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Lacrime nascoste, rabbia, paura, sconforto, dolore, così ricordo il 12 dicembre, io ero piccolo, solo 9 anni, ma fù la prima volta che vidi piangere mio Padre, mio Nonno, gli uomini in casa mia non dovevano piangere, lo sconforto si tramutava sempre in bestemia, il dolore veniva espresso con l'imprecazione, mai con il pianto. La paura nelle parole flebili dei miei, si tramutava nei ricordi dei fascisti che tornano a sfondare la porta per portare via mio nonno, e mio padre allora dodicenne che trema e piange, e le donne che fanno da scudo nessun fascista riuscì mai ad entrare in questa casa! Da quel 12 dicembre vidi ancora mio padre piangere, per piazza loggia, per l'italicus, per Bologna, il pianto soffocato dalla paura che quelli tornano, in branco come gli sciacalli a dilaniare le carni di padri e madri di famiglia, di bambini, di operai, di impiegati, di insegnanti che oltre a fare il loro dovere, vogliono anche cambiare la società.Piangevano per questo ma anche per non aver fatto abbastanza perchè gli sciacalli tornassero.
Il 12 dicembre mi riporta sempre alla strage di Brescia, il silenzio assordante in casa mia dopo la notizia, le bestemie prima bisbigliate poi urlate impostate con le lacrime di maschi e femmine, E mio nonno che sibila, " dovevamo chiudere la partita allora con questi fascisti!", poi ricorda il sangue ed il dolore e quasi pentito dice " tiriamoci su le maniche, basta con il sangue". Ricordo la mia prima manifestazione,a quattordici anni nemmeno compiuti, i funerali in Piazza Loggia, migliaia di persone assiepate, piangenti rabbiose, mio Padre che mi tiene per la prima e forse unica volta per mano, una stretta forte quasi nel timore di perdermi, che mi ammonisce" ascolta e guarda tutto questo e non dimenticarlo mai" lo dice con tristezza ,determinazione ,dolore, consapevole che gli sciacalli non si fermeranno lì in quella piazza massacrata.
Quel 12 Dicembre, quel 28 Maggio, quel 2 Agosto, vidi mio padre e mio nonno piangere e questo io NON LO DIMENTICHERO' MAI !!!!!
Un abbraccio Walter