SABATO 15 GIUGNO, ORE 16 IN PIAZZA LOGGIA - BRESCIA -
MANIFESTAZIONE PER I DIRITTI DI CITTADINANZA NO ALLA LEGGE RAZZISTA BOSSI FINI NO AL RAZZISMO, ALLINTOLLERANZA E ALLA XENOFOBIA SI ALLA SANATORIA PER TUTTI I MIGRANTI
Prima dellestate il Parlamento approverà definitivamente la legge Bossi Fini: una legge contro tutti gli immigrati, regolari e non, che introduce in Italia un regime giuridico di apartheid, stabilendo un doppio canale di diritti, fondato sull'esclusione.
La legge Bossi Fini: - restringe i canali dingresso legale in Italia, ciò che costringerà a ingressi irregolari, col risultato di incrementare e non di contrastare la clandestinità, che è condizione (subita e non voluta) di sfruttamento e di privazione di diritti per gli immigrati che la vivono. - stabilisce che il permesso di soggiorno diventerà un contratto di soggiorno per lavoro, di durata pari a quella del contratto di lavoro, e che limmigrato che resterà per sei mesi senza posto di lavoro dovrà essere espulso. Con ciò limmigrato cessa per legge di essere una persona, portatrice di diritti fondamentali, e acquista la condizione di nuovo schiavo, manodopera di cui disfarsi quando non più necessaria alle esigenze delleconomia neoliberista. - raddoppia (da trenta a sessanta giorni) il periodo massimo di segregazione nei centri di detenzione amministrativa, dove vengono privati della libertà gli immigrati colpevoli non di aver commesso reati, ma semplicemente di essere privi di documenti. - stabilisce che profughi e rifugiati, in attesa della decisione sulla loro domanda di asilo, siano trattenuti in sezioni speciali dei centri di detenzione amministrativa; con ciò, coloro che fuggono da paesi in cui sono vittima di persecuzione, vengono accolti nella democratica Italia rinchiudendoli in quelle che di fatto sono delle prigioni. - adotta una serie di misure tutte volte a ostacolare il percorso di integrazione sociale dei migranti (tempi più lunghi per avere la carta di soggiorno; ricongiungimenti familiari più difficili; abolizione di fatto del diritto al ricorso nel caso di espulsione, ecc.). - abolisce il diritto per gli immigrati, che lasciano definitivamente lItalia, a vedersi restituire i contributi versati per la previdenza, oggi riconosciuto quando non vi sono accordi bilaterali tra lItalia e lo Stato estero e quindi quando limmigrato non possa maturare il diritto alla pensione. E i contributi rapinati agli immigrati verranno destinati a finanziare la costruzione di nuovi centri di detenzione amministrativa!
La discussione in Parlamento, anziché portare dei miglioramenti, ha peggiorato il già pessimo impianto complessivo del disegno di legge, introducendo lutilizzo della marina militare per fermare gli sbarchi di migranti sulle nostre coste, e stabilendo lobbligo di prelevare le impronte digitali a tutti gli immigrati che chiedono il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.
Queste ultime misure accentuano il carattere discriminatorio della legge sullimmigrazione, perché equiparano per legge limmigrato a un potenziale criminale, cercando di impedirne in ogni modo, anche con le navi da guerra, lingresso in Italia, e schedando indistintamente tutti gli immigrati. Il segnale che il governo dà con queste norme è che gli immigrati sono nemici, da tenere lontani o, se proprio non è possibile, da sottoporre a un pressante controllo poliziesco.
E questo segnale viene raccolto su tutto il territorio nazionale, e anche qui a Brescia. Polizia, carabinieri, guardia di finanza e vigili urbani sottopongono indistintamente tutti gli immigrati allumiliazione di continui controlli, spesso con modalità irrispettose e arroganti, emblematiche dello strisciante razzismo istituzionale che si va diffondendo. Si susseguono gli sgomberi di campi nomadi e di alloggi occupati, senza che sia data risposta al bisogno primario della casa. E intanto la Questura diventa sempre più inaccessibile per gli immigrati, nonostante aperture che sono solo di facciata: il nuovo sistema di prenotazione telefonica degli appuntamenti sembra solo un modo per liberarsi da persone che chiedono risposte senza ottenerle, mentre si allungano ancora i tempi per il disbrigo delle pratiche ordinarie (circa un anno per il rilascio della carta di soggiorno!).
Alla barbarie giuridica di cui si fa portatrice la legge Bossi Fini è necessario rispondere rivendicando diritti di cittadinanza per tutti e per tutte: la regolarizzazione di tutti i migranti costretti alla clandestinità, la chiusura di tutti i centri di detenzione, il diritto di voto, una legge organica sullasilo, il passaggio delle competenze sul soggiorno degli immigrati dalle questure agli enti locali, sono richieste di civiltà intorno alle quali ricostituire quel movimento ampio e inclusivo che si è espresso sul territorio nello scorso autunno, fino a costruire dal basso la grande manifestazione nazionale del 19 gennaio a Roma.
E indispensabile organizzare lopposizione sociale alla legge Bossi Fini, collegandola alle mobilitazioni in difesa dellart. 18 e contro le politiche neoliberiste del governo, anche fino alla proclamazione dello sciopero generale, come è stato fatto a Vicenza e a Reggio Emilia, per unire lavoratori italiani e immigrati in una lotta che è per i diritti di tutti.
Per rilanciare la mobilitazione, per arginare lerosione globale di diritti e democrazia, praticata dal governo Berlusconi, per sconfiggere le politiche razziste delle destre, invitiamo forze politiche, sociali e sindacali, e tutti i cittadini antirazzisti e gli immigrati, a partecipare alla manifestazione di sabato 15 giugno a Brescia
Coordinamento Immigrati in lotta
Brescia Social Forum