j
: Messaggio successivo non letto k
: Messaggio precedente non letto j a
: Vai a tutte le conversazioni
j l
: Vai alla vista generale della MailingList
Caro Sindaco, sono una bambina di dieci anni. Ti scrivo perchè vorrei che la nostra città fosse più sicura anche per noi bambini. Sento parlare di guerra e spero che non accada. Sento parlare di smog, di inquinamento e spero che sparisca.. Ma come fare se ci sono così tante automobili, così tante ciminiere che fumano? Perchè i grandi non si fermano un pò? Perchè continuano a correre, a comprare, a costruire? Dicono che lo fanno per noi bambini, ma a noi mica importa di avere tutte quelle cose che dicono loro! Noi vorremmo solo poter giocare liberamente nelle strade, nelle piazze, nei parchi, nei pochi prati che ancora ci sono. Certo, è vero che un pò di sicurezza ci vuole anche per noi. Non possiamo mica giocare con i topi che ci passano in mezzo alle gambe! Per fortuna io e la mia famiglia stiamo bene, noi siamo in tanti, abbiamo poco di tutto ma siamo sempre contenti...sarà per quello? Tu che sei potente, parla con questi adulti che vogliono fare le guerre, che costruiscono le armi (quelle vere!), che costruiscono tante cose che non servono e che poi devono vendere a tutti i costi; parla con quelli che inquinano l'aria, l'acqua, la terra e digli che sbagliano perchè ci ammaliamo tutti, anche loro!
Ramata, una bambina nomade
Quella che leggete è una proposta di lettera-manifesto elettorale che ho fatto sabato durante il seminario del Brescia Social Forum. Non c'è stato il tempo di discuterlo, ma ho raccolto pareri favorevoli a questa idea che cerco qui di spiegare meglio: Credo che il Bsf potrebbe farsi portavoce delle istanze che ho cercato di esprimere in questa lettera chiedendo ai Candidati Sindaco di questa città di sottoscriverle. Il linguaggio è volutamente quello semplice e chiaro dei bambini, parla di cose concrete, l'aria, l'acqua, il cibo, la guerra... Il nome dato alla bambina è volutamente quello di una bambina nomade, il diritto di cittadinanza travalica i confini, i certificati di residenza, il tempo di permanenza in questa o quella città, ma fa riferimento al diritto di esistere.
Lo slogan di questo manifeso potrebbe essere BRESCIA SICURA, BRESCIA SI-CURA
CHIEDO DI PARLARNE NELLA PROSSIMA PLENARIA ( 22 febbraio)
FEDERICA CARRARI