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penso possa interessare come gli USA conducono la lotta al terrorismo. ciao Sauro
DEPORTATI NEGLI USA GLI ALGERINI ARRESTATI IN BOSNIA a cura di Andrea Ferrario
[Aggiornamento di "Notizie Est" #514 del 4 gennaio 2002]
Solo due giorni dopo la pubblicazione da parte di "Notizie Est" dell'articolo, tra l'altro datato, sulla strana scomparsa delle "prove" del coinvolgimento dei cinque algerini e di uno yemenita arrestati nell'autunno scorso in Bosnia per presunti legami con Bin Laden, vi sono stati nuovi e drammatici sviluppi che i giornalisti bosniaci avevano ipotizzato con anticipo gia' da tempo. Nel piu' assoluto disprezzo di ogni elementare norma del diritto internazionale, e a ulteriore conferma del fatto che la Bosnia e' stata ridotta a una colonia dove tutto e' permesso ai "padroni occidentali", i sei, non appena assolti e scarcerati, sono stati sequestrati dagli USA e deportati in una localita' ignota. Con questo atto, anche i Balcani entrano ufficialmente nell'elenco dei territori in cui nel nome della "lotta al terrorismo" (per di piu' senza alcuna prova a sostegno) ogni illegalita' e' permessa ai signori della "comunita' internazionale", ivi compresi il sequestro di persona e la deportazione.
I sei arabi sono stati assolti ieri dalla Corte Suprema bosniaca per mancanza di prove, ma la loro scarcerazione e' stata ritardata per motivi che le autorita' non hanno voluto spiegare, cosi' come non e' stato spiegato il motivo per cui e' stato proibito ai loro avvocati di avere un colloquio con i rispettivi assistiti. Uno degli avvocati, Fahrija Karkin, ha affermato ieri che gli algerini sarebbero stati consegnati alle truppe USA in Bosnia e deportati nella base navale di Guantanamo a Cuba. A questa notizia, alcune centinaia di famigliari, conoscenti e sostenitori dei sei si sono riuniti nella notte di fronte al carcere di Sarajevo, bloccando il centro della citta'. E' intervenuta la polizia dell'ONU, che ha disperso a manganellate la folla, consentendo cosi' l'uscita, questa mattina, di due veicoli della polizia all'interno dei quali i sei sono stati portati via dal carcere per destinazione ignota. Le truppe della SFOR non erano presenti sulla scena e un portavoce di quest'ultima, Mike Odom, ha dichiarato che "le truppe di pace della NATO non hanno il compito di arrestare civili [...]. Il nostro mandato afferma chiaramente che la SFOR puo' trattenere in detenzione una persona per poi consegnarla alle autorita' locali, se del caso. Non arrestiamo persone, non siamo una forza di polizia". Contemporaneamente, la Camera per i Diritti Umani, costituita da esperti locali e internazionali, e alla quale gli arrestati avevano fatto appello, ha richiesto ufficialmente che nessuna istituzione bosniaca sottoponga gli algerini a estradizione e ha inoltre chiesto che ai sei venga restituita la cittadinanza bosniaca che era stata loro revocata dopo l'arresto.
Nella giornata di oggi, e' arrivata una conferma ufficiale della deportazione dei sei. Il comandante della Marina Militare USA Rex Totty ha infatti dichiarato che "sei algerini sospettati di essere terroristi e arrestati dal governo della Bosnia- Erzegovina nell'ottobre scorso sono stati trasferiti questa mattina nelle mani delle autorita' degli Stati Uniti e trasportati in una localita' sicura", rifiutandosi di precisare quale. Il fatto che la notizia sia stata data proprio da un ufficiale della Marina USA fa pensare che l'ipotesi di un trasferimento alla base di Guantanamo, che per l'appunto e' una base dalla Marina statunitense, non sia priva di fondamento.
(fonti: DPA e AFP, 18 gennaio 2002)
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