Carissimi, io non riesco davvero a capire. Cioè non riesco a capire che differenza ci sia tra quello che sta succedendo in Palestina oggi e quello che è successo in Afghanistan pochi mesi fa e che continua ancora adesso. Non riesco a capire perchè era stato detto che non potevamo costruire un impegno sull'emergenza ( che poi non era proprio così, anzi era esattamente il contrario ) dato che dovevamo lavorare sulle contraddizioni presenti sul nostro territorio e quindi impegnarci in modo assoluto per costruire una grande campagna contro EXA. E' avvenuto così che verso novembre il gruppo Pace e Solidarietà ha scelto una strada diversa dall'impegno diretto " che comprenda due ambiti importanti: aiuti materiali, e interventi politici" ( riporto Walter) e si è concentrato su EXA; nel frattempo la guerra in Afghanistan ha mietuto le sue vittime, la lotta al terrorismo ha rappresentato l'alibi per quanto sta facendo il governo di Sharon in Palestina, noi abbiamo avuto un discreto successo con " Disarmiamo EXA " e adesso che tutto è andato bene e dobbiamo progettare la Pace ci accorgiamo che qualcosa dobbiamo fare anche noi per la Palestina "Un popolo al quale strappano ed assassinano i propri figli difficilmente avrà nel cuore la pace, potrà perdonare, potrà dimenticare" ( sempre Walter ) mi sembra che valga anche per l'Afghanistan ( si veda Tiziano Terzani ). Io direi invece che dobbiamo prima capire cosa vogliamo davvero e che idea abbiamo in merito al nostro impegno pacifista. Come tutti sanno ho avuto molte perplessità nell'abbandonare quanto avevamo deciso di mettere in campo , come gruppo Pace e Solidarietà, durante la guerra in Afghanistan. Allora avevamo deciso di fare sentire la nostra voce, la nostra " solidarietà" verso le vittime di quella guerra con particolare riferimento alle donne e alla loro condizione, non " semplicemente" la denuncia pubblica di quanto stava accadendo, ma la costruzione di un Ponte che ci collegasse a loro.Un impegno sicuramente pesante e lungo. Avevo detto allora che non potevo rimanere inerte bifronte al massacro di quella popolazione, alla criminale risposta che il mondo intero stava dando all'attentato dell'11 settembre. E' forse quello che ci propone Walter? Perché a novembre, che come gruppo Pace eravamo anche di più di adesso, non siamo stati in grado di gestire i due momenti, schematizzando EXA e Afghanistan, e invece ora possiamo farlo? Cercate di capirmi, non sollevo queste questioni per polemica o per qualche sorte di risentimento, lo dico perchè vorrei che ci capissimo. Sono anni che mi impegno nel campo della cooperazione internazionale, della diplomazia popolare e nel rafforzamento degli scambi tra comunità, nonostante il fatto che per l'opinione pubblica non esista più un problema Bosnia dal dopo Dayton.Questo tipo d'impegno richiede molta fatica e continuità, richiede una convinzione sincera di lavoro nel micro, sulle persone, cercando di mettersi il più possibile in gioco, in relazione con l'altro, significa " militanza di Pace ", significa impegnarsi nell'emergenza reale secondo tempi lunghi e non nell'emergenza dei media con il loro tempi usa e getta.Voglio dire che della Palestina avremmo potuto, magari dovuto, occuparcene da subito, visto che "l'aria in quella zona tutta male da tempo", per contribuire a sostenere azioni finalizzate alla costruzione di una Pace preventiva. A Brescia c'è il gruppo Italia Palestina e non è nato oggi. Di questo dobbiamo essere tutti coscienti, come dobbiamo essere coscienti del fatto che occuparsi di un argomento significa anche tralasciarne altri, significa farlo in modo serio e articolato, senza slogan e luoghi comuni. Per questo io dico cerchiamo di capire come vogliamo affrontare in modo qualificato, che sia in grado cioè di offrire esperienze concrete, il tema degli armamenti: il tema centrale di EXA. Ci siamo assunti degli impegni importanti che vanno mantenuti, non tutto si esaurisce con la proposta dell'osservatorio, c'è molto da fare. Valorizziamo anche quanto altri fanno o hanno fatto, non tutto deve essere dentro il Social Forum, se a Brescia ci sono gruppi che si occupano di alcune questioni per noi rilevanti, diamo risalto a loro, sosteniamo il loro lavoro, cerchiamo di valorizzare il patrimonio di esperienze che ci circonda, mi sembra un buon modo di crescere e impegnarci. Sono solo alcune osservazioni non proprio in ordine e nemmeno troppo chiare con le quali intendo confrontarmi con voi, con tutti voi.
Saluti Agostino
----- Original Message ----- From: walter.federica@tiscalinet.it To: chiara olenska@inwind.it; gigi fondra gfondra@tin.it; BSF bsf@bresciasocialforum.org; bruno lattarulo bruno1@freemail.it; giorgio beretta berettag@libero.it Sent: Saturday, April 20, 2002 10:19 PM Subject: [Bsf] I: [fori-sociali] Resoconto degli ultimi avvenimenti dalla Palestina
Carissim*, il terribile resoconto di Salvatore Amura(non certo il primo e temo non l'ultimo) sulla tragedia palestinese, mi spinge a proporre al gruppo del BSF Pace e Solidarietà, una riflessione e conseguenti decisioni-azioni, da prendere ilprima possibile. Un popolo al quale strappano ed assassinano i propri figli difficilmente avrà nel cuore la pace, potrà perdonare, potrà dimenticare, compito di chi vuole la pace è lenire questa immane sofferenza, prospettare che la pietà non è morta, che si deve tentare la riconciliazione perchè altri figli non paghino il prezzo imposto dai criminali di guerra e dai potenti di turno.Questo è il nostro compito, noi che siamo al sicuro,con o senza figli, abbiamo la possibilità ed il previlegio di pensare alla pace ma anche il grave compito di impegnarci a proporla a chi la chiede e la vuole ed in risposta ha la guerra. Credo che il Gruppo Pace e Solidarietà, debba cominciare a tracciare una strategia di intervento sulla palestina, che comprenda due ambiti importanti: aiuti materiali, e interventi politici.Per iniziare si
potrebbe
invitare a brescia in una assemblea pubblica qualcuno\a che ha partecipato alle azioni di interposizione in Palestina( Morgantini?) e da lì partire con azioni che concorderemo. Exa è finita, rimane ancora molto da fare comunque sul dopo exa(osservatorio, riconversione...) ma possiamo creare momenti interattivi tra le varie questioni, siamo così sicuri\e che tra palestina ed exa non
ci
siano relazioni?. Quando ci troviamo? Un caro saluto a tutt* Walter