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********************************* Treno "nucleare", disattese le misure di sicurezza *********************************
Roma, 7 aprile 2003 - Partito questa notte il carico delle scorie nucleari da Saluggia (Vercelli) alla centrale inglese di Sellafield per il riprocessamento. Greenpeace denuncia che sono transitati diversi treni merci ad alta velocita' in entrambe le direzioni nelle stesse ore in cui e' passato il treno delle scorie, nonostante che la circolazione dovesse essere interdetta, secondo quanto comunicato dagli organizzatori del trasporto. Una delegazione di Greenpeace, presente sul posto, ne ha potuto documentare il passaggio, con delle riprese video. "E' inaccettabile sempre, e in particolare in questi tempi di guerra, che circolino carichi nucleari, e in piu' vengano disattese le piu' elementari norme di sicurezza- afferma Domitilla Senni, direttore generale di Greenpeace di questo chiediamo spiegazioni al Governo, alle Ferrovie dello Stato e alla Sogin". Per Greenpeace l'atteggiamento del governo e' irresponsabile perché oltre a rappresentare un serissimo pericolo per l'ambiente, mette a rischio l'incolumita' delle persone: i comuni italiani attraversati dalla ferrovia Torino-Modane sono circa 25 ed in alcuni casi, come a Borgone, i binari passano a circa 3 metri dalle case. Da sempre Greenpeace e' contro l'utilizzo dell'energia nucleare ed ha sempre sottolineato tutti i problemi ad essa connessi: gestione dei rifiuti, smantellamento delle centrali e riprocessamento. L'Enel stipulo' nel 1980 un contratto con la societa' inglese British Nuclear Fuel (BNFL) per il riprocessamento di 105 tonnellate di biossido d'uranio a Sellafield: restano ancora da inviare in Inghilterra 53,3 tonnellate di combustibile divise in 259 barre. L'impianto di riprocessamento delle scorie di Sellafield, in funzione dal 1953, e' una delle principali fonte d'inquinamento radioattivo al mondo, la radioattivita' del mare d'Irlanda e' la piu' alta mai registrata e questo ha provocato ripetute proteste del governo irlandese che chiede la chiusura dell'impianto. Eppure a Sellafield arrivano scorie da tutte le centrali europee ed anche dal Giappone. A luglio scorso e' partita da qui per il Giappone una nave, contestata da Greenpeace e dai Paesi che ha toccato, con un carico di plutonio con il quale si sarebbero potute confezionare 50 bombe. "Con il carico che e' partito oggi si ottengono 273,4 chili di plutonio e a Saluggia ne rimangono ben 387,9, tutto materiale che puo' finire nella fabbricazione di bombe" spiega Senni.
Tour virtuale della centrale di Sellafield: http://www.greenpeace.it
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