j
: Messaggio successivo non letto k
: Messaggio precedente non letto j a
: Vai a tutte le conversazioni
j l
: Vai alla vista generale della MailingList
Lode della banalità.
Tra mezzi e fini esiste una connessione dialettica. Delle forbici le posso usare solo per tagliare (il loro grado di efficienza è scarsissimo come mezzo di locomozione), del resto le posso usare sia per tagliare della stoffa per realizzare dei vestiti, sia per tagliare un'orecchio o sfregiare un volto. Ma la connessione tra mezzi e soggetto è pure dialettica, ma vincolata. Una bicicletta è senz'altro efficace per spostarsi in città, ma se cerco di farlo con una da bimbo, mi inguaio seriamente. Posso del resto utilizzare un'autoveicolo per viaggiare velocemente in una direzione o in quella opposta, ma anche per progettare un omicidio. Complesso è il suo utilizzo come stuzzicadenti. Se da Brescia devo giungere a Milano posso recarmi in stazione e salire su un treno che vi si reca, oppure andarci in macchina, via autostrada o via Chiari-Treviglio o via Pavullo o ancora avviarmi in bicicletta o a piedi, dipende dal tempo a mia disposizione, da cosa devo trasportare con me, ecc. Mi desta perplessità chi per andare a Milano si reca all'aereoporto di Montichiari dopo aver prenotato dei voli per Londra e da li per Pechino, sostenendo che questo è il modo più moderno e potente per viaggiare. E' senz'altro un'approccio non banale raffinato e colto. Ma siamo sicuri che debba andare a Milano, e ci giungerà mai, o si distrarrà per strada? E questo dubbio non può sorgere anche in campo politico, quando ci raccontano che difendere gli interessi dei lavoratori la strada più moderna e raffinata è quella di esaltare i profitti come paradigma della civiltà, che per avere la pace si debba fare la guerra, che per avere un mondo più democratico bisogna far sì che le multinazionali privatizzino tutto ecc. ecc. E' senz'altro un'approccio originale, raffinato e colto, ma dove ci stà portando? Sarà banale, ma non sarebbe meglio avviarci in quella direzione magari procurandoci dei mezzi adeguati alla bisogna, invece di saltar sul primo o sul più potente partito o coalizione che passa. Non sarò mai un politico raffinato e colto, sarò sempre rozzo e banale, ma continuo ad avere il sospetto che chi mi invita a salire sull'aereo per Londra non voglia farmi giungere a Milano.
Con affetto per i compagni di viaggio del Bsf sauro
29 maggio 1993 ¯ 29 maggio 2003 Guido Puletti, Fabio Moreni, Sergio Lana
a dieci anni dalleccidio di Gornji Vakuf
LAssociazione Guido Puletti nel decennale delleccidio di Gornji Vakuf ha preparato una raccolta di articoli e di inediti di Guido Puletti, che esce ora per lArcilettore edizioni sotto il titolo Il tempo cattivo della storia. Il volume riunisce articoli già precedentemente pubblicati ed altri inediti, racconti, poesie, lettere e testi di intervento politico, rendendo conto della molteplicità di interessi e di modalità espressive di Guido, per cui lo scrivere era uno strumento per capire e per scoprire. Nonostante nasca da un anniversario, il volume è stato curato in modo che non sia puramente commemorativo, convinti che la voce di Guido abbia ancora qualcosa da dire a chi vive nellItalia del 2003, e che mai ha avuto occasione di conoscerlo.
Giovedì 29 maggio 2003 alle ore 21, presso il Teatro S. Carlino in Corso Matteotti n. 6, Brescia
vi sarà una lettura teatrale di alcuni testi tratti dal libro da parte di Barbara Pizzetti, Silvio Gandellini e Carlos Corbellini, con musiche di Vittorio Tregambe e Angel Galzerano. La serata è organizzata dalle edizioni Arcilettore e dallAssociazione Guido Puletti.
LAssociazione Guido Puletti ha inoltre riunito tutta la documentazione disponibile sulleccidio di dieci anni or sono e la rende disponibile gratuitamente a chiunque ne sia interessato. Questa documentazione dimostra come, a dieci anni dalleccidio e a due anni dalla condanna di Hanefija Prijic detto Paraga, le zone dombra e gli aspetti non chiariti di quanto avvenne in Bosnia sono ancora molti, e sono relativi ad aspetti centrali della vicenda.
Brescia, 27 maggio 2003