderirà alla campagna di sostegno per il Municipio Autonomo di Polhò che partirà a giorno con lapertura di un conto corrente per la raccolta donazioni, su iniziativa di Manitese Lucca. Per informazioni ed adesioni, Comitato Chiapas 030-2304848 Lultima notizia, risalente al giorno 10 febbraio per voce di Enlace Civil, è stata lassassinio di due simpatizzanti zapatisti appartenenti ad una comunità sotto il municipio di SimonJovel, Caracol di Oventik, nella regione de Los Altos. La coppia, un uomo ed una donna, sono stati aggrediti mentre tornavano alla loro villaggio e sono stati uccisi a colpi di coltello e machete. In aggiunta, si inasprisce il livello di controllo sugli osservatori di pace internazionali, con la richiesta di un parlamentare chiapaneco di"fare ricorso allespulsione" per queste persone in quanto "violerebbero le regole del permesso di soggiorno turistico". Di fronte alla situazione allarmante, facciamo appello agli organi di stampa affinché, oltre che occuparsi di analisi e approfondimento delle "teorie" zapatiste, pongano attenzione sulla realtà della difficile sopravvivenza quotidiana delle comunità indigene zapatiste attraverso cui prende corpo il progetto di autonomia indigena. Comitato Chiapas Torino Gruppo Tematico Chiapas Roma Nord Est Social Forum Associazione Paviainseriea Officina Shake - Castellanza Gruppo Mani Tese di Lucca Comitato Chiapas "Maribel" Bergamo Cantieri Sociali per l'America Latina di Roma Comitato Chiapas Brescia Coordinamento Toscano di sostegno alla lotta zapatista Centro Sociale Intifada di Empoli S.A.L. onlus (Solidarietà con l'America Latina) Roberto Bugliani - La Spezia Leo Forte - Massa Carrara Manlio Vicini- Consigliere Comunale del Comune di Brescia, Rifondazione Comunista Brescia Social Forum Padre Marcello Storgato, Saveriani, Brescia
______________________________________________________________________ Yahoo! Mail: 6MB di spazio gratuito, 30MB per i tuoi allegati, l'antivirus, il filtro Anti-spam http://it.yahoo.com/mail_it/foot/?http://it.mail.yahoo.com/