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Vi allego questa lettera di Roberto Cucchini inviata al Bsoggi, dopo l'articolo di M. Varone di Ieri Shalom/Salaam Mimmo
Se la non-violenza è veramente sincera, non si ha il diritto di condannare neppure la forma più decisa e estrema di disobbedienza sostenendo che è probabile che essa generi la violenza. Nessun grande e combattivo movimento può essere portato avanti senza forti rischi, e la vita non sarebbe degna di essere vissuta se non portasse con sé grandi rischi. M. K. GANDHI (1869 - 1948)
Mimmo Cortese Via Lipella 37 25128 - Brescia tel. 030 38 21 89 e-mail: domecort@tin.it
-----Messaggio originale----- Da: nodo-bs-admin@liste.retelilliput.org [mailto:nodo-bs-admin@liste.retelilliput.org]Per conto di CUCCHINI Roberto Inviato: martedì 9 aprile 2002 13.59 A: 'Lilliput lista Brescia' Oggetto: [Nodo-BS] articolo su Banche pulite
Ho invato al giorale la seguente lettera
Lettera al Direttore
Dal tono dell'articolo pubblicato il 9 aprile a firma del Sign. Varone, traspare evidente la delusione da lui ricevuta nell'assistere alla "pulizia" di una delle "banche armate": il Banco di Brescia di C.so Zanardelli. "Era simbolica, senza neanche toccare i vetri" si lamenta; ma che cosa doveva essere? Cosa si aspettava il giornalista perché l'azione fosse "non simbolica": forse pensava ad un bell'assalto, alla demolizione delle vetrine, alla presa in ostaggio dei clienti e delle impiegate? Questa volta lo scoop gli è andato male. Non solo: nel suo articolo - e ciò è più preoccupane - afferma anche cose non vere. E lo posso testimoniare in quanto sono stato proprio io a dargli le informazioni. Non è per niente vero, ad esempio, che all'interno della banca non ne sapessero niente: infatti verso le nove il sottoscritto, accompagnato da un altro "pulitore", si è fatto ricevere dal direttore dell'agenzia, proprio per informarlo delle nostre intenzioni, dato che il clima instaurato dalle inquietanti notizie apparse nei giorni precedenti sui giornali locali, poteva prestarsi ad inopportuni quanto sgradevoli fraintendimenti. Ho ravvisato con gradevole sorpresa da parte del responsabile dell'agenzia una divertita curiosità. Lo stesso atteggiamento che mi è parso cogliere del resto sui volti degli agenti di pubblica sicurezza che dall'altra parte della strada ci controllavano. Così come sul viso di quell'impiegata che come dice il Sign. Varone "pare che abbia chiesto pure dei volantini"; lo ha fatto proprio uscendo all'ufficio per chiederci alcune copie da distribuire ai suoi colleghi. Se il giornalista non era certo dell'informazione che gli avevo fornito, poteva benissimo verificarla chiedendolo ai diretti interessati. Non è forse questo il suo lavoro? Ciò che invece il Sign. Varone non ha visto sono state le persone che entrando o uscendo dalla banca si fermavano a ricevere quel volantino, a discutere con noi, magari esprimendo delle opinioni diverse, dello scetticismo, delle preoccupazioni, ma sempre con grande disponibilità e rispetto reciproci. Senza urla, invettive, minacce. Ma questo non rientrava nell'immaginario "no-global" del Sign. Varone che infatti se ne era già andato. Deluso. Sarà per la prossima volta.
PS. Non è nemmeno vero che la pulizia della banca sia stata "simbolica": il sottoscritto ha scopato a fondo i marmi esterni dell'agenzia che, a dire il vero, erano realmente molto sporchi. Cosa che ho fatto presente al direttore della banca.
Uno dei mancati aggressori e violenti
Roberto Cucchini
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