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Roma, 20:23 Iraq, Amnesty: bombe a grappolo Usa è violazione diritto
Profonda preoccupazione viene espressa da Amnesty International per l'alto numero di vittime civili che la guerra in Iraq sta provocando e per il ricorso alle bombe a grappolo nel corso di attacchi militari contro aree densamente popolate. Ieri, dice una nota dell'organizzazione per i diritti umani, almeno 35 civili, tra cui molti bambini, sono stati uccisi ed altri 300 sono rimasti feriti a seguito di un attacco lanciato dalle forze statunitensi contro la città di al Hilla.
Amnesty International si dice "sconcertata" per le notizie secondo le quali, durante l'attacco, sono state utilizzate bombe a grappolo. Il loro uso ad al Hilla costituisce "un attacco indiscriminato e una grave violazione del diritto internazionale umanitario. Se gli Usa parlano seriamente quando dicono di voler proteggere la popolazione civile, allora devono impegnarsi pubblicamente a sospendere l'uso delle bombe a grappolo. Continuare a usarle significherà causare indiscriminatamente morti e feriti tra la popolazione civile".
Secondo le informazioni ricevute dall'organizzazione umanitaria, ad al Hilla sono state usate bombe a grappolo del tipo BLU97 A/B. Ognuna di esse contiene 202 ordigni dimensioni simili a una lattina da bibita. Le bombe a grappolo si spargono su un'area pari a quella di due campi da calcio. In almeno il 5 per cento dei casi, gli ordigni contenuti al loro interno non esplodono all'impatto al suolo, trasformandosi in mine anti-persona e prolungando nel tempo il rischio di morte per chiunque vi entri in contatto. (red)
[www.repubblica.it]
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