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In questi giorni anche in provincia di Brescia riprendono le consuete attivita' di salvaguardia delle popolazioni di Anfibi che da oltre 15 anni vedono impegnate migliaia di volontari nella tutela dei riproduttori e che coinvolgono ormai numerose regioni (Lombardia, Marche, Piemonte, Veneto, Lazio, Toscana, Umbria), per un totale di oltre 50 localita' che hanno visto nel tempo il moltiplicarsi degli interventi strutturali per la conservazione di questi Vertebrati.
Nel bresciano, anche quest'anno saranno interessati dalla presenza costante di volontari i Comuni di Idro, Nave e Lumezzane, Brescia, Serle, Villanuova sul Clisi e l'area delle Colline moreniche gardesane. Le attivita' tipiche del Progetto ROSPI (intervento serale costante di nuclei volontari organizzati, con adozione di barrieraggi mobili o fissi e di sottopassi stradali) nel bresciano sono iniziate presso il Lago d'Idro gia' sul finire degli Anni Settanta, con la prima posa in Italia di ecodotti che favorissero la piccola fauna nell'attraversamento della carreggiata. Oggi, la popolazione di Rospo comune presente nel territorio comunale di Idro, dalle iniziali 4000 unita' censite nel 1997 ad opera di un gruppetto sparuto di volontari, e' passato ad oltre 18mila unita' di riproduttori (stima in difetto). Si tratta, probabilmente, della più importante popolazione di questa specie presente in Lombardia. In questa regione, territorio che mostra gravi compromissioni dal punto di vista ambientale ed ecologico, il Progetto ROSPI - con il patrocinio costante della Regione Lombardia e la supervisione di ricercatori e tecnici specialisti - ha permesso l'incremento numerico delle popolazioni interessate e la tutela di numerosi habitat con la designazione di Aree di Rilevanza Erpetologica (nell'ambito del Progetto ARE della Societas Herpetologica Italica), la nascita di Parchi Locali di Interesse Sovracomunale, Riserve Naturali e designazione di Siti di Importanza Comunitaria, con l'inclusione delle aree d'intervento nella Rete Ecologica Europea quali nodi di collegamento di importanza sostanziale. Dopo sei anni di attivita' anche nell'Area bresciana le conoscenze in ambito eco-etologico e di status delle popolazioni di Anfibi sono andate ampliandosi. Numerosi gli interventi di ricerca svolti per Tesi di Laurea, Dottorati, progetti di conservazione d'habitat. Nel tempo, anche i Convegni (imminente la pubblicazione degli Atti del Convegno *Il Lago d'Idro: aspetti ecologici e conservazionistici*, patrocinato dall'Assessorato al Territorio, Parchi e VIA della Provincia di Brescia), le pubblicazioni tecnico-scientifiche, le attivita' didattico-educative, le richieste di intervento e le segnalazioni di aree e popolazioni a rischio hanno subito un incremento, a dimostrazione di un costante ed aumentato interesse per la piccola fauna da includersi fra i risultati ottenuti.
Il Rospo comune, quale specie trainante e che ha suggerito il nome al Progetto, e' andato assumendo un significato ed un'importanza decisiva nella gestione e nella conservazione degli habitat d'acqua dolce, cosi' come il Progetto ROSPI - riassunto nell'impegno dei volontari, nella rete di collaborazione fra specialisti e appassionati, nei risultati tangibili ottenuti - ha dato l'avvio al moltiplicarsi di iniziative similari che coinvolgono direttamente le popolazioni locali nella valorizzazione dell'ambiente e che risultano essere di fondamentale importanza per la sua conservazione.
Per informazioni ulteriori e per partecipare attivamente al Progetto e' possibile contattare il Centro Studi Arcadia allo 0766857100 o accedendo al sito www.centrostudiarcadia.it .
p. Centro Studi Arcadia Christiana Soccini centrostudiarcadia@virgilio.it