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comunicato stampa
Legge 30: IL SUPERMAKET DELLA PRECARIETA' CON LA FIRMA DELLA CGIL
Anche la Cgil, oltre a Cisl e Uil, ha sottoscritto con Confindustria l'accordo sui "contratti di inserimento". Una firma non a caso accolta con grande soddisfazione dal sottosegretario al lavoro Maurizio Sacconi, il "giustiziere" degli autoferrotranvieri.
La Cgil parla di "avanzamenti significativi" abbandonando nei fatti quella che negli scorsi mesi era stata annunciata come una "strenua battaglia" contro la legge 30.
Dopo aver gridato al lupo al lupo contro la dilagante precarietà del lavoro la Cgil torna all'ovile e appone la propria firma sotto una nuova tipologia di lavoro precario, prevista proprio da quella Legge 30, cioè la legge Biagi, che la CGIL diceva di voler contrastare e abolire.
Il supermarket della precarietà si "arricchisce" di una nuova "specialità" di contratto che consente a enti pubblici, imprese, consorzi, associazioni professionali, socio-culturali e sportive, fondazioni, enti di ricerca pubblici e privati di inquadrare i giovani (fino a 29 anni !!) di ben due livelli sotto quanto previsto dal relativo contratto nazionale. E così pure i disoccupati di lunga durata e gli ultraquarantacinquenni, le persone affette da gravi handicap fisici e le donne che vivono in zone ad alto tasso di disoccupazione femminile.
"L'attacco al contratto collettivo nazionale di lavoro che ha visto nella vicenda degli autoferrotranvieri una pericolosa anticipazione - commenta Paolo Sabatini, coordinatore nazionale del SinCobas - si materializza proprio nei confronti dei soggetti più deboli. In compenso le aziende continueranno a ricevere numerose agevolazioni senza che questi lavoratori siano computati nell'organico".
La vicenda non finisce qui, altri incontri sono già in programma tra i firmatari di questo vergognoso accordo su cui i destinatari non saranno certo chiamati a votare.
"E' la legalizzazione - conclude Sabatini - di contratti sottopagati. E la definizione di un progetto individuale di inserimento, presentata come vantaggio, altro non è che l'anticipazione del sogno della Confindustria: la possibilità di stipulare per ciascun lavoratore un contratto individuale".
Ufficio Stampa Sincobas
Milano, 13 febbraio 2004
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