Ricevo e giro. Ciao.
From: " Viviana Vivarelli" vivianavivarelli@aliceposta.it To: Undisclosed-Recipient:; Subject: [BSF] tricolore e arcobaleno Date: Wed, 19 Nov 2003 09:36:08 +0100
Si è dimesso Marco Calamai, Consigliere italiano dell'Autorità provvisoria irachena: « Siamo vicini alla fallimento della missione. Qui non c'e' ricostruzione ne' transizione ne' democrazia. Non esiste un processo di rinascita civile e politica gestito secondo regole precise come avvenne in Kossovo. Troppi errori. Rischiamo un'altra gigantesca Somalia (rivolta xenofoba indiscriminata prodotta dalla gestione sbagliata americana con conseguente caos e disordine) . Solo un nuovo scenario internazionale gestito dall'ONU e con un ruolo riservato all'Europa può migliorare la situazione che a questo punto e' gravemente compromessa. E' necessaria una svolta radicale rispetto alla politica americana. Ma quanto soldati dovranno morire ancora priam di questo? Mi dimetto dalla Coalition provisional authority (Cpa) dopo aver toccato con mano il fallimento della strategia americano-britannica e dei loro alleati, Italia compresa, e per questo spero che l'Italia esca al più presto da questa situazione. C'è uno scollamento completo tra ricostruzione e processo democratico. In questa situaizone non avremo ne' la democrazia ne' un governo iracheno. Gli Americani controllano tutto. La Cpa non è in grado di far decollare progetti di ricostruzione. Ho pensato ad un approccio integrato al territorio, sulla periferia più degradata. Abbiamo cominciato a individuare i problemi principali: scuole, sanità e acqua. La provincia è ricca d'acqua, ma è inquinata dai rifiuti e salata, quindi non è utilizzabile per l'agricoltura. Ma la Cpa ha messo in piedi una sovrastruttura burocratica paralizzante. Si è mantenuto un sistema centralizzato come quello di Saddam, i ministeri fanno riferimento ai corrispettivi dipartimenti provinciali, i consigli comunali sono svuotati di potere. Per qualsiasi progetto i consigli devono rivolgersi ai dipartimenti che sono inefficienti e paralizzati. Molti soldi non sono arrivati alle istituzioni perché destinati alle compagnie americane. E tutto questo ha provocato un forte disagio sociale. Le tensioni negli ultimi giorni prima ono sfociate anche in scontri tra gruppi sciiti rivali. Erano stati assunti per sei mesi dei lavoratori e sono stati licenziati per ordine dell'amministratore americano Bremer (Bremer si giustifica dicendo che c'e' un buco di bilancio, mi sembra ovvio se i soldi se li incamerano gli americani e la zona è poverissima) e questo ha provocato tensioni e proteste. Noi siamo alla dipendenza di un generale inglese, le nostre attivita sono scollegate da Bagdad. La Cpa ha promesso molto, ha mantenuto poco e ha finito col creare malcontento. Tuttavia non c'era ostilità verso gli italiani. L'attentato ha reso tutto piu' difficile, ora gli italiani sono asserragliati in fortini inespugnabili e sono ancora piu' paralizzati. La situazione al momento e' troppo compromessa anche per un intervento ONU. (Naturalmente il Quirinale ha scaricato Calamaim, scelto dal Quirinale e pagato dal Quirinale, e ha detto perfino di non conoscerlo)
Si sente che i soldati italiani dividevano i loro biscotti o sottraevano qualcosa dalle mense per i bambini iracheni. Si congegna cosi' una missione di pace? Basandola sulle elemosine dei singoli? E' possibile che in un mese spendiamo in spese militari solo 70 miliardi? ma se costano 18 miliardi solo le lettere che Berlusconi mandera' sulle pensioni? Dove sono i dati finanziari di questa guerra? A cosa abbiamo rinunciato per finanziarla? Chi ci ha realmente guadagnato? In USA l'equivalente di cio' che Bush ha sottratto allo stato sociale viene speso in guerra. I soldi si levano da una parte per metterli da un'altra. I soldi non si inventano. Non ci sono altre soluzioni. E la guerra ha un costo enorme, e non solo in vite umane e in paesi devastati. Quanto paga ognuno di noi, pacifista o non, per mantenere in vita questa enormita' ? Si ha l'impressione che ai politici interessi solo contrapporre coloro che sono favore della guerra a quelli che sono a favore della pace, cosi' si arriva all'ignominia di contrapporre la bandiera tricolore alla bandiera arcobaleno, come se essere italiano e essere pacifista fossero incompatibili. Non diversamente in America, dove il senso della bandiera e' ancora piu' incarnito. Io amo me stessa, il mio quartiere, la mia citta', la mia regione, il mio stato, l'Europa, l'Occidente, l'Occidente e l'Oriente, l'umanità e il mondo. Perche' un amore dovrebbe escludere l'altro? Nel partito dei guerrafondai: politici e giornalisti deliranti. Non di meno la Chiesa. Il Cardinale Camillo Ruini ai funerali di stato: "L'Italia non si fara' intidimire dai terroristi assassini. Li fronteggeremo con tutto il coraggio, l'energia e la determinazione di cui siamo capaci". Chi glielo ha scritto il messaggio? Mussolini? E il Vangelo? E' stato sotterrato coi morti come obsoleto? Nel frattempo l'omelia recitava il Pacem in terris. Qualche contraddizione, cardinale Ruini? E se diventa papa Ruini, cosa facciamo? mandiamo al fronte anche le suore? Il silenzio di Berlusconi continua a essere fragoroso. Parla a reti unificate solo quando deve far cassa o difendere un suo interesse personale. Non ha barzellette sul caso? ne ha avuto per l'olocausto, qual'e' il problema? Questi morti sono i primi. Bush fa bombardare i villaggi. Se la guerra continua, di morti ce ne saranno altri. Faremo per ognuno i funerali di stato all'altare della pace con le massime autorita'? O faremo come Bush che seppellisce i morti che arrivano nei sacchi di plastica in segreto, isolando le famiglie e senza dirne parola sui telegiornali? Belli i commenti della gente in piazza, molto inquietante il fatto che quasi nessuno voglia rilasciare il suo nome, per timore di conseguenze negative personali, chi cerca la pace si difende nell'anonimato, dicendo che e' impiegato dello stato o tiene famiglia e che qui tutti sanno tutto e controllano tutto. Lo stesso avveniva nelle piazze fasciste, dunque al peggio non c'e' mai fine. La storia torna indietro ai suoi peggiori sbagli. Anche dire che si vuole la pace sta diventando reato? La patria si identifica con una guerra aggressiva? Si tiene alto l'onore della patria appoggiando l'invasione di altri paesi? Non ho mai sentito parlare tanto di amor patrio e queste farneticazioni mi danno un senso di repulsione e di nausea come per la battaglia del crocifisso. C'e' un limite nettissimo oltre cui un valore diventa una infamia.
Londra insorge contro la visita di Bush che deve stare asserragliato. 14.000 agenti, tutta la Cia e tutta Scotland Yard, e si' che gli Inglesi non sono molto propensi alle manifestazioni di piazza. L'uomo piu' odiato del mondo non trova plauso nemmeno presso i suoi 'alleati' ! Il sindaco di Londra chiede agli americani di pagare il pedaggio come tutti quelli che entrano in citta'. I politici di Blair si defilano affinche' il loro nome non sia inquinato dalla vicinanza americana. Blair viene soprannominato il cagnolino di Bush. Bush dovra' venire anche in Italia? a visitare tutto il canile?
Viviana vivianavivarelli@aliceposta.it
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