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Vi inoltro queste testimonianze da Lecce. Daniela
----- Messaggio originale ----- Da: Gennaro Scala Inviato: lunedì 2 dicembre 2002 20.00 A: pace@peacelink.it; noocse-bo@yahoogroups.com; aa-info@yahoogroups.com Oggetto: Cosa succede realmente nei Cpt?
Ispezione nei centri-lager di accoglienza immigrati. Iniziativa di Rifondazione Comunista e Lecce Social Forum.
Questo resoconto della situazione trovata al cpt Regina Pacis di Lecce (centro accoglienza immigrati) ci è stato fornito domenica 1 dicembre 2002 da una militante leccese. Ci scusiamo per la confusione delle frasi, ma le riportiamo seguendo fedelmente gli appunti presi durante la telefonata che abbiamo ricevuto allo scopo di dare l'idea più precisa della situazione gravissima trovata.
Tra virgolette le parole testuali usate nella telefonata
Alla ispezione hanno partecipato circa 500 manifestanti che si sono recati sabato 30 novembre al cpt Regina Pacis di Lecce dopo la prima ispezione del 16 in seno all'iniziativa nazionale del PRC che ha portato i militanti a entrare in tutti i centri di accoglienza in Italia. Una delegazione di 35 persone è entrata nel cpt Regina Pacis. Il folto numero ha permesso ai militanti di "scorrazzare" (parole testuali) e "di vedere non solo quello che volevano farci vedere". Entrando un ragazzo si è denudato alla finestra mostrando il corpo tutto pieno di ecchimosi. Una militante che parla arabo si reca nella mensa e vede un giovane con il braccio fasciato (risulterà rotto) e la mano incredibilmente gonfia. L'incidente è avvenuto dopo la prima visita del 16. La fisioterapista (la compagna che ci ha telefonato) accerterà che questo è dipeso dalle cure inadeguate. Il ragazzo dirà in arabo di andare a vedere al piano di sopra che ci sono cose ben peggiori da vedere. Al piano superiore i compagni trovano tra le altre cose una stanza di 5 metri per 3 tramezzata (con tramezzine che creano un piccolo corridoio) con ben 36 letti. In questa stanza trovano un ragazzo con quello che risulterà un gomito rotto da giorni e assolutamente non curato. Tant'è che la militante che ci ha chiamato si toglie la sciarpa per appendergli il braccio al collo.
Trovano diversi casi assurdi. Un uomo dello Sri LAnka con buste paga fino a settembre 2002 (le mostra) e nonostante questo è stato fermato (per questo motivo non ha altre buste paga), rinchiuso ed ora, considerato clandestino (?) e pronto per essere rimpatriato. L'uomo da settimane non ha più nessuna notizia della moglie e della figlia. Lavorava regolarmente in Italia da 11 anni. Un cinese mostra le fotocopie del versamento che il suo datore di lavoro ha fatto per regolarizzarlo. E' quindi regolare, ma nonostante ciò è stato rinchiuso come clandestino e sta per essere rimpatriato. Un gruppo di 58 uomini del Kashmir, provenienti quindi da una zona di guerra, stanno per essere rimpatriati. Uno di loro, parlando, piange fino ad avere un malore dato che hanno appena finito di sterminare la sua famiglia uccidendo l'ultimo componente (il figlio). Ora verranno rispediti li. Un palestinese residente in Francia e che gode li dello status di rifugiato venuto in Italia per trovare i figli e che ora sta per essere rimpatriato.
L'ispezione è durata circa dalle 13.00 alle 15.30.
Verso le 17.30 - 18.00 durante l'assemblea la compagna che ci ha chiamato riceve una telefonata dal ragazzo dello Sri Lanka che dice che appena se ne sono andati, dato che erano stati avvisati di non parlare con la delegazione sono stati PICCHIATI. La notizia viene diffusa e viene deciso di occupare il duomo di Lecce (verrà occupato per oltre 3 ore). Una delegazione va in questura e riceve dal questore la promessa di andare personalmente a verificare in cambio della liberazione del duomo. Intanto alcuni manifestanti coinvolgono Maritati che inquanto senatore li accompagna nuovamente al Regina Pacis per verificare. Purtroppo (o per fortuna) non si riescono a vedere visibili segni di un pestaggio sul ragazzo che ha telefonato e che difronte alle guardie nega le violenze ma conferma di aver telefonato.
Dopo un'ora circa un'altra compagna riceve la telefonata di una donna rinchiusa nel centro che le dice che le donne sono state rinchiuse tutte a chiave nelle stanze senza farle mangiare e che attraverso le porte si sentiva chiaramente le urla e i rumori di pestaggi. Lunedi 2 dicembre una delegazione entrerà nuovamente con un medico ed un avvocato.
In chiusura la compagna leccese ci ha detto come la cosa peggiore fosse non tanto il non poter curare li per li i feriti ma sentire le persone ringraziarli solo per essere li, ben sapendo le rappresagli che li attendevano. Alcuni hanno chiesto di poter essere arrestati per avere più tutele in carcere.Prendi il massimo dal Web. Scarica GRATIS MSN Explorer dal sito: http://explorer.msn.it/intl.asp#it
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